BRINDISI – Questa curva non retrocede, il pubblico brindisino per quello che ha dato alla squadra ed alla dirigenza e per come si è fatto apprezzare su tutti i campi italiani, non merita la retrocessione in Lega Due e non meritava certamente l’umiliazione di un ultima partita in casa che definire surreale è assolutamente un eufemismo.
Accoglienza trionfale per Oscar Thomas da parte dei suoi vecchi tifosi, che hanno ancora negli occhi le prodezze dello scorso anno, e che non l’hanno mai rimpianto abbastanza.
Non c’è partita in campo, l’assenza per “infortunio” di Lang e Tourè toglie di fatto ogni credibilità alla partita e già nella metà del secondo quarto Avellino ha comodamente doppiato Brindisi nel punteggio, pur dando abbondantemente spazio alle seconde linee. Un bruttissimo epilogo di una stagione iniziata male e finita peggio per Brindisi.
Avellino sfrutta una buona serata di allenamento e si prepara per affrontare al meglio l’avventura dei Playoffs, con un Green maestoso che si diverte a dispensare assist e pillole di saggezza cestistica. Brindisi dovrà trovare la forza per riprendersi rapidamente da questa clamorosa bocciatura e costruire intorno al patron Ferrarese una società in grado di poter competere a questi livelli. Le potenzialità ci sono, l’importante e non ripetere gli errori di un recente passato.
ENEL Brindisi-AIR Avellinio 68-112
Parziali: 16-33; 17-27; 19-25; 16-27
Progressione: 16-33; 33-60; 52-85; 68-112
Raffaele Mauro