CUCCIAGO – (CO). Raccontare le emozioni rinchiuse in una partita di basket è davvero un compito privilegiato per quasiasi cronista sportivo. La partita tra Biella e Cantù ne ha offerto un campionario emotivo di elevato contenuto. Le recenti diatribe tra le opposte tifoserie hanno scaldato l’ambiente con l’arrivo dei tifosi piemontesi, con gli stessi propositi bellicosi dei loro giocatori, nell’intento di sorprendere l’ormai consolidata corazzata bianco celeste. Un presagio negativo per i piemontesi si è avuto con la “scivolata” da paperissima di un loro supporter, prima del match, che crea anche un clima di ilarità, che rende ancora più ostili i cori dei tifosi di casa nei confronti degli ospiti. Biella mette subito in chiaro, con la sua partenza lanciata, quali sono i suoi propositi: tornare in Piemonte con i 2 punti. La gara inizia su ritmi indiavolati. Gli uomini di Cancellieri sfruttano la loro velocità e, grazie a ripartenze dai ritmi vertginosi, mettono in difficoltà Cantù nelle transizioni difensive, andando a segno per ben quattro volte con l’americano Salyers. La Bennet è chiaramente sorpresa dall’intensità espressa durante il primo quarto dall’ Angelico e ,solo grazie al solito immenso Mazzarino (20 pt. per lui alla fine), riesce a restare aggrappata alla tentata fuga degli avversari. Il secondo periodo inizia sullo stesso canovaccio del primo. Solito gioco in contropiede dell’ Angelico, che concentra le sue energie realizzative soprattutto sullo sloveno Jurak, ex di turno, con il dente avvelenato, e sull’ingresso di Gino Cuccarolo, che riesce a far valere i suoi centimetri al cospetto anche dell’Mvp della serata, Benjamin Ortner (22 pt.) autore di una prestazione atletica da maratoneta, lucido ed incisivo nei momenti cruciali, sino al traguardo dei suoi 38 minuti giocati. In questo periodo si registra il massimo vantaggio per gli ospiti (+10) siglato dal sempreverde Matteo Soragna, che con una tripla riesce a dare l’illusione di una fuga per la vittoria che solo un eccesso di trance agonistica da parte di Jurak, in plateale quanto inutile protesta nei confronti degli arbitri, assecondato dal proprio coach in questo scellerato e perpetrato atto, non permetteva di far diventare realtà. Cantù si rifa sotto grazie ai quattro tiri liberi accordati in suo favore e magistralmente realizzati da capitan Mazzarino, in seguito al doppio tecnico comminato ai piemontesi. All’intervallo lungo si va sul parziale di 41-40 per Biella. Alla ripresa delle ostilità ritornano in cattedra per Biella Salyers e Viggiano, che con giocate coraggiose riescono a penetrare tra le maglie difensive di una Cantù che arranca per quasi tutto il periodo, chiudendo ad un solo possesso di distanza dagli avversari grazie alle triple di Green e Tabu. La terza frazione si chiude con Biella sempre avanti di tre punti. Il quarto periodo si apre con la metamorfosi canturina, che da insegutrice diventa inseguita, grazie ai colpi micidiali sferrati dall’arco dei 6.75, di Leunen e Mazzarino. Il vantaggio del terzo periodo si ribalta in favore dei padroni di casa insieme all’inerzia del match. In un finale davvero avvincente e denso di emozioni grazie anche alla verve insospettabile di una “carica” Biella, sono la continuità fisico-atletica di un tecnicissimo Ortner e l’ambizione e la sete di trionfo di Marteen Leunen, grande interprete tattico dei suggerimenti di coach Trinchieri, a fare la differenza per un finale di partita che segna l’inarrestabile marcia della Bennet Cantù.
Risultato finale
Bennet Cantù-Angelico Biella 82-77
Parziali
(16-19); (24-22); (17-19); (25-17)
Parziali in progressione
(16-19); (40-41); (57-60); (82-77)
Sala stampa
A. Trinchieri: ” Mutuando dal tennis una espressione abituale, oserei dire che la sfida di questa sera si è protratta in un lungo quanto interminabile scambio, dal ritmo veloce e dalla violenza dei colpi. Biella veniva da una orribile serie di 2 vittorie su 12 gare mentre noi siamo ad un 10 su 11 tenendo presente che sino a pochi minuti dal termine e al mio fallo tecnico, anche a Siena eravamo in partita. Era la classica partita che potevamo perdere, e per questo ha un peso specifico ancora maggiore. Andare a Milano sul +4 a questo punto del campionato non stava neanche nelle fantasie più spinte del più ottimista dei nostri tifosi. Qualunque cosa accadrà in quella occasione, noi saremo sempre secondi. Devo fare i complimenti più sentiti ai miei ragazzi, che, anche se a turno, hanno avvisato durante il match, chiari segni di stanchezza. La tattica di Biella, improntata sull’agonismo e non sulla tecnica, ha condizionato lo svolgimento della gara che comunque ci ha regalato la grande soddisfazione di aver migliorato anche nella matematica, la grande stagione dello scorso anno”
M.Cancellieri: ” Siamo venuti a Cantù senza nessun timore reverenziale ed il campo lo ha dimostrato. Devo fare i complimenti ai miei ragazzi che anche dinanzi ad una grande non hanno affatto demeritato. La partita si è decisa in favore di Cantù grazie a degli episodi, legati soprattutto a delle giocate di grande spessore tecnico dei nostri avversari più talentuosi, l’ assenza di Suton ha fatto il resto”
Mvp
Benjamin Ortner: sacrificato nel ruolo dell’unico 5 a disposizione di coach Trinchieri, riesce a mantenere calma e lucidità sotto le plance, sia in attacco che in difesa, garantendo quantità industriali di punti e rimbalzi.
Wvp
A pari merito, a dividersi questo inglorioso titolo, sono coach Cancellieri e Goran Jurak, che in una frazione di secondo, riferendoci al doppio fallo tecnico comminato nei loro confronti, hanno reso vano il grande primo tempo, consentendo alla Bennet di ricucire senza nessuno sforzo, il problematico strappo del – 10 in loro sfavore.
Arbitri
Mattioli, Tola, Pinto.
Note
Spettatori 3.391; Incasso 40.936.
Serafino Pascuzzi