Milano – E’ un’Armani Jeans più cinica che bella. Non scappa mai nel punteggio, sebbene rimanga in controllo sino alla fine quando, una maggior lucidità e un grande Hawkins, fanno la differenza. Bologna, nonostante tutti i problemi, con un Amoroso praticamente scioperante e beccato di sovente dal pubblico, un Koponen imbarazzante e un Rivers che entra in partita a buoi ormai scappati, vende cara la pelle con i mezzi a propria disposizione.
L’inizio di partita vede Bologna difendere con una zona incomprensibile che regala subito due triple aperte e mandate a bersaglio da Hawkins e Maciulis. E’ il Falco a griffare 8 dei primi 11 punti milanesi, ma Bologna riesce a rimettersi immediatamente in carreggiata e addirittura a mettere la testa avanti con una penetrazione di Rivers per il 12-11. Il problema dei bianconeri rimane nella retroguardia che concede tiri aperti agli esterni milanesi che capitalizzano solo nel finale di quarto con Mordente per il 21-16.
Nel secondo quarto entra Pecherov e un paio di buoni rimbalzi, ci dicono che l’ucraino perlomeno è in partita psicologicamente. Bologna continua ad alternare le difese con ampi tratti di zona e Milano fatica a riconoscerle, perdendo qualche pallone di troppo. Il terzo fallo di un positivissimo Gailius (12 punti e 4 falli subiti) mette in difficoltà Lardo che, con le fatiche degli altri esterni, riceve risposte significative solo da Poeta. Quando la zona comincia a collassare nelle rotazioni, Milano sembra poter scappare, ma una un minuto di leggerezza permette alle Vunere di chiudere il primo tempo a sole due lunghezze.
Dopo la pausa entra in partita Jaaber che si sostituisce a Hawkins (23 con 7-11 dal campo e 8 falli subiti) nella fase realizzativa andando molto bene a rimbalzo d’attacco (due dei quali convertiti con grandissimo atletismo) ed in campo aperto con un paio di soluzioni da recupero difensivo.
La partita viaggia sempre come un elastico: Milano scappa a +7 o a +9, la Virtus ricuce e torna a -4, poi getta al vento un paio di occasioni e Milano scappa di nuovo. Poeta vive un momento di follia “teramana” e sguscia da tutti i tentativi di assalto di Jaaber forzandolo a due falli in rapida successione, poi segna anche qualche punto, ma non riesce mai a far entrare in partita Amoroso che pare completamente avulso dal contesto. Una stoppata di Eze in aiuto su Sanikidze dà il via alla fuga decisiva di Milano che segna con Jaaber; poi il sigillo finale è messo giustamente da Hawkins che, con una tripla dall’angolo, sigla il +10 mandando i titoli di coda.
Buone prove di Eze e Pecherov per Milano che fa praticamente a meno di Greer (3 punti e -6 di valutazione) e dimostra ancora endemici problemi a chiudere le partite con l’istinto del killer. Per Bologna buonissima prova di Poeta (8 punti e 5 falli subiti) e discreta di Homan (14+10), ma per vincere a Milano servono dei Winston (14 ma alcuni a risultato acquisito) e Rivers ben diversi.
Quotes:
Lardo: E’ stata una prova confortante, abbiamo messo tutte le energie per vincere la partita, abbiamo cercato di cambiare difese per togliere loro un pò di ritmo. Siamo andati a sprazzi prendendo e dando parziali, mentre in attacco abbiamo fatto fatica contro il loro fisico e non siamo stati fluidissimi nella circolazione. Koponen era bloccato con la schiena e non era al meglio, ma quando abbiamo messo intensità siamo riusciti a recuperare qualche punto, subendo solo qualche canestro degli avversari nei momenti di rimonta. Questa non è una squadra slegata come poteva sembrare dopo Sassari. Ci stiamo allenando seriamente per arrivare a raccogliere più punti possibili e finire bene il campionato. E’ una squadra giovane che non ha potuto mai lavorare con continuità insieme per tanti motivi e quando veniamo colpiti da qualche infortunio, ne soffriamo a livello di rotazioni. A volte ci perdiamo nelle difficoltà, ma ora bisogna tirare fuori gli attributi senza pensare agli alibi e alle scuse. Sono fiducioso per le prossime 4/5 partite e, visto che siamo sempre stati nei primi posti, sarebbe un peccato veder sfumare questo obiettivo. Oggi non era facile giocare e rifornire le nostre punte come Rivers, ma noi abbiamo fatto una scelta di puntare sui giovani, sperando che questo ci possa pagare dividendi nel futuro e a far crescere questi ragazzi.
Peterson: Petravicius non ha giocato perchè è reduce da uno stiramento all’inguine conseguito in settimana, e per questo non ho voluto rischiarlo. Voglio ringraziare la panchina con Mordente e Pecherov che hanno fatto buonissime cose, assieme a Rocca in difesa. Jaaber all’intervallo aveva solo due punti, ma dopo ha fatto ottime cose in attacco assieme a Hawkins che era il nostro go to guy oggi.
Vittoria molto importante per noi contro una buonissima squadra in grado di penetrare molto bene e farci male. Noi dovevamo fare sicuramente meglio in difesa, ma potevamo fare ulteriormente meglio in attacco rispetto ai soli 71 punti segnati in casa. Eze ha fatto una grande partita difensiva con 4 stoppate e tante traiettorie sporcate che hanno influito sulle cattive percentuali avversarie. Per giovedì vorrei evitare le pause di concentrazione, ma soprattutto non pensare tanto a Siena quanto a noi che dobbiamo focalizzarci su tutto il tragitto che ci separa dalla fine del campionato. Abbiamo subito un pò la zona e, la testimonianza di ciò, csono i soli 9 liberi tirati, troppo pochi per una squadra come la nostra che si è un pò accontentata del tiro da fuori.
Armani Jeans Milano – Canadian Solar Bologna 71-64 (21-18, 15-16, 20-15, 15-15)
MVP: David Hawkins. Aggredisce da subito la partita e domina offensivamente contro ogni avversario. Segnando il tiro da fuori diventa immarcabile e non è un caso che 7 dei 9 liberi totali di Milano, arrivino da lui.
WVP: Lynn Greer. Se Koponen ha l’attenuante fisica, l’ex Napoli risulta deleterio per i suoi colori nel momento in cui non gli entrano i soliti tiri dal nulla. -6 di valutazione, 1-7 dal campo e 4 falli.