ROMA – Tre anni fa circa era la sfida che apriva le porte alle semifinali scudetto 2008 a chi l’avesse vinta, e ricordiamo tutti come andò a finire per la gioia dei tifosi biellesi e per lo scoramento (l’ennesimo…), dei loro dirimpettai, inebetiti e sgomenti addì, 26 maggio 2008.
Bene, son passati tre anni e sembra invece esserne passati dieci per tutto quanto accaduto, di mirabile e terribile, alle due contendenti in questo lasso temporale, due sfidanti che si daranno battaglia domenica al Palalottomatica per centrare obiettivi completamente opposti. Mentre Roma, dopo la buona vittoria di domenica scorsa in termini di risultato ma non di prestazione globale contro Teramo, deve disperatamente agganciare un posto nei Play-Offs per le innumerevoli motivazioni dette e stradette nei giorni e nei mesi scorsi, i piemontesi si trovano addirittura costretti a guardarsi le spalle dopo la sconfitta casalinga subita da una Benetton rinata e determinata. Guardarsi alle spalle è spesso un modo di dire, una metafora ma considerando che Teramo e Brindisi sono a sole due vittorie di distacco e che Biella si trova in una posizione di graduatoria inaspettata a guardare la stessa un mesetto fa, perdere a Roma potrebbe essere uno shock devastante per i rossoblu perchè le due inseguitrici giocheranno in casa (Teramo contro Varese e Brindisi contro Cantù), e veder diminuire ancora il gap di vantaggio potrebbe voler significare panico, ansia vera di sprofondare in Lega Due.
Lottomatica Virtus Roma
Considerando che non sono più ammessi passi falsi, avendo la Virtus Roma ormai giocatasi ogni chances sotto questo punto di vista, non è una gara nella quale conviene distrarsi. Biella all’andata fu battuta dopo una delle poche, gagliarde prestazioni fuori casa della Lottomatica (in panchina sedeva ancora Boniciolli), ma non fu una passeggiata e proprio questo ricordo deve stimolare i ragazzi in maglia Giallorossoblu a non sottovalutare un avversario che, se becca la serata giusta, è capace di battere anche Milano a domicilio. Partendo dal presupposto che finalmente l’infermeria sembra sfollarsi, eccezion fatta per Djedovic che ne avrà ancora per due settimane per il problema alla mano sinistra, Filipovski è certo che la voglia di vincere supererà ogni potenziale intoppo. Il giovanissimo coach sloveno, nonostante la poca esperienza del nostro campionato, ha già dimostrato di aver capito lo spirito che vive e prospera sui parquet italiani e, specialmente sulla considerevole base tricolore all’interno del roster, sta facendo leva in questi giorni in palestra sulla voglia di riscatto dei vari Gigli, Datome, Crosariol, Vitali e Giachetti. Soprattutto dal primo e dall’ultimo di questa lista, che di fatto stanno iniziando solo ora la stagione 2010-11, vuole avere certe risposte, in termini di coraggio e di leadership in campo perchè la grinta ed il carattere i due l’han sempre avuta. Assieme a Datome e Tonolli sono i reduci di quell’incredibile eliminazione con Nando Gentile attonito a fine partita a guardare nel vuoto per qualche lunghissimo minuto e con Ibby Jaaber in lacrime, con Brandon Jennings a consolarlo costretto in abiti borghesi per fare spazio a referto a Jure Golemac, nonostante il giovanissimo talento americano avesse rubato in Regular Season al duo Spinelli-Joe Smith ben 13 palloni ! Ma domenica si dovrà vincere e basta, dimenticando antiche sofferenze seppur vive nella memoria. Occhio alla capacità di Biella di “incendiarsi” dalla lunga distanza ed alla scarsa capacità di Washington di produrre fosforo e gioco per i compagni, a nostro avviso sono queste le chiavi di volta del match lato Virtus Roma che, ripetiamo, non può perdere questa gara. La difesa dovrà fare la voce grossa soprattutto sul perimetro ed attenzione anche ad i vari Soragna, Slaughter, Salyers e Chessa, senza dimenticare l’atletismo e non solo di Viggiano (30 di valutazione la settimana scorsa contro Treviso !), e del giovane Sosa, genio e sregolatezza in cabina di regia.
Angelico Biella
Coach Massimo Cancellieri era quasi senza voce nell’immediato dopo partita, amarissimo, contro la Benetton. Una sconfitta inattesa e clamorosa per come i suoi ragazzi avevano ben interpretato il quarto iniziale, dominando a tutto campo gli avversari. Ma poi, minuto dopo minuto, azione dopo azione, l’inesorabile ma lento perdere confidenza con il gioco e la facilità nelle conclusioni e l’inevitabile sconfitta che getta pesantissime ombre sulle gare conclusive di questa stagione regolare. Anche l’anno scorso accadde così, con le ultime giornate vissute con il cuore in gola e la salvezza giunta nell’ultima giornata, dopo l’incredibile sfida contro Ferrara. Quest’anno si erano fatte le cose con un discreto ordine, cercando di mixare gioventù ed esperienza per non ripetere più palpitazioni cardiache nocive alla salute. Tutto sembrava normale ma adesso, dopo la sconfitta interna contro Treviso, il quadro è cambiato. A Roma quindi con il coltello tra i denti anche se la Virtus Roma della gestione Filipovski in casa non ha mai mollato contro nessuno se non contro Siena al debutto del coach sloveno. Questo aspetto sarà preponderante perchè, anche se non siamo ancora ai Play-Offs, queste partite “sanno” di Play-Offs per come vengono vissute e disputate più con i nervi che con la ratio. Purtroppo però le giovani leve anche se non più giovanissime, e cioè da Sosa a Slaughter, da Moraschini a Cuccarolo, da Chessa a Viggiano hanno proprio questo punto debole, l’esperienza e relativa freddezza che occorre in sfide così delicate. Per questo non ci stupiremmo se Cancellieri opterà per un minutaggio più intensivo per i Soragna, gli Jurak, i Suton perchè se Roma scappa in avanti come contro Teramo domenica scorsa, solo un miracolo potrà far rientare i lanieri in corsa per la vittoria finale.
Precedenti: Su 12 gare disputate a Roma, ben 9 le vittorie dei locali contro le 3 degli ospiti, delle quali le ultime due consecutive.
Si gioca: Palalottomatica domenica 10 aprile, ore 18.15
Arbitri: Taurino-Pozzana-Crescenti
Fabrizio Noto/FRED