Valencia – L’avvio per i padroni di casa è tra i più promettenti, spinti da un fantastico pubblico (9000) in una fantastica arena, non l’unica in Spagna, nota che mi fa sospirare per l’ennesima volta, pensando ai nostri “palazzetti”.
La difesa dei padroni di casa sale subito in cattedra e forza diverse palle perse che garantiscono un primo parziale di 5-1. Cook guida le danze per i suoi ma le triple di Tucker e Prigioni tengono il Real a contatto (13-11). Ante Tomi non sembra contenibile in area, ma Pietrus con 4 punti consecutivi contribuisce al vantaggio dei suoi al primo intervallo: 19-17.
Nel secondo periodo prima Savanovic, poi la difesa sempre più pressante del Valencia regalano ai padroni di casa il massimo vantaggio: 30-19. Ma sono ancora i tiri dalla lunga distanza a tenere in gara il Madrid, proprio nel momento di maggiore difficoltà. Gli ospiti si avvicinano fino al -3 ma non sembrano aver ancora trovato un antidoto per fermare Omar Cook che gestisce il pick’n’roll come probabilmente, in Europa, solo lui sa fare, mandando a canestro i compagni. Serve un miracolo di Mirotic sulla sirena del 2° quarto per mantenere in equilibrio la gara e il Real va negli spogliatoi guardando un tabello ne che recita 34-31, “solo” -3 dopo 20 minuti di sofferenze.
I blancos sembrano rigenerati dall’intervallo e ancora grazie a Tomic al quale si aggiungono i punti preziosissimi di Carlos Suarez, si portano finalmente in vantaggio (34-36). Nel momento in cui l’inerzia sembra passare totalmente dalla parte degli ospiti, il pubblico di Valencia spinge i suoi a un parziale di 8-0: guidati dal solito Cook i padroni di casa tornano avanti (49-43). Ci pensa Tucker, nuovamente, e un redivivo Llull – abbastanza spento fino a questo punto dell’incontro – che allo scadere del 30° minuto di gioco fissa il punteggio sul 51-48 grazie a una tripla delle sue.
E’ proprio a cavallo di 3° e 4° periodo che il Real costruisce la sua vittoria, piazzando un parziale di 0-11 ispirato da D’or Fischer che costringe Pesic a un time-out sul 51-54. Ma il coach del Valencia non riesce a frenare gli uomini di Lele Molin che con Reyes e ancora Fischer allungano sul 56-65. Il Power Electronics crolla. Savanovic è l’unico a provare una reazione ma non basterà. Fischer va a schiacciare su invito di Llull: per lui 13 punti nell’ultimo, decisivo quarto! E quando Tucker, con 1’30” sul cronometro colpisce ancora dalla distanza dando ai suoi un rassicurante +12 la gara finisce.
Valencia ha l’ultima chance giovedì, ancora in casa, per prolungare la serie a gara 5, mentre il Madrid con il match-point sulla racchetta è pronto a strappare il biglietto per la Final Four di Barcellona.
Andrea Pontremoli