Partita, forse addirittura serie, che commentare tradizionalmente sarebbe inutile e probabilmente anche sminuente per le due squadre.
Queste non sono partite qualsiasi: è una serie perfetta e bellissima, in cui ogni gara è da gustarsi e archiviare nella propria collezione di partite top.
Da subito le due squadre si sono combattute tenacemente, come se fossero gli ultimi minuti di una gara 5 valevole per il passaggio del turno.
Rispetto alle prime gare, i primi minuti sono stati molto votati all’attacco (7-4 dopo 2 minuti), poi le difese sono cominciate a chiudersi di più e a non concedere più nulla di regalato all’avversario, anzi si son viste svariate palle perse per 24”, cosa non facile da vedere a entrambe le squadre.
Inizia così un giro sulle montagne russe per tutta la partita con parziali prontamente risposti da contro parziali e così fino alla fine: il Pana ha resistito di più in testa e si è meritato probabilmente la vittoria, grazie anche ad un Barça lievemente meno eccellente delle gare giocate in casa.
Ma è davvero voler trovare il più classici degli aghi in un pagliaio: partite come queste le possono vincere davvero entrambe le squadre; un dettaglio, dei liberi o una tripla in più messa nel momento giusto può decidere la partita e forse anche le sorti della serie, data l’importanza delle gare 3 di playoff.
Per la cronaca comunque la partita è finita 76-74, con gli ultimi minuti che sono stati risolti dalla glacialità ai liberi di Diamantidis che ha concretizzato tutti i falli tattici subiti e ha respinto così fino alla sirena finale dei 40’ i tentativi blaugrana di portarsi a casa la vittoria.
Parlando di singoli, MVP indiscusso è il nostro solito Dimitris che ha dominato la partita a suon di punti (18), assist (7) e falli subiti (ben 12! Peraltro praticamente tutti capitalizzati); tra i padroni di casa buona anche l’impatto di Fotsis dalla panchina che gli ha permesso di essere la famosa quarta stella greca in grado di far vincere la partita al Pana (Nicholas e Batiste sono state sempre due garanzie in queste 3 gare).
Dalla parte ospite, come detto c’è stato un piccolo passo indietro rispetto alle prestazioni di settimana scorsa, ma c’è assolutamente da registrare il risveglio di Rubio che ha finalmente fatto vedere qualcosa all’interno della serie: per lui 16 punti, con 4 rimbalzi e 3 palle recuperate (forse la sua specialità di questi tempi), ma ha continuato a peccare di continuità all’interno della partita.
Piccola nota infine doverosa anche per Lakovic, che nella sua ex casa ha racimolato 13 punti in 17 minuti, mettendo a segno vari canestri (soprattutto bombe) dal peso specifico immenso, soprattutto alla fine dei quarti.
Che dire quindi alla fine di questa ennesima partita…. Niente! Aspettiamo solo di ammirare la prossima puntata di giovedì, che potrebbe essere ahinoi anche l’ultima. Già, perché se si andasse a gara5 non oso immaginare che meraviglia possano mettere in scena questi campioni….
Maurizio Musolino