Un paio di settimane fa vi ho parlato degli avvenimenti riguardanti la Coppa di Grecia e di come, con ogni probabilità, il rinvio della data della finale sia stato concordato a tavolino dalle due squadre finaliste in Coppa (ma anche capoliste in Lega). Difatti Olympiakos e Panathinaikos sono ancora in corsa in tutte e tre le competizioni, inclusa la prestigiosa Eurolega. Difatti entrambe le squadre sono approdate ai playoffs della massima Lega Europea e, dato che martedì 29/3 devono scendere in campo sui parquet internazionali, hanno rinviato le rispettive partite della 22° giornata di Lega A1. La data in cui saranno disputate verrà decisa in base all’esito dei playoffs di Eurolega.
In data 18/3 invece si sono riuniti i vertici della ESAKE e hanno deciso che la finale di Coppa di Grecia sarà disputata nel mese di maggio. La data la concorderanno le due finaliste assieme alla polizia della capitale che dovrà occuparsi dei “tanto temuti” problemi di ordine pubblico.
Ma passiamo oltre: subito dietro alle corazzate troviamo quattro squadre che meritano uno sguardo più da vicino. Le franchigie di cui sto parlando vanno sotto i nomi di Kolossos, Aris, Maroussi e PAOK. Probabilmente molti di voi hanno già sentito parlare di PAOK e Aris dato che possiedono nomi altisonanti che richiamano un più che ampio prestigio societario (ma non certo alla stregua delle prime due della classe). Le altre due invece vi risulteranno quasi sconosciute. Ecco, forse alcuni di voi le hanno viste scritte per la prima volta negli articoli di questa rubrica. Richiamiamo alla memoria dunque le vicende legate a queste due società.
Iniziamo dal Maroussi: è la squadra di un quartiere di Atene. Attenzione, non è come l’AEK o il Panathinaikos che sono franchigie rappresentative dell’intera città e magari hanno sede in un determinato palazzetto. No! Maroussi è proprio nata come la squadretta di quartiere che col passare degli anni ha ottenuto sempre maggior seguito sino ad arrivare in A1. Nasce nel 1950 e gioca tuttora nel palazzetto locale che ha una capienza di soli 2000 spettatori. Ha tuttavia raggiunto un traguardo importante: nel 2001 ha vinto la penultima edizione della Saporta Cup. Quella che più tardi diventerà la Uleb Cup. Per una squadra di questo tipo una vittoria così equivale a una gloria eterna, considerato anche che i due precedenti vincitori sono stati AEK e Benetton Treviso mentre l’anno successivo ha vinto la Mens Sana Siena! Va sottolineato inoltre che il suo miglior piazzamento in Lega A1 è stato il 3° posto nella stagione 2009/2010 e dunque quest’anno potrebbe ripetersi. Tra le sue file spiccano Nestoras Kommatos, David Huertas ed Edward Basden. Questi tre signori mettono a referto 13 punti e 6 rimbalzi a testa. Quindi come potete intuire il punto di forza di Maroussi non è la copiosità offensiva. Dunque qual’è il punto di forza di questa squadra? Semplice: la difesa. E’ la squadra che ha subito di meno subito dopo le prime della classe al pari di Kolossos, di cui andremo a parlare proprio ora.
Kolossos è la squadra dell’isola di Rodi. Non so se avete presente la location, ma è una delle isole più lontane dalla terraferma. Questa è l’unica squadra isolana dell’intera Lega. La spesa per le trasferte non è indifferente per una società così piccola. Eppure anche loro, proprio come il Maroussi, ripagano gli sforzi economici della dirigenza e la fiducia dei tifosi con delle prestazioni casalinghe di alto livello, in cui subiscono pochissimi canestri e riescono a limitare molto bene il gioco degli avversari. Giocano in un palazzetto ancor più piccolo, da soli 1200 posti e i 3 top players della squadra mettono a referto pochissimi punti: Kalathis (15 pt), Tsamis (10 pt) e Charisis (10 pt)…già, ma conditi da 8 rimbalzi a testa! E’ incredibile come riescano a tenere gli avversari mediamente sui 65 punti a partita quando loro ne segnano solo 69 di media. Unico titolo vinto: Lega A2 nel 2005. Miglior risultato raggiunto in Lega A1: 6° posto nella stagione 2009/2010. Chissà che quest’anno non arrivino anche più in alto!
Dunque ben venga che società così piccole riescano a raggiungere i vertici della classifica. E’ grazie a queste squadre che il basket greco potrà risollevarsi. Probabilmente sono loro le vere vincitrici del torneo, coloro che giocano e basta. Senza pensare a spostare le partite, senza capitali giganteschi messi a disposizione dai presidenti-imprenditori. Loro che giocano davanti a solo 1200 persone, le quali grazie alle brillanti prestazioni sono sempre presenti a riempire quei piccoli palazzetti e si sentono appagati dai risultati raggiunti dai loro beniamini.
Diamo uno sguardo alla classifica aggiornata alla 22° gionata:
(Le squadre con l’asterisco hanno disputato una partita in meno)
*Olympiakos | 42 |
*Panathinaikos | 41 |
PAOK | 35 |
Maroussi | 34 |
Kolossos | 33 |
Aris | 33 |
Kavala | 33 |
Panionios | 32 |
*Peristeri | 31 |
Panellinios | 30 |
Ikaros | 30 |
Ilysiakos | 28 |
*AEK | 27 |
Iraklis | 27 |
Dalla terra ellenica è tutto.
Alla prossima
Giorgio Tseberlidis