Gli dei del basket esistono: non potevano creare un accoppiamento di playoff di Eurolega migliore di questo.
Barcellona-Panathinaikos: in campo si affrontano talento, tradizione, esperienza e grandi nomi.
La prima sorpresa arriva ancora prima dalla palla a due: coach Obradovic schiera un inedito quintetto con l’asse play-pivot formato da Calathes-Vougioukas (non più pervenuto nel seguito della partita).
Non un gran mossa in realtà: l’attacco greco stenta a decollare, le sorti degli attacchi dipendono troppo spesso dalle alterne fortune del centro, ma soprattutto la scelta di schierare Diamantidis da guardia non risulta azzeccata. Giocare da Jordan non fa per lui: ricevere palla da fermo e dover inventare 1 contro 5 non è il suo mestiere. Per fortuna l’esperimento dura solo metà quarto e la stella greca può tornare a fare il suo gioco dominante alla Magic Johnson con palla in mano.
Da vero showtime l’azione che a 1 minuto dalla fine vede protagonisti un asse play-pivot molto più degno: pick’n’roll centrale Diamantidis-Batiste, play che passa al centro rollante il quale, senza mettere palla a terra, restituisce al tagliante passatore che concretizza il più classico e il più bello dei dai-e-vai.
Il quarto si conclude con una giusta parità: 14-14.
La lotta continua come era iniziata: ogni palla viene contesa strenuamente e il punteggio si muove solo con mini-parziali. Entrambi gli allenatori fanno utilizzo di tutti i giocatori a propria disposizione e questo aspetto permette di capire meglio la storia della partita: il Pana appare più forte con il proprio quintetto in campo, mentre il Barca gode della ricchezza e lunghezza della propria panchina che ha la meglio sulle riserve ospiti.
Si arriva così all’intervallo sul 37-35 Barca e con Diamantidis e Nicholas con già 11 punti in carniere.
L’uscita dagli spogliatoi regala qualche canestro in più e un nuovo protagonista al Pana: quel Calathes tanto inutile a inizio partita ora porta ben altro contributo alla sua squadra con palle recuperate e pure dei preziosi punti in attacco che gli consentono di restare in campo a lungo questa volta.
Continuano a deludere/non pervenire invece altri giocatori più attesi: Rubio da una parte, Fotsis e Sato dall’altra. Sato è davvero irriconoscibile rispetto ai tempi di dominio senese, tuttavia il Panathinaikos riesce a arrivare all’ultimo intervallo sopra di 3 punti (57-60).
Nel quarto periodo si assiste al primo vero parziale: 11-0 per i padroni di casa che riescono a rimettere il muso avanti. Ma il buon Nicholas interrompe il sogno blaugrana con una tripla pesante che fa tornare il match sui suoi binari.
Negli ultimi minuti il diametro dei canestri si rimpicciolisce, come anche il divario: a 30” dalla fine è +1 Barca, con palla in mano.
L’attacco dei padroni di casa viene premiato da un fischio arbitrale arrivato con molto ritardo che regala 2 punti dalla lunetta a Fran Vasquez.
Timeout obbligato Pana: al rientro palla a Nicholas per un pick’n’roll centrale, l’americano gigioneggia sul cambio difensivo e alla fine penetra per due punti facili che però rimangono sul ferro quel tanto che basta a Sada per saltare a spazzar via la palla verso le mani di Morris. Immediato fallo tattico che il lungo concretizza con due liberi: + 5 a meno di 10 secondi dalla fine e timeout per gli ospiti. Il pubblico comincia a festeggiare, ma Diamantidis ha altri piani e infila immediatamente una tripla appena ricevuto dalla rimessa. Pana a -2 e fallo sistematico su Navarro, le speranze rimangono sempre troppo basse.
Ma mancano ancora ben 5 secondi alla fine di questa lunga partita: 1/2 dello spagnolo e rimbalzo greco che parte subito per un ultimo disperato attacco.
Con pochi secondi e con 3 punti da recuperare ci vuole un bel miracolo e il buon San Sada da Barcellona decide di fare la grazia ai suoi ospiti: bracca inspiegabilmente da dietro Diamantidis e costringe gli arbitri a fischiare un fallo antisportivo da regolamento.
Ai liberi la mano non trema: – 1 e rimessa da metà campo con un paio di secondi da giocare.
Il solito Diamantidis riceve palla e riesce a lanciare l’ultima preghiera in tempo, ma il tiro esce corto e i padroni di casa possono tirare un sospiro di sollievo.
Il punteggio finale dice 83-82 e anche le statistiche di squadra confermano la sostanziale parità tra le due formazioni.
Le statistiche individuali invece confermano l’impressione del primo tempo: Diamantidis 26, Nicholas 16, Batiste 15; il primo spagnolo è Navarro con 13 punti.
Il primo match va al Barcellona e al contributo di tutti i suoi giocatori: il Panathinaikos per poter ribaltare il risultato ha bisogno di qualche individualità in più (Sato, Fotsis, Perperoglu o anche Maric che è apparso per qualche minuto nel terzo quarto).
A tra poche ore il responso…
Maurizio Musolino