CUCCIAGO (CO) – Nel solito fragore della N.G.C. Arena, si è svolto l’ennesimo capitolo di questa straordinaria stagione che vede Cantù primeggiare con una tale padronanza sugli avversari tanto da rievocare i momenti più importanti della sua gloriosa storia. Una buona Pepsi Caserta, condizionata da una panchina corta e oltre modo innocua per l’occasione, nulla può al cospetto della banda di coach Trinchieri, ancora una volta apparsa concentrata in tutti i suoi componenti e protesa alla ricerca di accorciare il divario non solo di classifica che la separa dalla banda rivale di coach Pianigiani. Grande tributo d’affetto da parte dello sportivissimo pubblico di casa, per l’occasione, nei confronti degli ex mai dimenticati, quali Pino Sacripanti ed Antonello Riva, rispettivamente coach e Team Manager della Pepsi Caserta.
La partita inizia subito su ottimi ritmi, Cantù mette alle corde la compagine campana, sciorinando ripartenze fulminee in transizione offensiva che mettono in difficoltà soprattutto i colossi ospiti come Williams e Jones. Sono Micov in penetrazione e Marconato sotto canestro a sfruttare i pick and roll comandati dai playmakers di casa sul lato forte delle giocate offensive, a segnare così i primi punti per i propri colori. Subito dopo sorpresa dei giocatori campani in merito al fallo tecnico chiamato a Jones dopo la realizzazione di un proprio canestro, per una protesta plateale nei confronti degli arbitri, onestamente non sempre apparsi all’altezza della situazione, per i presunti falli subiti dal giocatore in fase d’attacco. Per fortuna Jumaine viene “raffreddato” subito da coach Sacripanti con un cambio, che lo rimette in carreggiata dopo la breve sosta in panchina. Ed al suo rientro in campo è Jones, insieme al tenace Williams, a ridurre lo strappo di primo quarto ad un buon -4 che lascia tutto in sospeso per il resto della partita per i bianconeri.
Dopo un minuto del secondo periodo le due squadre veleggiano in perfetta parità sul 21 a 21, ed a questo punto è Mike Green a salire in cattedra con dei coast to coast che gli fruttano ben 8 punti nel quarto, lasciando nello sconforto gli uomini di coach Sacripanti, sorpresi ancora una volta dalla velocità dei piccoli di Cantù. E’ questo il quarto che segna il solco decisivo nel punteggio in favore dei padroni di casa, punteggio che si allarga gradualmente mentre si va verso l’intervallo lungo, anche grazie alle triple che sbloccano capitan Mazzarino e confermano anche in attacco (oltre che in una straordinaria difesa su Jones), le doti atletiche del marine Usa Marteen Leunen, Mvp dell’incontro, grande protagonista della stagione canturina. Il primo tempo si conclude quindi con il parziale di 47-38 per i padroni di casa.
Nel secondo tempo i coach ripropongono gli stessi quintetti iniziali ed i casertani appaiono subito più determinati nel tentativo di ricucire lo strappo del primo tempo. Ci riescono grazie ad un sistema ben articolato di passaggi e tiri ed una difesa più reattiva, gli uomini di Sacripanti riescono perciò a portarsi sul finire del terzo periodo sul 60-60, con l’inerzia del match che sembra spostata nelle mani degli ospiti che non fanno però i conti con il punto numero 2.000 di capitan Mazzarino, sancito da una proverbiale bomba dal peso specifico molto elevato, riportando gli avversari al -3 di fine terzo periodo. Un fuoco di paglia quello che ha consentito alla Pepsi di rifarsi sotto. Infatti, esaurite le energie nei suoi uomini migliori quali Jones, Ere e Williams, ed in palese ritardo di condizione fisica per problemi influenzali nelle riserve come Martin e Koszarek, e con un Luca Garri apparso spaesato ed insicuro (allorquando viene chiamato in causa da coach Sacripanti per sostituire il claudicante Williams di fine periodo), la Pepsi Caserta ammaina bandiera e batte la ritirata sotto i colpi spietati dell’ottimo Ortner di fine partita che segna l’ennesimo trionfo per Cantù.
Bennet Cantù-Pepsi Caserta 87-76
Parziali 21-17; 26-21; 18-24; 22-14
Progressione 21-17; 47-38; 65-62; 87-76
Sala stampa
Trinchieri: ” Abbiamo cercato di risolvere innanzitutto il rebus Williams, che per noi molto spesso rimane insoluto, cercando di aggirare la montagna con le penetrazioni dagli angoli e le conclusioni dalla lunga distanza. Abbiamo, contestualmente, difeso con grandissimo vigore su Fabio Di Bella che è un uomo capace di fare la differenza, riuscendoci peraltro bene. Nell’aver disputato una buona partita ci resta la soddisfazione di aver ribaltato il conteggio dei canestri in nostro favore nei confronti di Caserta. Questa era una partita che veniva dopo una sosta che in genere ossida gli elettrodi di connessione nei miei uomini. Dovevamo affrontare una squadra offensivamente problematica. Ci siamo riusciti bene anche grazie alla super prestazione difensiva di Marteen Leunen su Jones. Note di merito anche per Green e Tabu”.
Sacripanti: ” Cantù è una squadra che gioca bene e se si considera che sino ad ora ha perso in casa solo con Siena tirando con il 6% da tre e disputando una buona partita, si capisce che con noi, tirando dalla stessa distanza con il 58%, è stata eccellente. A me non capita mai di fare una critica ai miei uomini ma non mi posso esimere dal sottolineare di non aver avuto nessun contributo dalla nostra panchina, che così facendo ci ha ridotto le rotazioni in modo drammatico nell’ultimo quarto. E se per Kozarek e Martin c’è qualche attenuante, per Garri e Colussi non ce ne sono. Speriamo che questa sconfitta sia salutare in vista del Play-Offs di Eurocup contro il Kazan di mercoledì”.
MVP
Marteen Leunen: Sempre protagonista il biondo americano che grazie alle grandi dote atletiche riesce ad essere efficace su un Jones che malgrado i suoi 19 punti sarebbe stato devastante senza la sua arcigna difesa. Puntuale nei momenti cruciali del match anche in attacco, con delle realizzazioni dalla lunga distanza che fanno la differenza insieme ad alcuni assist da videoteca.
WVP
Luca Garri: Emblema della sconfitta della Juve Caserta. Quando chiamato in causa dal proprio coach è sembrato fuori dagli schemi offensivi e imbarazzante nelle chiusure su un Ortner che, nell’ultimo periodo, ha contribuito in modo decisivo nella vittoria della Bennet. Abulico e remissivo nei confronti dei suoi tecnici che lo hanno eretto, forse in modo eccessivo, a capro espiatorio, per una disfatta comunque di squadra.
Arbitri
Facchini, Lanzarini, Vicino.
Note
Spettatori: 3.571 Incasso: 44.738
Serafino Pascuzzi