VERONA – Si interrompe sul più bello la serie positiva casalinga della Tezenis, che cede per 82-93 all’Aget Imola, dà l’addio definitivo ai probabilmente esagerati sogni di playoff e dovrà preoccuparsi ora soprattutto di non farsi raggiungere dalle inseguitrici. Vero che il margine di quattro punti sulla penultima rimane accettabile, ma ora il calendario metterà di fronte i giganti gialloblù a tutte le squadre più forti dal campionato, iniziando dalla prossima proibitiva trasferta ad Udine.
La partita ha un leitmotiv costante per quaranta minuti: Imola allunga, trova canestri bucando facilmente la difesa di Verona, la Tezenis tenta di ricucire a fatica lo strappo ma quando riesce a riportarsi sotto incappa in errori al tiro e palle perse non andando mai ad impensierire seriamente l’avversario. Alla tegola dell’infortunio di Mariani si aggiungono poi la prima partita completamente toppata da Jurevicus dal suo arrivo in Italia, con ferri scheggiati da fuori ed errori soprattutto in quei possessi decisivi che sarebbero il suo regno, ed un Waleskowski evanescente che non approfitta delle rotazioni dei lunghi avversari ridotte all’osso dopo la cacciata di Ebi. Nota positiva l’ottimo contributo di Gueye, che sembra essersi risvegliato dal consueto letargo invernale e si candida a valore aggiunto per il finale di campionato. Imola ha uno stratosferico Whiting, che dopo aver fatto a fette la difesa scaligera all’andata si ripete anche al ritorno facendo ammattire Trepagnier e chiudendo con il bottino di 33 punti. Lo aiuta alla grande Prato, che sparacchia un po’ troppo (5/15) ma subisce ben 8 falli e aggiunge 7 rimbalzi ai suoi 16 punti. Buono anche il contributo dei lunghi, che dimostrano di poter resistere temporaneamente in atttesa di rinforzi, e quello di un Amici per una volta molto concentrato.
L’Aget scappa via già nel primo quarto, dove è infallibile da tre e apre con Whiting e la “catapulta” di Ringstrom per un 2-9 immediato. La Tezenis prova a reagire, ma non riesce ad arginare gli attacchi avversari, con un Whiting oltre che realizzatore attento anche a mettere in ritmo i compagni: ne beneficiano Prato e Bruttini, che scavano un solco che tocca anche la doppia cifra prima del 22-28 di fine primo quarto. Ci si aspetta la reazione gialloblù, invece sono gli ospiti ad allungare ancora: Verona ha qualcosa solo da Renzi e Porta, comunque più individualista del solito, e precipita fino al 33-46 prima di tentare una piccola reazione spenta subito da una tripla di Morani. Il primo tempo si conclude 42-51, Verona tira meglio da 2 ma ha 1/7 da 3 contro il 7/17 dell’avversario: il divario è tutto lì.
Più incisiva la Tezenis nel terzo quarto, ma ogni volta arriva l’errore che ferma i tentativi di rimonta: prima è Jurevicus a regalare un antisportivo placcando Whiting lanciato in contropiede dopo aver perso palla in entrata, poi quando una tripla di Gueye per il 57-64 sembra dare il via allo sforzo finale, arriva l’espulsione di Marcelletti. Il tecnico gialloblù esagera con le proteste per un fallo molto dubbio fischiato allo stesso Ousmane, Imola ne approfitta al massimo segnando tutti e sei i liberi e poi portandosi fino a +16. Verona ha il merito di non arrendersi nemmeno ora, trascinata sempre dal proprio italo-senegalese che colpisce da fuori e riesce a limitare Whiting per qualche minuto. I mediocri arbitri, fino a quel momento decisamente poco casalinghi, cambiano il metro per compensare consentendo più fisicità in difesa ai padroni di casa, che possono quindi sognare la clamorosa rimonta. Giunti all’80-86, però, l’attacco si inceppa: Porta si incaponisce con iniziative personali o nel cercare un poco efficace pick’n roll con Renzi, Jurevicus sbaglia palloni pesanti e agli ospiti basta il minimo indispensabile per portare a casa la partita. Whiting a -1.17 in entrata riporta il vantaggio in doppia cifra e chiude il discorso, finisce 82-93.
TEZENIS VERONA – AGET SERVICE IMOLA 82-93 (22-28, 20-23, 24-28, 16-14)
Quotes:
Lasi torna a Verona da allenatore dopo dieci anni: Abbiamo dimostrato che tutti i giocatori sono importanti, si allenano bene. Stasera abbiamo scelto di proteggere gli spazi interni per preservare i nostri lunghi dai falli, magari rischiando qualcosa di più sul perimetro, dato che sapevamo li avrebbero attaccati come poi è successo. Senza Ebi siamo più forti? Bisogna anche dire che finché aveva il vecchio contratto e ha avuto voglia abbiamo giocato una grande pallacanestro per qualche partita. Bruttini e Ringstrom stanno coprendo bene la sua partenza ma chiaramente serve un altro giocatore che probabilmente sarà il belga dato che mi è piaciuto, si è inserito bene e soprattutto costa poco. Amici comunque ha giocato bene, non ha sofferto il mismatch con Bellina, è comunque il 21enne più utilizzato del campionato. Prato finalmente l’ho visto ai suoi livelli, finora non era quasi mai stato lui.
Gueye L’energia è venuta fuori solo nell’ultimo quarto, dopo una brutta partenza ed aver subito troppi canestri. Vero che loro non hanno fatto la pausa e noi sì, ma non penso abbia influito, penso dovessimo partire meglio e basta, giocare con più energia fin da subito e non arrivare troppo sotto negli ultimi minuti. A -6 abbiamo pensato di poterla vincere, anzi queste partite vanno vinte, ci rimane il rammarico ma dobbiamo batterci e cercare di vincere fuori casa, ad iniziare da Udine.
Marcelletti Abbiamo incontrato una squadra tra le più in forma del momento, compattata per l’assenza di Ebi e che per questo gioca meglio. Abbiamo fatto un primo tempo deficitario in difesa, siamo stati soft e abbiamo fatto prendere loro fiducia. Poi è stata una rincorsa continua e non facile, anche perché Imola con l’esperienza di Prato Whiting e Masoni riusciva ogni volta a ricacciarci indietro. Preferisco non commentare la mia espulsione: in quella situazione ho visto una netta infrazione di passi di Prato, l’arbitro l’ha pensata diversamente. L’atteggiamento avuto nel terzo e quarto periodo è stato migliore, però ormai Whiting aveva preso troppo ritmo, soprattutto per un giocatore espertissimo come lui. SanSevero ha un calendario migliore del nostro, Reggio Emilia ha inserito Bell che è un ottimo giocatore: dobbiamo tenere i piedi per terra, la strada per la salvezza è ancora lunga. All’inizio abbiamo limitato le penetrazioni ma loro hanno sempre segnato da 3. Abbiamo faticato contro la zona, loro hanno saputo sfruttare bene il vantaggio di dover far marcare Amici che è un’ala piccola da uno dei nostri lunghi. Una volta sotto nel punteggio poi c’è stata ansia nel recupero che ci ha portato ad affrettare le conclusioni, per questo nel finale non siamo riusciti a chiudere la rimonta.
L’MVP non può che essere Trent Whiting. Il mormone, ancora a 34 anni immarcabile per la maggior parte dei difensori e commovente per impegno e professionalità, ignora qualunque tentativo di Trepagnier e Gueye di arginarlo e chiude con 33 punti e un ottimo 11/18 al tiro. Chirurgico inoltre nell’andare a segno ogni volta che la Tezenis tentava di riaffacciarsi e di riportarsi in partita.
Lorenzo Peretti