SCAFATI – Scafati che, quando le acque del Sarno non erano infestate dall’inquinamento, si fregiava del titolo di “Piccola Venezia” ha avuto la meglio sulla “Grande” Venezia venuta al Palamangano da capolista consapevole del proprio potenziale e per nulla intimidita dalla striscia di vittorie casalinghe della Sunrise.
Inizio di gara equilibrato con Scafati che recupera immediatamente il 5-0 iniziale di Venezia. L’Umana tenta nuovamente l’allungo ma Hunter e Baldassarre riportano sotto Scafati che grazie ad una penetrazione di Levin chiude il quarto in vantaggio (24-22).
Ad inizio di secondo quarto, la tripla di Casini porta Scafati sul +5. Griccioli fa ruotare gli uomini e Venezia recupera anche se non riesce a prendere il largo. Entrambe le squadre difendono con molta intensità e la gara va avanti punto a punto. Radulovic ed Hunter piazzano un parziale di 5 a 0 che fa volare la Sunrise sul +7 (37-30). Mazzon chiama time out. Alla ripresa del gioco, Scafati si rilassa e Venezia, complice qualche benevola decisione arbitrale chiude il quarto sul -1 (37-36).
Scafati apre bene il terzo quarto e si porta rapidamente sul +8. Si lotta su ogni palla ed il distacco resta a lungo invariato. La Sunrise è micidiale nel recupero della palla e nei contropiedi e, grazie ad un ulteriore allungo, si porta sul +12. Sembra la svolta della gara, ma Venezia, trascinata da Clark rientra e chiude il periodo sul -2 (57-55).
Ultimo quarto al cardiopalma, sconsigliato ai deboli di cuore. Le due squadre non ci stanno a perdere e lottano punto a punto. Sale in cattedra l’ex Davis che sebbene gravato di quattro falli lotta come un leone su ogni palla. Alcune discutibili decisioni arbitrali (quinto fallo di Davis) consentono a Venezia di conquistare l’inerzia della gara e 5 punti di vantaggio che sembrano essere determinanti. Ma proprio nelle difficoltà viene fuori la forza del gruppo scafatese che, trascinato da un calorosissimo pubblico, riduce lo svantaggio fino al -1 ad 1 secondo e nove centesimi dalla fine. Slay dalla lunetta sbaglia il primo e mette il secondo libero portando Venezia sul +2. Griccioli chiama time-out e alla ripresa del gioco Scafati ha la possibilità di riprendere nella metà campo veneta. Passaggio perfetto di Levin ad Hunter che in torsione lascia partire una magica parabola che si infila nella retina e manda in visibilio i 2100 tifosi del Palamangano.
Scafati conquista così una vittoria meritata che, una mai doma Umana, le stava soffiando nel finale.
Sala stampa:
Coach Giulio Griccioli : “ Siamo felici, ci abbiamo creduto fino alla fine e questo ci ha dato ragione. Abbiamo difeso bene e mai mollato, siamo stati anche condizionati dai falli però la forza del gruppo è emersa. Potevamo anche perderla e sarebbe stato legittimo, ma la forza di questi ragazzi è crederci fino alla fine ed anche questa l’abbiamo conquistata con il sudore del lavoro fatto in settimana. Il pubblico ci ha dato una mano, e sono contento di aver visto il PalaMangano pieno e averlo ripagato con una vittoria. Adesso si pensa già alla prossima, Forlì verrà qui con nulla da perdere e dobbiamo avere la giusta tenuta mentale per non sentirci mai appagati e non deludere mai questa meravigliosa gente che ci segue ogni domenica “.
Sunrise Scafati – Snaidero Udine: 78 –77
Parziali: (24-22, 37-36, 57-55, 78-77)
Mvp Hunter, la tripla finale a meno di due secondi dallo scadere rende superlativa la sua prestazione.
Wvp La terna arbitrale. Nel finale ha costantemente fischiato a favore di Venezia rischiando di rovinare una gara bella per intensità e qualità del gioco.
Antonio Ferrara