CREMONA – Avete presente quando allenatori, giocatori, dirigenti e massaggiatori dicono che ogni partita è importante allo stesso modo, per la crescita personale, per la classifica, per la squadra, eccetera eccetera? Balle. Ci sono partite in cui la posta in palio è clamorosamente più alta delle altre, in cui una vittoria non vale due punti, ma quattro, sei. E non è un modo di dire. Vanoli Braga Cremona–Enel Brindisi è una di quelle, una di quelle partite di cui si potrebbe parlare a fine stagione, come la sfida che ha deciso una salvezza od una retrocessione.
La stagione per la Vanoli Braga sta ormai assumendo tinte simili in modo inquietante alla stagione scorsa. Il mancato esonero di Mahoric (quando Cioppi in una situazione quasi identica per numeri e cifre ma differente per forma venne messo gentilmente alla porta), è il primo segnale che qualcosa può cambiare. A Cremona arriva Brindisi, fanalino di coda, in coabitazione con Teramo, la stessa Brindisi che alla terza giornata di andata regalò la prima vittoria in Serie A al coach sloveno, proprio come a Ferrara fece Cioppi alla terza d’andata di un anno fa. Al ritorno, con gli uomini di Valli in fondo alla classifica, l’appena subentrato Caja si fece infilare all’ultimo secondo su una delle decisioni arbitrali più ridicole degli ultimi anni, che portò Luke Jackson in lunetta a mezzo secondo dal termine. Nondimeno, alla fine si salvò. Mahoric spera di ripetere la storia cremonese soltanto per quest’ultimo particolare, perchè un altro tonfo in casa, peraltro in uno scontro diretto, avrebbe conseguenze catastrofiche, considerando che ormai il bilancio dice otto sconfitte nelle ultime nove partite. Particolare non di poco conto sono gli otto punti rifilati agli uomini dell’allora coach Perdichizzi al PalaPentassuglia, divario non indifferente raccolto in trasferta, divario che può diventare decisivo nel caso Milic e compagni non siano in grado di portare a casa i due punti ma almeno difendere gli scontri diretti. Anche perchè se Teramo dovesse vincere l’anticipo con Sassari e Bechi portare i suoi al successo con almeno nove punti, Cremona sarebbe fanalino di coda.
Sembra assurdo dirlo dopo una strisca del genere, ma la condizione della squadra è ormai buona, con tutti gli infortunati più o meno recuperati, Zacchetti compreso. Ci si aspettava una settimana di grandi novità, se non dal possibile esonero di Tomo Mahoric – parere personale, giusto continuare con l’allenatore che questo gruppo l’ha pensato e costruito – quantomeno dall’arrivo di un uomo che potesse allungare le rotazioni, un’ala piccola perimetrale che avrebbe dovuto aggiungere pericolosità offensiva ad una panchina che, se si fa eccezione per Perkovic, non ha grandi armi con cui rendersi pericolosa in attacco. Invece dalla società non è arrivato nulla, anche se trovare del materiale da Serie A tra gli italiani od i passaportati è impresa piuttosto complicata. Parziale consolazione, Brindisi è forse l’unica squadra – insieme a Teramo probabilmente – ad avere la coperta ancora più corta.
Per Brindisi è stata la settimana in cui è stato dato il saluto definitivo a Chris Monroe. Ovvero una non notizia: all’attivo ha avuto due partite per trentotto punti totali ed undici punti. Tantopiù che l’uomo che l’ha sostituito, Anthony Roberson che casualmente esordì con la maglia dell’Enel proprio contro Cremona nel girone d’andata, con l’arrivo di Bechi è letteralmente esploso, basti pensare ai venticinque punti di media nelle ultime quattro partite. Per il resto sarà la solita Brindisi, tanto pericolosa negli uomini del quintetto, quando risicata nelle riserve, con il solo Maresca a dare un contributo più che tangibile. Sulla carta l’accoppiamento che potrà risultare decisivo sarà quello tra i due playmaker titolari, sapendo oltretutto che in tempi recenti Rowland non è riuscito a limitare nessuno dei diretti avversari. Dando un occhio anche a Drozdov-Diawara, due delle ali piccole più fisiche della Serie A ed i giocatori più pagati dei rispettivi club. All’andata l’ucraino demolì ogni briciolo di dignità del francese. Ma in mezzo c’è stata mezza stagione e Drozdov è reduce, oltre che da un infortunio, dalla partita più brutta dell’anno.
Si gioca al Palaradi di Cremona, domenica alle 18.15
Precedenti: 1-0 per Cremona, vittoria arrivata nel girone d’andata al PalaPentassuglia di Brindisi
Aribitri: Cerebuch, Seghetti, Aronne