FORLI’ – Perso il derby con Rimini, che è costato il posto a coach Di Lorenzo, la MarcoPoloShop.it cerca di interrompere la nefasta serie di sconfitte, sette consecutive, prolungando quella della Aget Imola, che per ora ne conta quattro.
Con cinque mesi di ritardo sull’inizio della stagione 2010-2011 di LegaDue, la Fulgor Libertas Forlì si presenta finalmente al suo pubblico con un roster degno, ancorchè incompleto, della categoria in cui milita e con una guida tecnica nuova di zecca: Nenad Vucinic. Il tecnico serbo, coach della nazionale neozelandese, è già diventato un idolo dei tifosi forlivesi, anche solo per il fatto di essersi preso carico della loro disperazione. Disciplina, applicazione ed allenamenti a porte chiuse sono i tre punti cardine del neo coach biancorosso che punta, prima di tutto, a dare una scossa dal punto di vista mentale. Anche in questo senso vanno letti i 2.600 km che Vucinic ha percorso, in auto, per andare a Belgrado a ritirare il visto che gli consentirà di sedersi in panchina già da domenica. Il tutto senza far perdere un allenamento alla sua nuova squadra. Squadra nuova non soltanto per il coach, ma anche per i tifosi, che vedranno scendere in campo al Palafiera volti nuovi.
Non ci sarà Simonas Serapinas, le cui condizioni fisiche non hanno dato le opportune garanzie a coach Vucinic, mentre esordirà sul parquet di via Punta di Ferro l’italo-americano Mike Nardi, che bene ha fatto venerdì scorso a Rimini. In attesa di reperire sul mercato un 3/4 ed un centro completando così i tesseramenti disponibili, Forlì darà ancora fiducia a Cody Toppert, “gettonaro” tutto cuore e disciplina, che sarà chiamato a giocare nel ruolo non suo di ala piccola, alternandosi con Alex Ranuzzi ed all’occorrenza col partente Federico Lestini. In cabina di regia si alterneranno Nardi e Goldwire, entrambe capaci di giocare sia da playmaker che da guardia. Sotto canestro Gordon e Poletti avranno la possibilità di contare sull’aiuto, dalla panchina, di Campani e nell’eventualità anche di Ranuzzi. Insomma, coperta corta, anzi cortissima, con Vucinic chiamato a gestire al meglio un reparto lunghi incompleto ed una batteria di esterni non perfettamente assortita.
Dall’altra parte Imola, che all’andata si impose a Faenza per 76 a 70 contro un’altra Fulgor Libertas, è una squadra che gioca un basket fisico e che deve però fare i conti con una situazione infortuni poco rassicurante. Problemi al ginocchio per Prato e Whiting e virus intestinale per Ebi sono le amare sentenze dell’infermeria imolese. Nessuno dei tre dovrebbe mancare, ma è chiaro che sarà molto difficile possano dare il meglio. Unica buona notizia per Imola è il recuprero del centro Bruttini, che si è ripreso dagli acciacchi d’inizio settimana. Prato e Whiting formano, insieme al centro Ebi, l’ossatura portante della squadra del forlivese Lasi; il primo sfrutta i suoi quasi due metri che gli consentono di mettere in difficoltà i pari ruolo anche spalle a canestro; velocità e precisione al tiro sono solo alcune delle sue peculiarità; l’esterno americano è considerato dagli addetti ai lavori fra i migliori della categoria. I numeri parlano per lui: quasi 23 punti di media ne fanno il primo terminale offensivo della squadra. Il nigeriano rappresenta uno dei centri dominanti della categoria; mobile e atletico. Sotto le plance assieme al nigeriano gioca Davide Bruttini, che sembra finalmente aver preso fiducia e continuità divenendo uno dei giocatori più affidabili di Lasi: buona mano ed ottimi tempi per il rimbalzo. Non stanno facendo affatto male il giovane Alessandro Amici e lo svedese Martin Ringstrom, che completano la batteria di lunghi di Imola.
Si gioca al Palafiera di Forlì con palla a due alle ore 17:00, diretta televisiva su Sportitalia2, sotto la direzione arbitrale dei signori Andrea Masi, Franceso Di Gianbattista ed Enrico Bartoli.
Massimo Framboas