BARCELLONA – Non bisognava ripetere la stessa prova di sette giorni fa a Tel Aviv, una delle più brutte prestazioni in assoluto in campo europeo da parte della Lottomatica aldilà dei 41 punti di scarto beccati, e tutto sommato, nonostante con questa terza sconfitta su 3 partite nelle Top 16 la Virtus esca virtualmente dal discorso dei Play-Offs di Eurolega, possiamo dire che la missione è stata compiuta anche se a metà: sconfitta doveva essere e sconfitta è stata ma senza la colata di catrame made in Maccabi vista dal 1° al 40° minuto.
Intendiamoci, la Lottomatica non ha per niente incantato ma almeno nei due quarti iniziali ha tenuto testa ai più titolati avversari, subendo però dal terzo periodo in poi la maggiore superiorità del Barcellona in ogni singola fase di gioco. Ma, sia chiaro anche questo, è bene anche dire che il Barcellona non ha mai dato la sensazione di dare il massimo per avere la meglio degli antagonisti. Ed al rientro dall’intervallo lungo, ecco la solita Virtus Roma edizione Eurolega nella solita versione in chiave brutta ed opaca: disattenta, sciatta, quasi demotivata, nel collezionare la miseria di 20 i punti all’attivo in 20 minuti di gioco complessivi e “brava” a beccare un passivo finale di 24 punti quando, all’intervallo lungo, ce n’erano solo 9.
Non sappiamo cosa possa essere accaduto negli spogliatoi o cosa possa aver detto Filipovski, fatto sta che nei due periodi conclusivi, dopo aver tutto sommato retto nei due quarti iniziali, la Virtus si è liquefatta come un gelato caduto accidentalmente sull’asfalto rovente. E siccome le gare durano 40 minuti, affermare che questa sera la Lottomatica abbia giocato è dire troppo. Un deja vu, come al solito.
Ma la cosa più incredibile è vedere come questa squadra alterni, quasi scientemente, chi gioca benino con chi gioca malissimo all’interno del proprio roster. Domenica scorsa contro Pesaro in campionato ad esempio, malissimo Washington e malino Traore e Gordic. Questa sera al Palau Blaugrana, proprio i due colored ed il play bosniaco voluto da Tanjevic han tenuto invece a galla la squadra. Washington ha sprizzato energia ed ha messo a referto 16 punti (lungi da lui però mettere ordine in squadra, ndr); Traore ha fatto invece canestri di sostanza e di grande tecnica, collezionando 17 punti con un ottimo 6/6 da 2 e 19 di valutazione, mentre Gordic ha timbrato un lusinghiero 42% da 3 con 11 punti finali nel carniere (l’unico a segnare dalla lunga dei suoi….).
Per il resto, solo Datome benino con 10 rimbalzi ma soli 4 punti con un totale dal campo 2/11, poi il vuoto pneumatico.
Osservando le valutazioni finali dei giocatori della Virtus sembra di leggere le temperature minime di questo rigido inverno: Smith -1. Superata per lui quota 1.000 punti in Eurolega però, complimenti comunque sia Ragno! Crosariol -4. Irritante, snervante, sembra Clark Kent che non riesce a togliere abiti ed occhialoni per trasformarsi in Superman e gioca per tutta la gara tentando di levarsi questi benedetti panni da dosso, decisamente imbarazzante per le giocate che prova a fare ma che puntualmente fallisce, cattura 5 rimbalzi. Djedovic -6. Una delusione autentica, era la sua prima gara contro i suoi ex-compagni, probabilmente l’emozione lo ha tradito perchè una prova così assente, così insipida non ce la saremmo mai attesa da lui. Dasic 0. Idem come per il suo dioscuro: sembra capitato per caso al Palau Blaugrana, spaurito ed involuto, subisce troppo chiunque gli capita nei pressi.
Dall’altra parte invece un discreto Barcellona che ha messo in evidenza due buoni Kosta Perovic ed Alan Anderson, oltre al solito tetragono e tosto Fran Vasquez. Ma, ripetiamo, un Barcellona sempre in controllo, scappato via all’8° con la prima tripla di Juan Carlos Navarro (13-12), e mai più giratosi indietro con Ricky Rubio forse troppo a caccia del colpo ad effetto e nulla più. Malino Erasm Lorbek e Bonifacio N’Dong mentre applausi convinti anche per l’australiano Joe Ingles ed un solido Terence Morris.
Stop, va bene così.
Regal Barcellona – Lottomatica Virtus Roma 80-56
Parziali 12-17; 24-19; 16-9; 19-11
Progressione 12-17; 45-36; 61-45; 80-56
MVP: Fran Vasquez è il migliore secondo i numeri, 19 di valutazione assieme ad Ali Traore ma noi preferiamo a loro Alan Anderson. Buonissima difesa, ottima selezione dei tiri, una minaccia ed un punto di riferimento in attacco per i suoi. Idem per Kosta Perovic che disputa un buon primo tempo quando c’è ancora un pò d’equilibrio in campo.
WVP: vedasi le valutazioni dei giocatori di Roma ma la “palma” del peggiore in campo va al giovane Djedovic che sente troppo la pressione del suo ex-pubblico. Peccato.
Fabrizio Noto/FRED