TREVISO – La Benetton torna al successo, sfoderando, nel momento più difficile della stagione, una prestazione tutta grinta ed intensità. Una vittoria di squadra (5 in doppia cifra), costruita in primis sull’aggressività in difesa, che ha consentito ai Casuals di chiudere la gara con un ampio distacco, nonostante una serata al tiro tutt’altro che brillante. Il periodo nero non può dirsi ancora alle spalle (gli acciacchi rimangono e si continuerà a giocare e viaggiare parecchio), ma se Repesa contava di cogliere una vittoria che ridesse fiducia a giocatori e tifosi, si può dire “missione compiuta”.
Serataccia invece per gli ospiti che, nonostante il maggior atletismo e più frecce nel proprio roster, hanno subito l’aggressività degli avversari. L’Olimpia, che non ha potuto schierare Mancinelli, non è stata impeccabile in difesa (sulla carta a rimbalzo i lunghi milanesi avrebbero dovuto fare il vuoto), ma ad essere insufficiente è stata soprattutto la prestazione offensiva. Le basse percentuali (22/60 dal campo), sono infatti la logica conseguenza di una cattiva circolazione di palla (Greer – decisamente fuori fase – non ha ancora in mano la squadra, mentre Jaaber, non da oggi gioca meglio per sé), che non ha permesso di sfruttare i tanti, possibili mist-match favorevoli.
D’accordo, le difese sono arcigne, ma i pasticci in attacco su entrambi i fronti in avvio di partita rasentano l’indecenza: a metà quarto siamo solo 2-2. Le squadre faticano a trovare ritmo anche nel resto del periodo e solo negli ultimi possessi la Benetton ha un piccolo acuto (tripla di Bulleri, per 12-6). Il primo quarto si chiude 13-11 per i padroni di casa: le due squadre mettono insieme un 10/29 dal campo e 13 palle perse La partita di fatto deve ancora iniziare.
In avvio di secondo quarto sono le giocate di Bulleri a dare un pò d’inerzia ai suoi, che si portano sul +8 (23-15). La difesa biancoverde è a tratti strepitosa, ma l’Olimpia, che non muove la palla e litiga con il ferro, è francamente irriconoscibile. Treviso, evidentemente più ispirata, si porta così sul +10 (29-19), ma due canestri di Jaaber dimezzano in un amen il vantaggio. La Benetton va al riposo sul 32-26, ma con la probabile sensazione di non aver capitalizzato al massimo, causa anche gli errori dalla lunetta (3/8 nel quarto), quanto costruito: la valutazione (42-21) dice infatti che gli ospiti ancora non hanno iniziato a giocare.
Ad inizio ripresa l’inerzia rimane saldamente in mano ai padroni di casa che riallungano a +10 (40-30). Coach Peterson prova a dare una scossa ai suoi ordinando nuovamente la zona 1-3-1, ma Treviso non la subisce e tocca il massimo vantaggio (44-30). È ancora Jaaber (17 punti alla fine), a tenere a galla Milano con due triple. La Benetton rimane in controllo del punteggio, ma nel finale sono sufficienti all’Armani Jeans due possessi (canestro di Eze e tripla di Hawkins -17 anche per lui), per dimezzare il gap, 53-48 al 30’.
I padroni di casa riprendono subito in mano l’inerzia del match, con un ulteriore giro di vite in difesa. Ottimi 5 punti consecutivi di Peric che porta i suoi sul +14 (62-48). I minuti passano e i trevigiani, più reattivi in difesa ed a rimbalzo d’attacco, mostrano di averne decisamente di più dei milanesi. Il finale non regala così sorprese: la Benetton anzi allunga fino al +16 (73-57). 76-59 il finale ribaltando anche la differenza canestri dell’andata, +15 per l’Olimpia nel girone d’andata. Una vitale boccata d’ossigeno, una prova convincente.
SALA STAMPA:
Repesa:
“Ringrazio il numeroso pubblico che ci ha sostenuto, riconoscendo il nostro momentaccio a livello di risultati ed infortuni. E ringrazio anche i ragazzi, che in campo hanno dato tutto. Per noi questa era una partita importante per uscire dal tunnel. Il periodo non è facile, per gli infortuni. Io non ricordo l’ultima volta che abbiamo fatto un allenamento al completo. Giovedì abbiamo finito l’allenamento in 6. Ero perciò preoccupato perché temevo che non avremmo retto per 40’. Questa vittoria vale più di 2 punti, perché ci restituisce un po’ di fiducia. Abbiamo vinto chiaramente in difesa, ma devo dire che in attacco abbiamo fatto quello che c’era da fare: abbiamo sbagliato molti tiri, ma li abbiamo costruiti bene e non abbiamo subito la loro zona, attaccando il canestro.” Sui liberi falliti (18/30): “La squadra è sotto stress, per viaggi, infortuni e risultati, e magari ciò si riflette anche sui tiri liberi. Ritrovando serenità saliranno le percentuali.” Sulla difficoltà a mantenere sempre questa intensità: “Non è facile. Perché siamo una squadra giovane, che viaggia tanto e ha parecchi infortuni. Il basket di questi tempi è molto atletico e si giocano molte partite e molti giocatori hanno anche l’estate impegnata con la nazionale. Una squadra che gioca anche le coppe dovrebbe avere un roster di 12 giocatori. Non è un caso, secondo me, che alla fine del primo tempo quest’anno eravano in testa nel 90% delle partite: molte le abbiamo perse per un calo nel secondo tempo.”
Peterson:
“Peggio di così non possiamo giocare. Di sicuro. Nessuno dei miei giocatori ha fatto una buona partita. All’intervallo avevamo solo 1 assist: segno che tutti giocavano per sé. Abbiamo subito anche a rimbalzo, cosa che non succede mai. La Benetton ha giocato bene, di squadra, noi no, ma alla fine del terzo quarto eravamo a -5: nonostante tutto si poteva ancora vincere ed invece all’inizio dell’ultimo quarto ci siamo fatti subito distanziare. Ripeto, nessuno dei miei giocatori ha giocato bene. Abbiamo perso la partita in attacco, tirando male e non facendo girare la palla: 59 punti per noi sono indegni. Abbiamo fatto molte forzature ed anche rinunciato a buoni tiri. Per quanto riguarda la zona 1-3-1, che abbiamo usato per provare a rientrare, non abbiamo ancora i giusti tempi nei raddoppi. Noi stavamo bene fisicamente, eravamo più lunghi di Treviso, ma abbiamo subito. Non abbiamo giocato come squadra, nonostante fossimo preparati ad un impegno difficile, perché trovavamo una squadra che era determinata a fare la partita dell’anno.
Benetton Treviso – Armani Jeans Milano: 76-59
Parziali: 13-11; 19-15; 21-22; 23-11
Progressione: 13-11; 32-26; 53-48; 76-59
Tabellino http://195.56.77.210/game/64281.html
MVP: ottime le cifre di Motiejunas (18 punti, 9 rimbalzi e 8 falli subiti), ma con 5 punti consecutivi all’inizio dell’ultimo quarto è stato Hrvoje Peric (15) a dare la spallata decisiva.
WVP: diversi milanesi hanno concluso con una valutazione negativa, ma le cifre però (si è visto di peggio), non dicono quanto indolente sia stata la prestazione di Pecherov.
Paolo Brugnara