Troppo poco Zalgiris, soprattutto per troppo poco tempo.
Dopo un ottimo inizio della squadra di casa, in seguito già al primo giro di cambi la partita si capovolge radicalmente: tra fine primo quarto e secondo quarto l’Olympiacos recupera tranquillamente lo svantaggio dei primi minuti e va all’intervallo agevolmente sopra 40-22.
E’ un primo tempo nel quale nessun giocatore spicca da entrambe le parti, ma dalla parte greca ciò significa che tutti hanno portato un valido contributo, mentre dalla parte lituana proprio nessuno ha fatto niente di che.
La ripresa ricomincia sulla stessa riga, con l’Olympiacos sempre saldamente avanti di una ventina di punti.
E’ solo a fine quarto che rispunta in campo anche lo Zalgiris, soprattutto grazie alle giocate di Pocius, che porta la sua squadra sotto anche di dieci punti.
Negli ultimi dieci minuti la rimonta prende vigore lentamente fino ad arrivare addirittura al meno 3 a poco più di un minuto dalla fine. Giustamente però gli dei del basket non consentono allo Zalgiris di andare a vincere la partita, che grazie a una pronta tripla di Spanoulis e a una serie di liberi porta definitivamente la vittoria ai greci.
Il match ha dimostrato una notevole involuzione dello Zalgiris rispetto a quanto ha mostrato in regular season: da squadra guerrigliera che era, si è dimostrata squadra timida e con poco talento, che assolutamente non può competere con squadre del livello dell’Olympiacos. A vedere questa partita, sicuramente Khimki, Milano, CSKA, ecc. rimpiangono di aver buttato via la loro occasione di poter partecipare da protagoniste alla Top 16.
Ultime considerazioni sui singoli.
Gli americani dello Zalgiris sono davvero scoppiati: Marcus Brown è stato davvero inguardabile nei minuti che ha giocato tanto che non è stato più messo in campo nel secondo tempo, Dejuan Collins si impegna ma riesce a dare poco contributo alla squadra, un po’ meglio è stata la presenza Travis Watson, ma sicuramente 6 punti con 3 rimbalzi sono troppo poco a questo livello.
Troviamo una nota positiva per i lituani: a parte la buona partita di Pocius, da segnalare le giocate del centrone in prestito dal CSKA Boban Marjanovic ; per lui infatti 12 punti e 7 rimbalzi in 20 minuti di impiego, ma oltre a queste statistiche ha fatto vedere anche tante belle giocate. Sicuramente qualche lampadina di qualche scout NBA si è accesa su questo “gigante buono”, o meglio “gigante potenzialmente davvero buono”.
Maurizio Musolino