NYMBURK/PANDURBICE – Non ce lo saremmo mai aspettati. La Juve va a Praga in un giorno, si trasferisce a freddo nel distretto boemo di Nymburk e viene accolta in un palazzetto piccolo e caloroso. Il Cez Nymburk è una squadra che in casa si sa far rispettare, ma stavolta deve cedere il passo a una Juve versione diesel, che esce alla distanza e si va a prendere il suo meritato successo. A farla da padrone è l’equilibrio, anche se alcuni dubbi erano sorti sul grande inizio di Pumprla che conduceva i suoi al 10-2 in un amen. Una Juve scolastica e puntuale, col suo inizio traballante, riusciva a mettersi in carreggiata grazie a un ritrovato Bowers, che dimostra di essere ancora un cultore di questo sport quando è in serata. Le sue schiacciate, unite ad una buona percentuale al tiro di Ere e al lavoro a rimbalzo “silenzioso” di Jones, permettono a Caserta di essere al primo mini riposo sotto solo di 5. Poi la differenza la fa il pick and roll bianconero che, innescato da Bowers e Di Bella, favorisce lo strapotere dei lunghi stasera in maglia nera. Apre le danze Garri, in netto miglioramento rispetto alle ultime uscite, poi sale in cattedra Eric Williams che letteralmente prende la partita sotto braccio e la porta a casa quasi in solitaria. Immarcabile in vernice, devastante dappertutto, paga solo una percentuale ai liberi di 2/8 che spinge il coach dei cechi nel finale a spronare nel timeout i suoi a “fare fallo su di lui”, tentativo vano e antisportivo. Caserta per l’intervallo è in parità, già con Ere e Bowers in doppia cifra, senza forzare nulla. Nymburk, che fino ad allora aveva avuto un Chester “Tre” Simmons da 15 punti e 5 rimbalzi, non riesce a innescare più il suo cannoniere principe, che ne metterà solo altri sei e sporcherà le sue percentuali. I vantaggi sono sempre ridotti a un solo possesso di distanza. Quando Caserta sembra poter fuggire via, arrivando sul +3, l’acuto avversario sprona il pubblico e si torna in fase di stallo. Guardano Williams troneggiare nell’area, schiacciare, subire falli e volare sulle teste di tutti, a qualcuno sarà tornato in mente il tempo di Schekleford, che fece vincere un magico scudetto alla Juve. Big Eric stasera è due spanne sopra tutti, ma ovviamente non può resistere 40 minuti, così il finale della tera frazione, di fronte alla zona press dei cechi vede prima Di Bella sparare un confetto molto dolce, e poi Jones prendersi sulle sue spalle responsabilità che fruttano un vantaggio di 2 alla terza sirena. L’ultimo periodo sembrerebbe ancora filare sulla falsariga, ma le Moire decidono di tagliare il sottile filo del destino dei padroni di casa, che tra errori ai liberi, palle buttate al vento e forzature da 7SOL degne dei Golden State Warriors di Don Nelson dei momenti bui, si vedono surclassare dal gioco corale della Juve. Ere crea, Bowers si fa trovare pronto. Jones ci mette grinta a rimbalzo e la staffa è la tripla senza ritmo dal parcheggio di Di Bella che vale il +6. Finisce 68-74, e considerando che l’Estudiantes è andato a violare il parquet di Istanbul del Galatasaray, adesso la Juve può davvero sognare in grande e affrontare per la leadership nel girone martedì prossimo la squadra in cui milita Josh Asselin.
CEZ NYMBURK – PEPSI JUVECASERTA 68-74
Parziali: 18-13; 23-28; 15-17; 12-16
Progressione: 18-13; 41-41; 56-58; 68-74
MVP: Eric Williams, devastante, che chiude con 18 punti (8/12 dal campo) e 4 rimbalzi e tanti falli subiti. Come però non citare il buon Bowers, il sempre presente Ere, le triple di capitan Di Bella e le 12 carambole catturate da Jones. Potremmo continuare l’elenco, ma basta dire, Bravi tutti.
WVP: Myke Lenzly, che non ha dato niente alla causa dei suoi pur restando in campo 30′.
Domenico Landolfo