Udine – La situazione rispetto a quest’estate si è completamente rovesciata, con Barcellona che a settembre sembrava una corazzata inavvicinabile per la squadra di coach Garelli e ora invece sembra un branco d’agnellini dato in pasto a dei lupi feroci. Risultato: il big match tanto atteso dura solo dieci minuti, il tempo per Udine di mettere venti punti tra sè e gli avversari. Eppure le notizie che giungono dall’infermeria arancione, che dichiara Dordei non ancora recuperato dall’influenza e quindi non disponibile a scendere in campo, fanno presumere ad una partita di grossa difficoltà per gli arancioni. Infatti coach Garelli è costretto a lanciare Pascolo in quintetto, ragazzo dal grande futuro, ma ancora acerbo per la Legadue. Il ragazzo risponde molto bene e, pur commettendo molti errori, sfodera una buona personalità e non si fa mettere i piedi in testa dai pari ruolo avversari dimostrando che lo spirito friulano tra le mura amiche è duro da domare. La grande prova di Mathis e Williams (14 punti, 3/8 da due, 1/1 da tre, 5/5 ai liberi e 19 di valutazione) unita ad una solidità difensiva degna dei tempi migliori, scaccia tutte le paure e fa chiudere il primo quarto sul 27 a 7. Barcellona gioca davvero male, non riuscendo a trovare nessuna situazione offensiva che possa scardinare la difesa granitica messa in piedi dagli arancioni, Hicks è in serata nera e Crispin (11 punti, 4/8 da due, 1/10 da tre, o/1 ai liberi, 2 di valutazione) fatica ad entrare in partita. Ne segue che la squadra di Pancotto segna in due quarti meno del solo primo quarto udinese. La ripresa vede la squadra ospite accorciare le distanze, merito del calo d’intensità di Lee e compagni che, a causa della panchina corta e dell’inesperienza a questi livelli dei giovani, permettono di evitare la figuraccia alla Sigma. La squadra Siciliana seppur riesca anche a toccare il meno sei nell’ultimo quarto, non ha mai la reale possibilità di rientrare in partita, con Udine che amministra il vantaggio dall’inizio alla fine. Nota negativa dell’incontro spetta all’arbitraggio che “protegge” la squadra ospite, in evidente difficoltà, come se si stesse giocando una gara giovanile e non una partita di LegaDue. La terna arbitrale riesce nella difficilissima impresa di far innervosire il mite pubblico udinese, che esasperato dalla situazione paradossale si abbandona ad un’inconsueta contestazione. Degna di essere ricordata è la decisione da “oratorio” di non punire con il fallo tecnico Ghiacci, il quale abbandona il terreno di gioco su canestro subito, costringendo le due squadre ad aspettarlo per poter riprendere la gara.
Sala stampa:
Garelli: Temevo molto questa partita. Il primo quarto è stato la chiave dell’incontro, ottenendo un vantaggio di venti punti abbiamo preso fiducia e da lì in poi abbiamo solo gestito il risultato. Logicamente non è stato facile amministrare l’ampio margine, ma sono soddisfatto che Barcellona non sia mai riuscita a rientrare in partita.
Pancotto: Ringrazio il pubblico di Udine per il calore dimostrato nei miei confronti. Faccio i complimenti a coach Garelli e alla Snaidero per come ha interpretato il primo quarto e ammetto che la vittoria di Udine e ampiamente meritata. Noi abbiamo regalato l’intera prima frazione e l’ampio svantaggio subito non ci ha più permesso di rientrare in partita. Forse ci siamo fatti intossicare dai troppi complimenti dopo la bella vittoria su Venezia.
Snaidero Udine – Sigma Barcellona 73-67
Parziali: (27-7, 40-26, 61-50, 73-67)
Mvp: Mathis (16 punti, 6/9 da due, 0/2 da tre, 4/5 ai liberi, 25 di valutazione), che con 11 punti nel solo primo quarto mette da subito le cose in chiaro su chi comanda in terra friulana
Wvp: Hicks (4 punti, 2/4 da due e -2 di valutazione), inciampa in una giornata no dal punto di visto realizzativo che si amplifica dall’assoluta inutilità difensiva
Francesco Codato