Dopo una lunga attesa il PalaOlimpia può finalmente festeggiare la prima vittoria di Marcelletti nella sua nuova avventura sulla panchina della Scaligera. La Tezenis vince con una prova di carattere, prima dando spettacolo e poi resistendo nell’inattesa sofferenza finale, quando gli avversari vanno vicini all’incredibile rimonta.
L’inizio è tutto targato Scafati, con il solito impatto immediato sulla partita di Chiacig e Verona che non sembra trovare il canestro in nessun modo. Jurevicius inanella perse e forzature, ma sul 5-13 sale in cattedra Waleskowski che ben imbeccato dai compagni trova cinque punti consecutivi che riportano a contatto Verona. Porta supera dalla lunetta, poi dopo un canestro ospite finalmente Jurevicus si sblocca con un tiro libero chiudendo il quarto sul 15-15.
Nel secondo quarto inizia lo show gialloblù, e a dare il via è un protagonista inaspettato: Giacomo Mariani. Il perugino infatti ruba palla e poi va a schiacciare in contropiede, tra l’esaltazione dei compagni e di tutto il PalaOlimpia e facendo fare una corsa con urlo liberatorio a Marcelletti: segno di quanto sia rimasto unito il gruppo nonostante le sconfitte. Da qui in poi è quasi solo Tezenis: Baldassarre stavolta non riesce ad incidere sulla partita e si carica subito di tre falli, la stessa cosa fa il suo ben più blasonato compagno Radulovic che si fa anche fischiare tecnico. Verona segna in tutti i modi, con Porta ai liberi, Jurevicius con la facile tripla, Bellina dalla media. Scafati sbaglia quattro tiri dalla lunetta con Chiacig, perde palloni su palloni, e appena si mette a zona viene punita da Porta dalla lunga distanza e da Renzi dalla media. Tocca ora al numero 22 salire in cattedra: prima subisce il fallo in attacco di Hunter, poi va a prendere di forza un rimbalzo d’attacco contro Chiacig che fa imbestialire il coach ospite Grisoli, che calcia un rotore e si vede fischiato l’inevitabile tecnico. Verona ne approfitta a pieno e con un 4/4 ai liberi vola a +20: il parziale è 14-0, chiuso da Casini con due liberi, ma all’intervallo è 43-25.
Il secondo tempo inizia con la Tezenis che cerca di abbassare il ritmo e la Sunrise che accelera troppo le conclusioni nella smania di recuperare: il risultato è che non si segna per tre minuti, prima di un canestro di Hunter. Un gioco da tre punti di Levin sembra dare linfa alla rimonta ospite, ma Gueye replica subito con una delle sue triple, seguito da un canestro dall’angolo di Waleskowski. Sul 52-32 i campani sembrano ormai con le spalle al muro, ma Casini non ci sta e propizia uno 0-7 che permette loro di arrivare alla sirena del terzo quarto con distacchi più umani.
Porta apre l’ultimo periodo con canestro in entrata ed assist per Waleskowski per il nuovo +18: sembra la parola fine, ma Verona si fa prendere dalla paura di vincere e praticamente smette di attaccare, soffrendo la superiore intensità difensiva di Scafati. Lo stesso “tedesco” fa quarto e quinto fallo in un amen, Bellina e Trepagnier ne hanno già quattro perciò la Tezenis allarga le maglie in difesa. Casini inizia un incredibile show personale: prima tripla e recupero per il canestro di Hunter che riporta il distacco sotto la doppia cifra sul 60-51, poi altro canestro pesante seguito da due tiri liberi per il 60-56. Verona ha paura, ma Jurevicus dopo una partita pessima al tiro trova una tripla di platino: 63-56. Scafati non è in bonus ed in questo caso diventa uno svantaggio, perché i gialloblù possono mangiare secondi preziosi: l’ultimo sussulto è un’entrata di Hunter in contropiede, ma non c’è più tempo, anche perché gli arbitri ingoiano il fischietto e non fischiano più nulla. La partita si chiude con due liberi di Trepagnier e un canestro in tapin di Radulovic: finisce 66-62.
Verona vince con una prova corale, su tutti spicca Renzi che sfiora la tripla doppia con 14 punti 13 rimbalzi e 8 recuperi. Jurevicus riesce a rendersi utile anche in una serata in cui il tiro non vuole saperne di entrare, segnando comunque una tripla fondamentale. Gli altri portano tutti il loro mattone, con Porta che offre la solita regia illuminata e la solita leadership, mentre Trepagnier probabilmente all’ultima recita in maglia Tezenis disputa una buona gara con 11 punti, ma è ancora troppo avulso dal gioco e troppo poco incisivo. Scafati riesce quasi a spuntarla in una serata no grazie alla prova stellare di Casini, 16 punti, ma ha troppo poco da Hunter, Davis e un Chiacig apparso ormai agli sgoccioli della carriera
TEZENIS VERONA: Porta 13, Trepagnier 11, Jurevicius 8, Bellina 4, Renzi 14 (13 rimbalzi, 8 recuperi), Mariani 2, Gueye 3, Waleskowski 11, Campiello ne, Panni ne.
SUNRISE SCAFATI: Levin 7, Hunter 11, Davis 7, Radulovic 5, Chiacig 9, Avanzini 2, Casini 16, Baldassare 5 (7 rimbalzi), Amoni, Cavallaro ne.
Grisini: “Abbiamo subito moltissimo nei primi due quarti il gioco interno, sia il post-alto che le penetrazioni e i rimbalzi. In questo modo siamo andati sotto ed abbiamo perso il filo del gioco, concedendo tanti secondi possessi e facilità di entrata calando il ritmo. Non eravamo in ottime condizioni, la presenza di Chiacig e Davis è stata certa solo stamattina e soprattutto il secondo ha fatto un grande sforzo, dato che non si allena da tre settimane. Nel terzo quarto abbiamo forse avuto troppa fretta di recuperare, volevo arrivare sotto di 10 all’ultimo intervallo ma appena giunti a -14 siamo tornati subito giù. Con qualche contropiede gestito meglio e qualche migliore rotazione di palla ci siamo riportati quasi ad un tiro di distanza, poi è andata come avete visto. Verona ha vinto e non ha rubato nulla, anzi ha pienamente meritato e i primi due quarti sono stati eloquenti. Sono comunque contento dell’esito di questa settimana, con due vittorie su tre di cui una importante a Veroli e una partita difficile contro Jesi. Anche oggi c’è stata una buona reazione ad un momento no, ora dobbiamo ricaricare le pile e recuperare gli infortunati: inizia il girone di ritorno, quello d’andata è positivo, avrei preferito vincere anche oggi ma i 18 punti mi bastano. Siamo in zona playoff ed il nostro obiettivo è quello, cercheremo di fare meglio ma non ho molto da rimproverare.”
Bianchini: “Complimenti a Marcelletti per l’ottima disposizione della squadra e per la vittoria meritatissima. Questo campionato però è molto importante, ha il compito di formare i giocatori e anche gli arbitri. Oggi c’era il presidente di questi e si sarà reso conto che se il ricambio deve venire dalla Legadue ha ancora molto da fare, perché gli arbitri oggi erano veramente smarriti, è stato un arbitraggio veramente indecente. Lo voglio sottolineare non solo per la partita di oggi, vinta da Verona con pieno merito, ma voglio dire loro che ci deve essere un certo stile e una certa tecnica anche nell’essere casalinghi: ad esempio si inizia dando contro alla squadra di casa, poi si cambia metro nelle cose importanti. Questi arbitri sono stati davvero sciocchi, Zancanella dovrà pensare soprattutto all’educarli soprattutto nella conduzione psicologica della partita”.
Marcelletti: “Non voglio commentare una sola parola di quello che ha detto Bianchini. Voglio ringraziare i ragazzi per questa grande vittoria, ottenuta contro un’ottima squadra, costruita per fare un grande campionato. Il merito dei giocatori è di averci creduto e aver creduto nel lavoro che stiamo facendo, nonostante la condizione di classifica e non essersi demoralizzati nonostante ci fosse sicuramente motivo per farlo. La risposta c’è stata anche da parte del pubblico, che ci ha dato un sostegno importante. Questa è la strada che dobbiamo continuare a seguire per arrivare alla salvezza che Verona merita. Adesso comincia il girone di ritorno, sono quindici spareggi, tutte partite fondamentali. L’importante è aver avuto un atteggiamento positivo ed una difesa fortissima, che ha retto la squadra anche quando nel quarto periodo non abbiamo segnato con la continuità nei primi due. Mariani nonostante le critiche ricevute è uno che ha continuato a lavorare con la massima dedizione, sulla sua schiacciata come sono saltato io l’ha fatto tutta la panchina, speriamo di aver recuperato pure lui stasera. Quello che ho chiesto ai ragazzi era che ognuno desse qualcosa in più alla squadra per colmare il gap che spesso ci è costato le sconfitte in casa, l’hanno fatto e abbiamo sfatato la maledizione del fattore campo.”
Renzi: “Vittoria corale, siamo riusciti a tenere 4-5 punti di vantaggio nonostante ci fossero arrivati molto vicini. La rimonta avversaria è normale, avevamo perso 5 partite di fila in casa quindi ci siamo innervositi e fatti prendere dalla voglia di vincerla e per questo ci siamo un po’ contratti. Deve servirci da lezione, dobbiamo restare concentrati 40 minuti perché non sempre andrà così bene. Forlì non sarà affatto una partita facile dato che siamo ancora sotto o al limite pari, semmai lo sarà per loro. Dobbiamo vincere per forza, magari pensando anche alla differenza canestri”.
Bellina: “L’obiettivo era vincere, in casa a questo punto dobbiamo fare punti per forza. Noi giochiamo sempre con grinta dall’inizio alla fine, per questo siamo arrivati con un buon vantaggio che poi siamo riusciti a difendere. Potevamo sicuramente gestire meglio il finale ma l’importante è il risultato. Con Forlì è uno scontro diretto, il pubblico dovrà darci una mano, noi faremo come sempre la nostra parte lavorando al massimo e seguendo quello che ci dice Franco. Sarà una partita fondamentale anche se non già decisiva dato che rimarrebbe comunque tutto il ritorno. Importante tenere d’occhio la differenza canestri, questo è il momento in cui bisogna iniziare a guardare i dettagli. Verona deve diventare un fortino, dobbiamo essere aggressivi, gli arbitri premiamo chi ha voglia di vincere.”