Entra nel momento topico la stagione della Tezenis. Superato con due sconfitte onorevoli ma a mani vuote il ciclo terribile Casale Monferrato – Venezia, arriva ora una serie di partite sicuramente più abbordabili e che diranno se Verona può dire ancora la sua in questo campionato. Il primo di questi confronti è quello più difficile: al PalaOlimpia arriva la Sunrise Scafati, attualmente al quarto posto in classifica e decisamente intenzionata a continuare il suo torneo di vertice.
La squadra campana attraversa un buon momento di forma, avendo vinto le ultime due partite, e soprattutto ha mostrato grande freddezza imponendosi entrambe le volte in finali concitati. Scafati ha il nome di maggior richiamo in Roberto Chiacig, ex centro titolare della Nazionale ai tempi in cui si vincevano medaglie olimpiche ed europee. Il friulano, 12 punti e 8 rimbalzi di media per lui, ha finora alternato partite di dominio totale ad altre in cui è apparso in difficoltà o si è limitato a lasciare il proscenio ai compagni, ed a Verona è chiamato ad un parziale riscatto dopo un paio di prove deludenti. I lunghi gialloblù però, in difficoltà contro i lunghi atletici, sembrano avere i mezzi per fermare i giocatori di questo tipo, come dimostrato con Maggioli alla seconda giornata. L’altro ex nazionale presente in campo domenica sarà Nikola Radulovic, arrivato a metà novembre e subito ambientatosi al meglio in Legadue. Il trascinatore della squadra finora è stato però Jimmy Lee Hunter, giunto a metà ottobre per sostituire il deludente Adams e subito capace di ergersi a leader della squadra con la sua classe e la sua esperienza maturata in anni da giramondo. Buona spalla è stato Boo Davis, in difficoltà ad inizio stagione ma rigenerato anche lui dall’arrivo del connazionale. Chi a sorpresa invece si sta ritagliando un ruolo con la dedizione e l’impegno in allenamento è l’italosvizzero Patrick Baldassarre, MVP della sfida di Jesi con 16 punti: partito con il ruolo di giovane di belle speranze, sta diventando un elemento decisivo del roster di coach Griccioli.
Verona disputerà probabilmente l’ultima partita con questo roster: già a Venezia Marcelletti ha mostrato un abbozzo di scelte, con Waleskowski partito dalla panchina e impiegato per appena una ventina di minuti. Probabile però che prima del tedesco faccia le valigie Jeff Trepagnier, in ombra pure al Taliercio con appena 3 punti segnati: la sua stagione assume sempre più i contorni del fallimento, e solo i tentennamenti del giocatore deputato a sostituirlo hanno prolungato la sua permanenza nella città scaligera. La scelta Jurevicius si è rivelata totalmente azzeccata, ma il lettone non può continuare a sostenere da solo il peso dell’attacco com’è successo a Venezia, dove dopo un primo tempo in doppia cifra è stato neutralizzato senza difficoltà dalla pressione difensiva e dai raddoppi avversari. Segnali positivi arrivano invece da Bellina, che sembra aver ritrovato il ritmo da Legadue ed essersi tolto di dosso la ruggine accumulata in anni nelle minors. La sfida decisiva contro Forlì incombe, arrivarci con il morale basso dopo l’ennesima sconfitta casalinga non sarebbe certo il viatico migliore. Marcelletti con i 40 minuti di zona del Taliercio ha fatto capire di voler risparmiare la squadra in una sfida improba per giocarsi al meglio le carte questo sabato, in attesa dei promessi rinforzi.
Palla a due alle 20.45, arbitrano Provini, Bartoli e Gagliardi.