ROMA – Come ad ogni prima partita dell’anno la Virtus Roma commemorava questa sera la memoria di Davide Ancilotto, giovane promessa del basket romano e nazionale, scomparso prematuramente il 25 agosto del 1997 e questa sera, in occasione del ricordo sempre vivo della Sua figura ed al cospetto di un buon pubblico (impreziosito da una folta, colorata, chiassosa e civilissima rappresentanza ospite), la Lottomatica Virtus Roma spazzava via nettamente lo spettro irritante ed indigesto dell’orrida prestazione del Basket-Day in quel di Caserta, sconfiggendo abbastanza nettamente una Sutor Montegranaro vigile ma non attenta, vivace ma non coraggiosa al punto tale di poter ribaltare quanto il campo sanciva minuto dopo minuto.
Non è stata, sia chiaro, una partita da tramandare ai posteri ma almeno, e parliamo prima di tutto da sponda Virtus, si è cominciato a vedere un sufficiente bilanciamento nelle due fasi della gara con una difesa molto aggressiva, “cattiva” come mai vista prima (vincente, e nettamente, la somma dei rimbalzi per 53 a 40), di questa sera e con un’interpretazione del possesso in modo molto più lucido che nel passato, con un Washington più sacrificato a difendere forte prima su Cavaliero e dopo su Maestranzi che non a sfarfalleggiare in attacco, anche se non si è del tutto esentato dalle conclusioni personali (11 p.ti, 3/10 da 2 ed 1/4 da 3), ma con ben 3 palle recuperate, nettamente meglio delle solite 2,2 a partita. Ma parlavamo di “cattiveria”, come spesso in passato aveva fatto notare Boniciolli nello spiegare del perchè i suoi perdessero spesso i duelli sotto le plancie nella complessità dei numeri, questa sera la Virtus ha mostrato i gomiti, ha fatto finalmente pesare quei famosi chili e centimetri che una squadra come Montegranaro, di buonissimo lignaggio nazionale ma non di peso continentale, deve subire teoricamente. E finalmente per l’Urbe questa sera dalla teoria si è passati alla pratica.

Ray contro Heytvelt e Traore, Roma ha difeso fortissimo questa sera. By Antonio Alfieri, www.fotoinazione.it
Restano le zone d’ombra, facendo da logico contraltare alla pulizia stilistica nella singola prova. Anche questa sera, in alcune circostanze ormai consuete tra il secondo ed il terzo periodo (ma soprattutto all’inizio di quest’ultimo), la Lottomatica smarriva lo scorrimento rapido o intenso della sfera, con attacchi fai-da-te conclusi con il solito tiro fuori ritmo, fuori dal gioco, fuori da tutto. E bene per i Giallorossoblu che la Sutor di Pillastrini non abbia saputo approfittare fino in fondo di questi passaggi a vuoto se non per restare attaccata alla sottovesta della Virtus ma senza mai sfilargliela del tutto.
Sono stati tanti infatti, decisamente troppi gli errori al tiro dei Gialloblu che han potuto anche gestire più possessi rispetto agli avversari, e proprio questo dato ha consentito agli ospiti di non uscire quasi subito dal match ma, come dicevamo prima, senza poi farla propria come sarebbe stato anche logico e generando il logico sconforto da parte di coach Pillastrini a fine gara, del dopo-partita.
Una Sutor che ha subito quindi molto la fisicità, i centimetri, la verve combattiva di una Lottomatica che ha difeso con una grandissima intensità, scavando già il solco nel punteggio nel decisivo primo quarto e di fatto archiviando la pratica. Ma la Fabi Shoes non ha demeritato: ci ha creduto, ha voluto provarci sino in fondo però troppi errori in attacco nei momenti importanti le han tarpato le ali. Un grandissimo Sharrod Ford, ci verrebbe da dire il solito, monumentale Sharrod Ford, ha tenuto a galla i suoi catturando ben 14 rimbalzi e stampando il pallone per ben 6 volte in faccia ai tapini che osavano affacciarsi a canestro senza quella dovuta decisione e precisione stilistica dovuta a chi tenta di fare canestro in entrata contro di lui (vedasi Dasic e Washington, ad esempio).
Per il resto un pò sottotono Ivanov (15 punti, 5/15 da 2 ed 1/2 da 3, solo 10 di valutazione globale), ma bene il discusso Bobby Jones in odore di taglio (11 punti, 3/4 da 2 ma 0/2 da 3, 11 di valutazione). Benino il fischiatissimo Allan Ray, ex della Bodiroghiana Virtus di due anni fa (11 punti con però 6 palle perse), che in certi istanti ha creato lo scompiglio in area ma poco per strappare la vittoria. Il quintetto tricolore, Antonutti-Maestranzi-Cavaliero, Cinciarini e Canavesi poco visibile se non per le classiche bombe che questa volta però ha fatturato meno del previsto, 5/18 per un 28% non è una cifra d’applausi; positivo il solo Cinciarini con il 2/3 dalla lunga, per il resto un paio di assist di Cavaliero e Maestranzi, poi basta così.
Protagonista assoluto invece in casa Lottomatica Nihad Djedovic in una partita comunque dove l’insieme alla fine ha prevalso sul singolo. Il giovanje bosniaco sta diventando sempre più prepotentemente il vero leader di questa Virtus. Difende. Corre. Salta in difesa ed ora anche in attacco. Passa la palla e la conduce con insospettata tranquillità nonostante sia chiaro che debba migliorare nel playmakin’. Infine, penetra appena può e capisce che la sua squadra deve andare in quella direzione e non con il tiro da fuori (nonostante questa sera un meno indecente 29% da 3), e si trascinandosi spesso e sovente anche il fallo se non il canestro buono. Un talento che sta sbocciando in tutta la sua bellezza oseremmo dire, un ragazzo che non si limita a far questo ma anche ad incitare gli spettatori presenti, roba che al Palalottomatica non si vedeva dai tempi di Dejan Bodiroga, e di questo il pubblico di Roma ha molto bisogno, quasi più delle vittorie.
Ma saremmo ingiusti se non citassimo tra i protagonisti Alì Traore e Vlade Dasic, 11 punti per tutti e due a referto. Il primo attaccava il ferro fiutando anche l’ovvio obbligo del Grande Ford di non caricarsi subito di falli e catturava anche 8 rimbalzi mentre il secondo cancellava l’orribile prova di Caserta con una difesa leonina, sporcando molti passaggi dei Gialloblu e prendendo anche più rimbalzi del francese, addirittura 9, doppia doppia sfiorata per lui.
Benino anche Luca Vitali, non tanto per i possessi gestiti (il che sarebbe quindi cosa assai rimarchevole per un playmaker), quanto per aver fatto due triple importanti verso la fine del terzo periodo, mettendo sempre di fatto all’angolo la Fabi Shoes ed il suo progetto di rimonta. Bene anche Crosariol con 11 punti, 7 rimbalzi e molta sostanza, e bene anche se non benissimo Charlie Smith, solo 7 punti (1/6 da 3….), ma tanta difesa su Ray che lo costringeva a volte a perdere lucidità in attacco, e bene anche Datome, dopo le montagne russe una prova di sostanza con 7 punti ma molta decisione sotto canestro.
La gara aveva un andamento lineare, cruciale il momento in cui Boniciolli chiamava time out sul 13-15 per Montegranaro grazie al solito Ford, all’uscita dallo stesso Roma volava avanti con un parziale di 14-0 grazie a Smith e Traore, primo intervallo e Roma avanti 27-15 ed applausi per la prova dei locali.
Nel secondo periodo la Virtus gestiva di fatto il vantaggio accumulato sbagliando un pò troppo in attacco, mentre Montegranaro restava aggrappata alla gara proprio in virtù di qualche sbandamento di troppo degli avversari, generoso l’antisportivo a favore di Jones per un fallo su di lui di Heytvelt ma di fatto anche i marchigiani tiravano male dalla lunga e forse anche peggio dalla lunetta. La difesa di Roma mordeva al collo ma non tramutava con regolarità tutto il lavoro fatto in canestri tonanti, molta confusione da una parte e dall’altra con anche un tentativo timido di Pillastrini d’affidarsi alla zona. Si andava all’intervallo lungo sul 42-34 per la Virtus.
Inizio terzo periodo e la Sutor premeva sull’accellatore, complice qualche attacco scellerato di Washington. Cavaliero sanciva il minimo scarto con una tripla delle sue al 23°, 47-45 ma veniva ricacciato indietro con i suoi da un’altrattanto tripla di Dasic e da un gioco da due di Traore. Brillavano di più le difese, regnando imprecisione e fretta, l’Urbe s’issava dal 61-55 del 29° al finale di periodo al 67-58 con due triple di Vitali, decisive, contro la sola del bulgaro Ivanov.
Quarto periodo e Dasic da 3 dava a Roma il massimo vantaggio, 76-62 al 34°, la fase di non possesso continuava a regalare bei momenti per l’Urbe mentre Montegranaro sbagliava troppo e le maglie difensive s’allargavano troppo per poter riprendere il possesso della partita. Finiva sull’88-73 senza particolari squilli di tromba con una prova quindi soddisfacente di Roma che festeggiava, ricordando Davide Ancilotto, la sesta vittoria in campionato al centro del parquet tra gli applausi dei presenti. Da rivedere Montegranaro, soprattutto al cospetto di squadre più fisiche e fuori dal proprio campo di caccia nelle Marche. Si parla di taglio di Bobby Jones ma questa sera non si può dire che non si sia impegnato o che non abbia dato prova di sè. Semmai c’è da attendere il miglior Maestranzi, che sta terminando la fase di ritorno alla normalità dopo l’estate azzurra.
Domenica si torna subito in campo, la Virtus deve convincere sbancando Bologna, la Sutor deve battere una Varese un pò in crisi per aspirare alla Final Eight, ancora non è detta l’ultima parola.
Sala Stampa
Pillastrini
Credo che il risultato non sia stato giusto, magari l’ultimo minuto avremmo potuto gestire meglio lo svantaggio che poi si è dilatato ma credo che su quella palla a terra di Ford combattuta sotto il canestro di Roma a 2 minuti dalla fine, la gara fosse ancora aperta, poi l’arbitro ha deciso diversamente, amen. Loro han vinto con la fisicità, con i rimbalzi, con la dinamicità che stasera noi invece non abbiamo avuto. Siamo stati un po’ “teneri” in Ivanov e Ray ad esempio, siamo andati male con il primo rispetto alle sue ultime apparizioni e benino con il secondo ma globalmente siamo andati male. Roma ha fatto leva sulla fiscità, eppoi non siamo stati premiati dalle percentuali al tiro sbagliando molti, troppi tiri anche semplici. Tiri in entrata, tiri con spazio pure ed abbiamo difettato con per troppa foga di recuperare muovendo poco la palla. Non mi è piaciuto subire a rimbalzo ma ce lo potevamo aspettare mentre invece, cosa che non mi è piaciuta affatto, abbiamo avuto almeno 20 possessi in più ed abbiamo chiuso con 15 punti di distacco, così non va bene.
Montegranaro è un posto che è abituato a stupire, non stiamo andando male e siamo ambiziosi, vogliamo vincerle tutte le partite e vogliamo sempre fare di più, però c’è il budget da tenere d’occhio, non possiamo spendere cifre folli e perciò in questa ottica dobbiamo vedere sinora il campionato in chiave positiva. Comunque è un torneo equilibrato, è un torneo diffcile dove ci sono le striscie positive o negative, per loro ad esempio giocare in Eurolega ritengo sia positivo, si abituano al doppio sforzo settimanale e li fa carburare al meglio, stasera si sono espressi al meglio sotto questo punto di vista.
Alla Ray è un giocatore molto particolare, ha fatto vedere sia errori che bellissime cose, ma deve ancora essere continuo, gioca a sprazzi ma è stato un anno fermo, quindi il ritmo non è quello ideale, credo che lui possa fare molto meglio. Ha lottato, ci ha provato sino in fondo, gli do una sufficienza piena eppoi ci teneva a fare bene per le ben note vicende trascorse quì a Roma.
Gli arbitri ? Bene, assolutamente.
Maestranzi sta salendo di tono, ha avuto delle difficoltà dopo l’estate con la Nazionale, oggi ha avuto problemi di falli e quindi ha fatto fatica, qualche tiro che ha sbagliato ha pesato sulla sua performance ma sta tornando piano piano quello che abbiamo visto sino a ieri.
Bobby Jones invece si è battuto con un’energia pazzesca, mi ha soddisfatto, si è messo anche a disposizione della squadra, cinque falli subiti che lo ha visto protagonista in aggressività.
Boniciolli
Dopo la gara di Caserta, dove abbiamo difeso molto bene con la Pepsi tenuta solo a 68 (a Milano ne han fatti 84), ma dove abbiamo fatto solo 60 punti in attacco, avevamo come asset quello di tenere una linea di continuità soprattutto in attacco, e la gara di Caserta sembrava fosse una di quelle gare che abbiamo disputato ad inizio stagione con le difficoltà che avete visto. Invece questa sera per la prima volta, contro una squadra di peso, siamo riusciti a bilanciare un buon rendimento difensivo con un buon attacco ma soprattutto abbiamo vinto nettamente a rimbalzo, per la prima volta ripeto, segno che abbiamo messo a fattore un volume di lavoro che ci ha consentito di vincere e che questa sera ci consente di lottare ancora per le F8. Abbiamo però poco tempo di recupero perchè abbiamo delle sofferenze fisiche in questa fase della stagione che direi sono fisiologiche ma insisto sul fatto che dobbiamo andare in campo e produrre un gioco fatto di continuità, questo voglio. Charles Smith e Darius Washington ad esempio han segnato di meno del solito questa sera ma han difeso benissimo. Vitali ha giocato molto bene in attacco, eccellente direi e quando inseriremo sia Gordic che Gigli, avremo maggiore ordine in avanti e mobilità in difesa contro i numeri quattro avversari più mobili (Heytvelt da il massimo ma soffre la difesa sui 4 veloci), allora potremo puntare ad un basket che avrà come risultato finale, cioè quando saremo a roster completo, potremmo offrire dicevo un basket simile gara dopo gara. Poi si vincerà, si perderà ma almeno subiremo meno sbalzi di gioco e di punti. Ed a Bologna, tra due giorni, ci giochiamo quasi uno spareggio perchè siamo entrambi a 12 punti e questo ci permette di farci giocare poi contro Siena con serenità.
Dopo la gara contro Siena avremo di nuovo due gare a settimana, quindi teoricamente dovremmo utilizzare 7-8 giocatori alla volta lasciandone due o tre in panchina alla volta ma non possiamo farlo. Chi vuole giocare in Top team come la Virtus Roma, che gioca campionato e coppe, si deve abituare a queste rotazioni, è il prezzo che si deve pagare, accorciamo quindi il tempo in campo e si fa giocare tutti. E questo non lo facciamo solo noi, lo fanno tutte quelle squadre di vertice che devono barcamenarsi su più fronti durante la stagione.
Ma al momento il problema è quello di, ripeto, fare delle prove di analoga consistenza a breve, quindi e soprattutto anche tra 3 giorni a Bologna, vediamo se possiamo avere Gordic. E’ importante che ci ripetiamo anche con Siena, dobbiamo, insisto, mantenere la costanza di rendimento come prestazione, poi si può perdere e vincere.
Smith è in difficoltà in attacco mentre in difesa è andato benissimo, obiettivamente abbiamo bisogno di più.
Per il ritorno di Peterson, la cosa mi ha fatto piacere e gli ho mandato un SMS in cui gli ho augurato il bene possibile eppoi adesso da semplice coach è assurto a ruolo di Guru con pieno merito, bentornato comunque !
Traore
Oggi abbiamo fatto una buona gara, soprattutto in difesa giocando in modo molto forte a rimbalzo e siamo molto contenti, molto soddisfatti della prestazione, Montegranaro non ha mai mollato ma noi abbiamo risposto colpo su colpo difendendo molto bene, era quello che dovevamo fare ed abbiamo fatto.
Beh, è stato difficile per me ambientarmi perchè ho perso gli amici, i punti di riferimento, non è stato facile ma ora mi sento più a mio agio e credo che le mie prestazioni siano anche più belle a vedersi (ride di gusto, ndr).
Sì, è vero, devo migliorare in difesa perchè tendo a distrarmi ma credo di crescere, devo essere più aggressivo, mi dice il coach che devo essere più costante e combattivo ed allenarmi in modo meno…Artistico, come dice lui (altra risata, ndr).
Lottomatica Virtus Roma – Fabi Shoes Montegranaro 88 -73
Parziali: 27-15; 15-19; 25-24; 21-15
Progressione: 27-15; 42-34; 67-58; 88-73
Tabellini http://195.56.77.210/game/64249.html
MVP Ancora Tu, Nihad Djedovic. Dopo essersi salvato dal naufragio di Caserta, bissa la prova con 29 di valutazione frutto di 18 p.ti (5/9 da 2, 0/3 da 3, 73% dalla lunetta) ma anche 12 rimbalzi, doppia doppia quindi impreziosita anche da 9 falli subiti, 3 assist mentre le 4 palle recuperate si compensano con le 4 perse. Attenzione, questo ragazzo di soli 20 anni sta decisamente salendo di tono in tutto quello che fa, attacca ad esempio sempre in palleggio anche la zona schierata e porta sempre a casa qualcosa, punti o fallo, bravo veramente, e suona la carica quando serve! Encomio e bacio accademico anche per, indovinate chi ? Sharrod “Sua Maestà” Ford. Trenta di valutazione, doppia doppia anche lui con 13 punti e ben 14 rimbalzi, per non parlare delle 6 stoppate rifilate (maestosa una in particolar modo sul povero Washington), e dei 5 falli subiti. Per fortuna che Roma sia riuscito globalmente a contenerlo altrimenti avremmo dovuto commentare un altra gara.
WVP Male Marco Canavesi, -4 di valuatazione e Josh Heytvelt, esattamente la stessa valutazione negativa. Il primo è giovane e “s’ha da fare”, il secondo è giovane ma deve curarsi i tendini meglio di come stiano adesso. Intanto però, da rivedere entrambi, sperando in meglio…..Ovviamente.
Fabrizio Noto/FRED