Udine – Dopo aver perso il big-match contro Venezia, la squadra Udinese si regala la vittoria che fa toccare il più dieci in classifica sulla Naturhouse Ferrara, situazione completamente diversa da ciò che quest’estate tutti gli addetti ai lavori pensavano. Udine grazie a questa vittoria chiude imbattuta, tra le mura amiche, il girone d’andata.
Protagonisti del match sono i due grandi assenti della trasferta in terra Veneta: Dordei (19 punti, 5/9 da due, 1/3 da tre, 6/6 ai liberi e 28 di valutazione) e Williams con quest’ultimo non ancora al meglio a causa degli acciacchi fisici che non gli impediscono di sfoderare una partita di grande orgoglio che fa registrare 34 di valutazione con 29 punti all’attivo e 10 rimbalzi. Nonostante la vittoria che fa sognare i tifosi friulani, Garelli non può dormire sonni tranquilli in vista della trasferta a Rimini, infatti, Mathis accusa un dolore al ginocchio durante il riscaldamento che lo fa restare a lungo in panchina e costringe in fase realizzativa ad una virgola di cui non si ricordano precedenti. Buona la prestazione del suo sostituto designato Prandin, che sta guadagnando sempre più spazio nelle rotazioni della seconda in classifica, grazie alla grinta che getta in campo e alla faccia tosta che gli fa rimediare alle troppe scelte discutibili che commette nell’arco della partita.
I quintetti:
Snaidero Udine: Williams, Mathis, Harrison, Dordei, Lee.
Naturhouse Ferrara: Hoover, Borsato, Boyette, Kotti, Ndoja.
Partita non adatta ai cultori del grande basket, quella andata in scena al PalaCarnera, con Ferrara che tenta di tenere la partita su ritmi molto bassi e ci riesce per tutto il primo quarto. Tutto merito della difesa a zona che limita le bocche di fuoco friulane, costringendo Williams a trovare canestri che solitamente non fanno parte del suo repertorio per tenere in partita i suoi. La buonissima prestazione difensiva viene però vanificata da medie bassissime al tiro e da una rotazione caotica in fase offensiva che non permette a Hoover e Boyette (14 punti 5/9 da due, 4/6 ai liberi) di entrare in partita. Dopo la prima frazione di stallo coach Garelli trova il bandolo della matassa e grazie al contropiede continuo ottiene il primo break che fa chiudere in vantaggio 31-25 la seconda frazione di gioco. La ripresa è tutta udinese con i ragazzi di Martelossi che si limitano a fare da sparring pater nei due restanti quarti che non offrono nulla di più che una sana noia, interrotta solo da qualche pregevole movimento dei due finlandesi Lee e Kotti (20 punti, 7/13 da due, 6/10 ai liberi, e 24 di valutazione). Unico sprazzo d’ orgoglio viene dal pressing (inutile al fine del risultato) finale di Ferrara che crea qualche grattacapo a Prandin e soci.
M.V.P: Il duo Dordei – Williams che nonostante fossero reduci da una partita deludente, si caricano sulle spalle la squadra e dimostrano di essere i veri leader carismatici della squadra arancione, oltre a realizzare in copia 48 punti dei 73 di squadra.
Sala stampa:
Garelli: Partita sicuramente non bellissima, ma voglio sottolineare il grande impegno in fase difensiva dei miei ragazzi che sono riusciti a tenere sotto i 70 punti Ferrara che viaggia solitamente su alte cifre offensive. Per noi è molto difficile giocare ogni tre giorni, inoltre abbiamo faticato contro la zona, ma abbiamo trovato la chiave per la vittoria grazie ai tiri sugli scarichi di Williams. Anche se la partita non è stata vinta con una grande impresa, non è stata meno dispendiosa, perché la “bassa manovalanza” richiede una grossa concentrazione mentale e dispendio d’energia.
Martelossi: Gli spettatori non si saranno molto divertiti, noi eravamo più concentrati sulla partita che ci attende domenica prossima. Con ciò non voglio dire che abbiamo sottovalutato l’impegno, perché abbiamo rispettato il nostro piano partita che si basava sul tenere un’intensità molto bassa e nel tenere le nostre usuali medie realizzative. Purtroppo oggi non siamo riusciti a trovare la via del canestro con continuità. Loro sono stati bravi a trovare con Williams dei canestri che solitamente non trovano.
Francesco Codato