BRINDISI – L’Enel Brindisi brinda al nuovo anno ed al nuovo corso con una bella vittoria su una Vuelle Pesaro giunta in Puglia con l’idea di riscattare le due ultime brutte sconfitte e riagganciare le Final Eight.
Ma l’Enel di Luca Bechi non gli ha dato scampo: azzannati, letteralmente stritolati, già nel primo quarto gli uomini di Dal Monte avevano perso la partita. I numeri del primo quarto sono impietosi per Pesaro: punteggio 20-6, 2/13 al tiro con -4 di valutazione. Da questo baratro più volte Pesaro ha tentato di risollevarsi giungendo ad un passo dal riaprire la partita, ma stasera avevano di fronte una squadra determinata a dimostrare tutto il proprio valore, ed è stata puntualmente ricacciata indietro. Il 59 di valutazione finale contro il 101 di Brindisi la dice lunga sulla differenza tra le squadre in campo.
Aveva solo due giorni di tempo Luca Bechi per lavorare sui suoi giocatori, per ridare morale e dignità ad un gruppo che si era ormai perso, ha trovato nuove spaziature in campo, c’è sempre troppo pick & roll, e deve trovare una posizione per un giocatore dai mezzi fisici e tecnici incredibili come Diawara, ha bisogno di tempo ma le vittorie sono un ottima cura. La Befana gli porta in regalo una Benetton che è stata letteralmente asfaltata da Cremona, sicuramente squadra rivelazione fino a questo punto, e che non potrà permettersi distrazioni sulle ali dell’entusiasmo ritrovato sognare non è impossibile.
Siviglia Pesaro: Sbaglia l’impossibile in attacco nei primi tre minuti, Brindisi non crede ai propri occhi e piazza un micidiale 12 a 2, al time out Dalmonte fa accomodare in panca Almond che aveva già sciorinato il suo repertorio di palle perse e missili terra/aria, sicuramente a Pesaro troverà già la valigia pronta, non cambia molto però per Pesaro che non trova nessuno in campo che riesca ad arginare lo strapotere dei brindisini. Va un pò meglio quando grazie alle forzate rotazioni Brindisi abbassa i ritmi, ma Pesaro è spenta e non ha la zampata decisiva per mettere la testa avanti. Negli occhi dei giocatori comunque la sconfitta era evidente, il solo Collins non basta a tener su una squadra che ha dato l’impressione di aver perso la grinta di qualche settimana fa.
Brindisi: Una squadra probabilmente nata per correre e segnare costretta ad un gioco frenato e rallentato da troppi palleggi, questa sera Brindisi ha corso giocando con intelligenza per lunghi tratti, poca palla a terra, discreta circolazione e appena possibile transizione veloce. Quando la squadra in un qualche occasione tornava ad essere involuta e farraginosa,un Bechi scatenato, vero sesto uomo in campo, l’ha letteralmente sospinta a tornare a correre. Certo tutti i problemi sono lì ma chi ben inizia è a metà dell’opera.
Sala Stampa
Bechi:
Questi ragazzi hanno dimostrato grande attaccamento alla maglia e hanno meritano la vittoria dal primo all’ultimo minuto. Abbiamo voluto partire forte e abbiamo mantenuto un vantaggio costante per tutta la partita. Ci sono molti margini di miglioramento ed è mia ferma intenzione lavorare duramente per salvare questa squadra. I presupposti ci sono tutti, per la forza di questa squadra, ma anche per questo straordinario pubblico. La prossima partita in casa vorrei che l’entusiasmo mostrato al fischio finale ci fosse dall’inizio. Questo calore già mi piace e stasera ci hanno datto una grossa mano, ma voglio il 100% anche dal Pala Pentassuglia.
Dalmonte:
I primi 10 minuti hanno segnato la partita. L’energia di Brindisi la grande fisicità, rimbalzi offensivi e contropiede hanno scavato un solco che non siamo stati più in grado di colmare. Quando sul finire del terzo quarto ci eravamo avvicinati per riaprire la partita, Brindisi ha trovato nuove energie e noi avevamo speso tanto per tornare in partita. E se non trovi quelle energie fatalmente ti spegni.
Enel Brindisi – Siviglia Pesaro 80-66
Parziali: 20-6; 19-26; 20-19; 21-6
Progressione: 20-6; 39-32; 59-51; 80-66
MVP: Lang costante riferimento in attacco ed in fase difensiva 23 di valutazione, tanti rimbalzi incontenibile per i lunghi di Pesaro.
WVP: Almond sicuramente, abulico impalpabile, siamo certi che a Pesaro hanno già la valigia pronta
Raffaele Mauro