ROMA – Proprio nella gara che chiudeva l’anno solare 2010, un annus orribilis in chiave Virtus Roma, i padroni di casa portano a casa la vittoria contro una rabbiosa e decisa Dinamo Sassari ma catarticamente sfoderano una prestazione emblematica di come si sia dipanato tutto questo anno tra alti e bassi, tra prestazioni esaltanti e deprimenti anche solo nel volgere di pochi giorni l’una dall’altra.
A fine gara, nel consueto dopo partita, dirà Matteo Boniciolli con un sorriso sarcastico ed amaro che questo 2010 lo vede e lo ha vissuto come un anno “complicato” e mai aggettivo usato può essere definito corretto per descrivere sia la stagione agonistica solare ma soprattutto la gara di questa sera.
Una gara iniziata benissimo per l’Urbe nel punteggio e nell’intensità difensiva, proprio come l’anno 2010 complessivamente, ma male da entrambe le sponde per precisione e qualità tecnica; proseguita malissimo nel secondo periodo tra amnesie difensive ed inefficienze offensive, esattamente come i brutti Play-Offs persi malamente contro Caserta; infine l’inizio della redenzione passato attraverso sofferenze atroci nel terzo periodo, come ad inizio stagione in corso, per concludere in gloria con un bel quarto periodo quasi in scioltezza, ne più ne meno di come si sia concluso appunto questo anno “complicato”.
Sassari ha lottato con una gagliardia ed una vigoria straordinaria, tipica di Meo Sacchetti, uomo dal pugno di ferro in guanto di velluto, ed ha retto sino a quando Roma non ha deciso che fosse giunto il momento d’applicarsi di più e meglio in difesa. Da quel momento in poi la gara non ha avuto più storia, la bella e temeraria Sassari si scioglieva come neve al sole al cospetto di una Lottomatica finalmente e nuovamente concreta, battagliera, ma fiera nella sua insana mollezza al punto da concedere, per fortuna sull’88-76 in proprio favore al 39°, un possesso agli avversari per un’infrazione di 8 secondi di Darius Washington (11 p.ti per lui, 9 di valutazione finale, prestazione senza infamia e senza lode macchiata da 3 palle perse), che varcava la linea di metacampo con una lentezza imbarazzante, uno contro zero !
Una bella Dinamo dicevamo, che riusciva a mettere molta sabbia negli ingranaggi di una Virtus forse un pò gradassa nell’aggredire con forza un buon Diener (14 p.ti ma ben 6 palle perse), che non trovava all’inizio in Devecchi la giusta collaborazione, gradassa e spavalda da infilare ben 26 punti contro i 20 dei biancoblu al primo suono della sirena quasi senza accorgersene, e sentendosi forse troppo al sicuro di tutto quanto stesse girando attorno ad essa. Ventisei punti all’attivo nonostante un bruttissimo 1/7 da 3 ed una strepitosa azione stile Jordan da parte del figlio di Sardegna, quel Gigi Datome che veleggiava come il suo avversario e dirimpettaio, James White, rifilandogli in faccia uno schiaccione da far saltare in piedi tutto il palazzo. Peccato per il Gigi Nazionale questo resterà l’unico lampo di una serata grigia, a conferma che questo ragazzo deve ancora trovare identità di rendimento e saldezza di nervi.
Ma all’inizio del secondo periodo, come già visto diverse volte sotto questo tetto, la Lottomatica cadeva in letargo ed il fratello di Drake in quel di Teramo sfoderava un periodo esaltante per i suoi e per i tanti tifosi sardi giunti al Palalottomatica, a spellarsi le mani ad applaudire la pulizia e la bellezza delle sue giocate e dalle rotazioni che la sfera doveva subire tra le mani dei suoi compagni di squadra. Parziale da brivido in proprio favore, 0-12 in 4 lunghissimi minuti da incubo per il pubblico di casa e per Matteo Boniciolli che sudava freddo ad ogni, piccolo orrore dei suoi, usciti mentalmente dalla gara troppo presto e maldestramente. I soliti White ed Hunter sugli scudi assieme al play ma bravissimo anche il greco Tsaldaris a castigare una Roma imbarazzante nelle due fasi di gioco, con purtroppo Luca Vitali in campo a rilevare Washington ed il solo Charlie Smith a tenere dritta la barra del timone. Parziale da far accapponare la pelle, Sassari in paradiso all’intervallo lungo sul 43-50 con bomba di un ottimo Pinton a suggellare il tutto.
Ed il terzo periodo proseguiva come si era chiuso il secondo, con un ottimo, doppio White a siglare addirittura il +11 per Sassari al 22°, 43-54. Ma la gara girava improvvisamente, antisportivo (molto, molto veniale in verità), di Diener su Traore e la Virtus rifiatava suonando la carica. La difesa dell’Urbe adesso cominciava a farsi sentire e le geometrie dipinte da Diener, in particolar modo nel periodo precedente, svanivano sotto la pressione asfissiante di Washington, Dasic in forma smagliante (alla fine della gara ben 9 rimbalzi, importantissimi più alcuni recuperi fondamentali nell’economia della gara, più 10 punti, tanta roba !), ed un rinato Djedovic. Roma impattava a suon di palle recuperate al 27° grazie ad una bella tripla del Ragno, 60-60 e questo nonostante Sassari non fosse stata in grado di produrre che solo 4 punti in 4 minuti con il solito Diener e con un positivo Pinton. Il tempo si chiudeva in equilibrio, buono più tiro libero sia per White che per Smith, la terza sirena sanciva il 65-65.
Ed a inizio quarto periodo Traore e Washington mettevano in fuga Roma (71-65 al 32°), nonostante il greco Tsaldaris facesse scorrere un brivido gelato lungo la schiena dei tanti tifosi romani allorquando un lezioso Dasic sbagliava clamorosamente la schiacciata del potenziale +8 per Roma e segnava da 3 sul ribaltamento del fronte offensivo, 71-68 sempre al 32°. Ma Roma adesso guidava la nave con sicurezza e la lucidità di Sassari e dei suoi ottimi interpreti veniva meno piano piano ma inesorabilmente, un buon White ed un ancora ottimo Pinton tenevano testa al dominio Giallorossoblu ma il destino della gara, della solita pazza gara della Virtus Roma edizione anno solare 2010 si concludeva questa volta positivamente per i padroni di casa.
Sorrisi pieni in casa Lottomatica ma poca voglia d’esultare, mugugni e rammarico per gli Isolani ma anche la consapevolezza che senza Hubalek era difficile sperare di meglio e di più.
C’è da lavorare ancora in casa Virtus, lo ribadirà un pensoso e poco soddisfatto Matteo Boniciolli. A conferma di ciò si pensi ad esempio alla prova, amorfa e priva di carattere di Gigi Datome (schiacciata alla Jordan a parte), nelle due gare precedenti a Biella ed al Pireo indiscusso punto di riferimento offensivo della squadra, questa sera tornato ai dubbi ed alle incertezze di sempre. Si deve trovare una costanza di rendimento, un’identità in verità si comincia a vedere, specie se poi Smith si mette a fare lo Smith, ma l’insieme della squadra non può lasciarsi andare mentalmente credendo di aver già portato a casa la vittoria dopo solo un periodo, a questi livelli è un peccato mortale, cercare di vincere gare quando subisci 50 punti all’intervallo è maledettamente difficile contro chiunque.
In Sardegna invece si festeggia, tutto sommato questo 2010 è stato l’anno del debutto nel grande basket nazionale e la squadra mostra un gioco preciso ed anche gradevole a volte, consapevole che la sua forza risiede nel gruppo e nel Palaserradimigni, catino che ribolle di passione sportiva e d’amore per il quintetto biancoblu. Sarà difficile ma siamo certi che questa Dinamo possa centrare la permanenza in Lega A e togliersi grosse, ulteriori soddisfazioni.
Sala Stampa
Sacchetti
Un po’ di rammarico perchè la gara si era incanalata bene dopo un avvio così così, un secondo quarto ottimo, dopo nel terzo abbiamo perso l’abbrivio per tenere in mano la gara, non siamo riusciti a tenere sotto pressione Roma e lentamente la gara è girata a sfavore. Palla molto ferma in attacco, non siamo stati lucidi come avevamo sperato e dovuto fare, addormentare la gara come nel piano di gioco ma non ci siamo riusciti. Oggi siamo andati bene, come contro Treviso, e finchè abbiamo avuto l’energia abbiamo fatto bene ma quando poi è salita la fisicità siamo andati in deficit. Il bilancio di questi primi 4 mesi non è male, speravo di vincere almeno una gara in più. Adesso abbiamo il problema di Hubalek, all’inizio quello di Diener, ma ne usciremo fuori, ci vuole un po’ di pazienza e ce la faremo…..Anche se ora iniziamo l’anno nuovo con Avellino in casa e dopo si va a Varese, a Siena eppoi Cremona in casa, mi sembra quasi scontato che dobbiamo dare il massimo perchè adesso viene il bello e non dobbiamo mollare proprio ora dopo un buon inizio di campionato. Certamente non passerò da disfattista se dico che a Siena non credo che ce la faremo ma per le altre gare nutro fiducia, la prova di questa sera me lo ha confermato che possiamo fare bene con tutti, ripeto che siamo usciti dalla gara quando Roma questa sera ha alzato il ritmo e ci ha messo in crisi, soprattutto per non aver avuto la stessa determinazione calma nel possesso.
Mi piace molto l’aria che c’è a Sassari quasi come Capo d’Orlando, lì avevamo Pozzecco e qui abbiamo Diener ma è difficile stabilire cosa si stato meglio o peggio.
Boniciolli
Siamo alla terza vittoria in campionato di fila, siamo nel gruppone di quelle che lottano per le F8 ma dal mio punto di vista non sono contento questa sera. Con tutto il rispetto per Sassari, non puoi prendere 50 punti al primo tempo da un avversario con rotazioni limitate. Se facciamo così non va bene e non possiamo permetterci queste prestazioni così altalenanti. Sì, siamo contenti per la vittoria ma non posso essere soddisfatto per la partita e questo significa che il cammino è ancora lungo. Eppure in difesa avevamo cominciato bene eppoi abbiamo mollato mentalmente, non va bene, mi piace che ci siamo congedati con il pubblico con una vittoria ma dobbiamo aumentare i colpi in difesa e dobbiamo aumentare di testa, il livello deve essere costante in difesa, non possiamo vivere solo di attacco o sperare che gli avversari calino. Inoltre questa sera anche la nostra rotazione si è accorciata, Heytvelt aveva problemi ai tendini e quindi ha avuto poco spazio, abbassando la rotazione quindi abbiamo penato, però deve anche dare merito ai ragazzi che poi han reagito, han difeso bene terzo e quarto periodo, bravi nel riprendere il filo interrotto. Ma il secondo periodo di questa sera mi ha “ferito” molto, dobbiamo dare continuità alle nostre prestazioni difensive, la gioventù implica alti e bassi ma dobbiamo trovare un filo logico altrimenti tutto si complica maledettamente.
Guardiamo la classifica, per le F8 solo 3 sono sicure, per il resto ce la giochiamo con tutti. E l’accesso alla Coppa Italia è importante ma non vitale, mi farebbe piacere tornarci ma non vitale ripeto e questo mini-ciclo di 4 gare sono basilari per arrivarci. Per il resto, consentitemi di tornare sul tema di questa sera, abbiamo momento di difesa esaltanti, come contro Varese, altri come questa sera quando un avversario fa 8 palleggi e va a canestro.
Sì, stiamo accusando forse molto l’assenza di Gigli che è il nostro Stonerook, il nostro collante difensivo. Diciamo quindi che ci siamo garantiti questa sera una buona fine anno, prepariamoci alla battaglia di Caserta che sarà durissima.
Comunque, secondo me abbiamo solo problemi di testa, aldilà dei guai fisici che avevamo e che abbiamo tuttora, ma abbiamo chiuso con il piede pigiato sull’accelleratore segno che nonostante il periodo massacrante tra EL e campionato, abbiamo lavorato bene fisicamente, direi quindi che il problema è di testa.
L’inserimento di Gordic non credo sarà un problema, gioca da protagonista già da parecchio tempo ad alti livelli, il Vitoria gli aveva offerto un 5 anni e lui ha rifiutato, il segnale che ho avuto vedendolo già ieri ed oggi è che sia un play classico e più solido fisicamente.
Comunque voglio sottolineare che la squadra ha sempre reagito, questi ragazzi sono grandi professionisti e bravi ragazzi, il problema è che si deve incanalare il nostro lavoro in maniera positiva e siamo ancora incompleti perchè continuamo a giocare senza Gigli e Giachetti, cioè senza Zisis e Stonerook tanto per capirci e quindi la squadra si sta comportando molto bene nonostante tutto. Ma non possiamo accontentarci, dobbiamo diventare sporchi e cattivi, soprattutto a rimbalzo dove ancora siamo troppo puliti e bravi ragazzi.
Un anno che si sta chiudendo, un aggettivo per qualificarlo ? Complicato, molto complicato questo 2010.
Auguri a Tutti.
Smith
Abbiamo faticato molto questa sera, abbiamo pagato molto di testa direi e Sassari è stata molto brava ad approfittarne. Il mio impegno è stato sempre il massimo, ho avuto dei su e giù, questa sera bene, direi abbastanza bene anche se in un paio di tiri ho esagerato, forse….Ma ci stiamo impegnando molto, stiamo migliorando come squadra e come singoli e nel quarto periodo abbiamo eseguito i giochi come ci ha detto il coach. Sì, questa sera ripeto è andata bene ma dobbiamo e devo insistere sull’aggressività mentale, ho giocato anche più rilassato e mi sono preso anche qualche tiro in più.
Lottomatica Virtus Roma – Dinamo Sassari 92-80
Parziali: 26-20; 17-30; 22-15; 27-15
Progressione: 26-20; 43-50; 65-65; 92-80
Tabellini http://195.56.77.210/game/64234.html
MVP
Charlie Smith, che fa il Charlie Smith. Suona la carica da solo nel disgraziato secondo periodo mettendo a segno da solo il 60% del fatturato dei suoi, solo 15 miseri punti. 50% dal campo complessivo con 26 di valutazione frutto anche ben 4 palle recuperate, 4 falli subiti, 6 rimbalzi ed 1 assist. Bene anche Alì Traore, 22 punti e 22 di valutazione: 7 rimbalzi e 3 falli subiti e Vlade Dasic, 10 punti e 9 rimbalzi. Dall’altra parte molto bene il solito White, 23 di valutazione con 20 punti all’attivo.
WVP
Jack Devecchi becca un -2 complessivo, una prova storta per un giocatore di affidabilità elevata tale da guadagnarsi lo startin’ five. Malino dall’altra parte Heytvelt, 1 di valutazione ma problemi per lui ai tendini, quindi scarso utilizzo. Ma purtroppo, e sottolineamo “purtroppo”, becca un sonoro 1 anche Gigi Datome, confermando l’impressione che prima di alzare i calici per festeggiare una sua strepitosa azione alla Micheal Jordan con schiacciata in faccia a White e di eleggerlo a “Stella Affermata”, occorre avere da lui maggiore costanza di rendimento, purtroppo.
Fabrizio Noto/FRED