FORLI’ – 24 è il numero dei carati dell’oro puro, quell’ oro che, per la Fulgor Libertas, è rappresentato dalla salvezza che quest’anno è fissata proprio a quota 24 punti. Se poi si pensa che per non retrocedere, la MarcoPoloShop.it non può prescindere dalla continuità di rndimento del suo n° 24, Ryan Wittman, ecco che si delinea chiaramente un feeling speciale tra la società romagnola ed il numero che rappresenta l’orologio, ovvero il tempo che passa e che non lascia molto spazio all’attendismo. E’ tempo di riflessioni e decisioni importanti in via Zuelli, dove la brutta, bruttissima sconfitta nell’anticipo della XIII giornata di LegaDue, contro Ferrara, ha lasciato strascichi importanti. L’analisi di questa prima parte di stagione d’esordio tra i professionisti, per Forlì, deve essere condotta tanto sul campo quanto a livello societario.
Al momento la situazione di classifica vede i liviensi fermi a quota 8, a +2 dalla zona retrocessione attualmente rappresentata da Verona che, ospitando Casale Monferrato, il 2 gennaio cercherà di raggiungere i romagnoli. Forlì non è ancora spacciata, sia chiaro, ma per arrivare al giro di boa con i fatidici 12 punti, in perfetta media salvezza, dovrà vincere a Casale Monferrato prima, e sconfiggere il fanalino di coda San Severo, tra le mura amiche, poi. Troppo importante quindi, farsi trovare pronti, prontissimi, alla ripresa del campionato, anche perchè il girone di ritorno comincerà con la trasferta in terra scaligera, che già potrebbe profumare di sentenza per gli sconfitti.La squadra di coach Di Lorenzo primeggia solamente nei rimbalzi offensivi, nelle palle recuperate e negli assist, come dire: ti dò la maglia della combattività, ma maglia rosa, verde e ciclamino non fanno per te. Ecco allora che per migliorare la deficitaria statistica al tiro, che vede Forlì ultima nelle triple e solamente dodicesima nel tiro da due, serve un cambiamento importante. Giampaolo Di Lorenzo ha chiaramente richiesto un intervento immediato sul mercato alla propria società. L’indiziato numero uno per il taglio è il nazionale ceko Stefan Licartovsky che, dopo aver sfoggiato un’ottima prestazione che valse una sorprendente eliminazione dalla Coppa Italia per Reggio Emilia, si è clamorosamente eclissato facendo perdere la pazienza al proprio allenatore. Non è certo il boemo l’unico problema che affligge i romagnoli. Oltre al comunitario, infatti, Forlì “regala” agli avversari anche il passaportato Forray che, da eroe dello scorso anno, ha iniziato questa stagione da capitano, per ritrovarsi poi in panchina a guardare le spalle al play maker Alessandro Piazza. Fermo restando che si sta parlando di due tipologie di giocatori, comunitario e passaportato, che spesso vengono utilizzate per schierare giocatori USA “sotto mentite spoglie” e dare quindi maggior peso specifico alle squadre, a Forlì non devono dormire sonni tranquilli nemmeno gli altri componenti del roster. Di fatto, stando alle parole del coach dopo la sconfitta interna con Ferrara, tutti i giocatori sono sulla graticola. In definitiva i biancorossi pagano la giovane età e l’inesperienza, che non hanno mai garantito a Di Lorenzo una prestazione al top di tutti i suoi giocatori, insieme, nella stessa partita. Solo Lorenzo Gordon, miglior 4 di lega, fa sorridere società e tifosi.
Il malessere di Forlì è indiscutibilmente figlio di una ben precisa progettazione estiva. Dovendo far fronte ad un budget molto limitato, la società liviense ha deciso di spalmare le proprie risorse economiche su 10 giocatori “scommessa”, anzichè puntare su un ristretto numero di giocatori sicuramente più affidabili. Indubbiamente la scelta è giustificabile per una società neopromossa, alla prima esperienza professionistica e soprattutto intenzionata a non scomparie subito per problemi finanziari. Ora però l’azzardo sta chiedendo il conto ed il direttore tecnico, Nicola Alberani, sta facendo i salti mortali per accontentare il suo allenatore, e per districarsi all’interno di una società che tanto sta faticando per strutturarsi definitivamente in modo professionistico. Il perfezionamento nella distribuzione del merchandising, i problemi nei rapporti con alcuni media locali giudicati troppo “bacchettoni”, la gestione del sito internet e l’aspetto ancora amatorial imprenditoriale, di una dirigenza che si occupa di basket solo dopo gli interessi del proprio primo lavoro, possono attendere. Prioritario è il mercato. Praticamente tutte la squadre in LegaDue hanno apportato dei correttivi ai propri roster e, a dire il vero, anche Forlì stava per farlo, se solo Hoover, già in parola con i romagnoli per gennaio, non avesse firmato con Ferrara la settimana prima del match di Forlì. Ora l’impagabile pubblico forlivese, primo in lega per presenze, attende notizie importanti dal mercato dopo la durissima contestazione dell’ultimo match. La corsa all’oro sta per partire e c’è chi è pronto a giurare che le novità di mercato potrebbero arrivare nel giro di 24 ore.
Massimo Framboas