MADRID – Che Lottomatica sarà quella che calcherà uno dei parquet più prestigiosi d’Europa giovedì 8 dicembre sera alla Caja Magica Arena di Madrid ?
Vedremo la squadra che, tra alti e bassi, ha comunque lo scorso turno di Eurolega quasi ipotecato il passaggio alle TOP 16 vincendo contro lo Spirou Charleroi oppure assisteremo ad una Virtus Roma versione Lega A, quella che per intenderci si fa travolgere dal solito, ordinato ma non impeccabile avversario di turno uscendone però sconfitto sistematicamente ?
Partiamo da un assunto: l’identità di questa squadra non c’è o se c’è non si riesce a vederla. Come dichiarato sovente nei post-partita da un contrariato Matteo Boniciolli, questa Virtus Roma procede a fiammate, a volte anche al calor bianco, per poi spegnersi o assentarsi del tutto dal contesto del gioco salvo poi destarsi e produrre, come domenica scorsa contro Varese, una prova encomiabile sotto l’aspetto della corsa e della voglia di farcela ma poco lucida, confusionaria, in buona parte fatta solo di nervi e con poca materia cerebrale. A volte va bene ma spesso finisce male, soprattutto se t’imbatti in vecchi bucanieri come i vari Galanda, Fajardo & Co. dell’attuale Varese, ultima in ordine di tempo ad aver violato il Palalottomatica.
Ci vorrebbe perciò una bella prova a Madrid, una prova che dia un pò di serenità, non necessariamente la vittoria perchè vincere a Madrid è oggettivamente improbabile, ma una prestazione ben giocata che dia serenità appunto ad un ambiente che comincia a mostrare crepe vistose nella struttuta portante dell’impalcatura, in attesa di scendere poi sull’infuocato terreno di Teramo domenica prossima per una sfida ai confini del “drammatico sportivo”.
Ma a Madrid faranno di tutto per mettere in cassaforte il passaggio del turno alle TOP 16, su questo c’è da starne certi e l’atmosfera non sarà delle più accomodanti possibili. Un banco di prova perciò appetitoso per saggiare veramente lo spessore, non solo agonistico, di un gruppo che stenta a ritrovarsi.
A giudicare dalle facce viste a fine gara al Palalottomatica forse qualcuno ne avrebbe fatto volentieri a meno di farsi questa spedizione a Madrid adesso, fatto sta che se sul banco degli imputati salgono prepotentemente i giocatori come dichiarato da Boscia Tanjevic ai media negli spogliatoi: “…Non si può sempre essere presi a schiaffi prima di cominciare a giocare…I ragazzi devono svegliarsi…”
Si va a Madrid da Ettore Messina quindi e ci si trova dinanzi una squadra che in campionato ha dato letteralmente la paga proprio all’Unicaja Malaga (88-72), che per ironia di un calendario agonistico beffardo, nello scorso turno di Eurolega aveva interrotto a domicilio proprio la corsa del Real al primo posto nel girone beffandolo di sole 4 lunghezze. La notizia poco confortante per la Virtus è stata, oltre al 44% da 3 di squadra e di un 100% dalla lunga di Carlos Suarez sempre più in evidenza, che si sono iscritti a referto tutti ed 11 i giocatori utilizzati da Messina, a significare che la squadra c’è, si cerca, e soprattutto che comincia a metabolizzare il credo dell’Ettore Nazionale. Non dimentichiamo poi che comunque arrivare primi nel girone significherebbe godere di una TOP 16 più abbordabile e magari cercare la rivincita contro l’odiato nemico di sempre, proprio come l’anno scorso, a Madrid non lo dicono apertamente ma sognano la rivincita.
Inutile quindi scrivere a cosa deve far attenzione la Lottomatica per cercare di non farsi travolgere. Ecco, ripetiamo, bisogna uscire dalla Caja Magica Arena a testa alta, non bisogna farsi travolgere probando a giocare come si sa, dando il massimo per tutti i 40 minuti. Non è una banalità, è quello che oggi ci si deve attendere dalla Lottomatica, in attesa di notizie dal mercato che sembrano alla porta.