Lubiana – Enorme occasione di fare il passo decisivo verso la Top 16 gettata via dall’Armani Jeans in quel di Lubiana contro l’Olimpia slovena e situazione nel girone che ora si complica e non di poco anche perche’ una Valencia trasformata dall’arrivo di Pesic in panca ha vinto contro l’Efes a domicilio.
Nello splendido nuovo impianto di Lubiana davanti a 13mila indemoniati ( ma mai scorretti) tifosi colorati di verde , Milano parte come peggio non si potrebbe ; bloccata in attacco , senza circolazione di palla e svagata in difesa perfino nei suoi migliori (in teoria,perche’ c’e’ una certa sovravalutazione di fondo nel considerare le doti difensive di Jaaber ma soprattutto Hawkins) interpreti nel fermare gli avversari che anzi si caricano di falli e costringono Bucchi a raschiare la gia’ corta panchina stante le pesantissime ed illustri assenze ( Maciulis,Pecherov e Petravicius)
Quindi in men che non si dica Lubiana scappa via e sembra avere la partita in mano gia’ dopo i primi 10 minuti chiusi 21 a 9 con il totale controllo del ritmo e una fisicita’ sotto le plance che le permette di dominare a rimbalzo; non ha fatto in conti pero’ con l’orgoglio milanese e con il talento di alcuni dei suoi uomini come Finley ad esempio, che nel secondo quarto mette in mostra tutto il suo talento riportando Milano vicina nel punteggio al 18minuto ( 37 – 30) dopo che anche il poco utilizzato Nardi con una tripla ha portato il suo mattoncino alla causa. Dopo essere andati a riposo sul 42 a 32 alla ripresa delle ostilita’ e’ un altra Armani Jeans che scende sul parquet; combattiva e aggressiva in difesa, precisa e a volte anche spettacolare in attacco con in evidenza soprattutto il giovane Melli e la conferma Mancinelli nel ruolo di play tra i lunghi che tanto gli si addice visto il suo indiscutibile talento nel passare la palla. Il parziale del quarto recita 25 – 9 Milano e fino a 4 minuti dal termine della partita l’Armani rimane in controllo con un buon margine di vantaggio oscillante tra 6 e 8 punti. Poi accade quel che non t’aspetti : l’attacco s’ingolfa in palle perse e tiri forzati e 2 triple consecutive di Markota e dell’esperto Jagodnik rimettono in partita sia la squadra che il pubblico trascinando la formazione slovena in un successo ,ci sentiamo di dire, non del tutto meritato.
Union Olimpjia – Armani Jeans Milano 82 – 75
Parziali ; 21 – 9 ; 21 – 23 ; 9 – 25 ; 31 – 18
Progressione ; 21 – 9 ; 42 – 32 ; 51 – 57 ; 82 – 75
Mvp ; AJ – Chiaramente Niccolo’ Melli alla sua miglior prestazione in maglia biancorossa ; in difesa si e’ confermato osso duro per i piu esperti sloveni , a rimbalzo le sue braccia lunghe si sentono e la sua mobilita’ gli permette di stare anche coi piccoli nei cambi difensivi ( pratica di cui Bucchi ha abusato). Dove ha sorpreso e’ stato in attacco con un paio di ottimi canestri con quoziente di difficolta’ elevato e un grado di attivita’ nettamente superiore (strano a dirsi) a Rocca e Van der Spiegel.
Lubiana – Premiamo Jagodnik per la costanza durante tutta la gara a dispetto delle 36 primavere ma menzioniamo anche Ilievsky che pur tirando malissimo dal campo col suo 12/13 dalla lunetta ha condannato Milano
Wvp ; AJ – Jaaber non si e’ espresso sui suoi livelli a cui aveva abituato ed,oltre a tirare con basse percentuali,non ha dato il cambio di ritmo ne’ in attacco ne’ in difesa
Lubiana – Ozbolt non ha ripetuto l’ottima prova disputata ad Assago; stavolta e’ parso nervoso ed abulico commettendo svariate sciocchezze che potevano costar care alla propria squadra.
Cristiano Garbin