FORLI’ – Entrambe sconfitte nell’ ultimo turno di campionato, MarcoPolo e Assigeco sono chiamate al riscatto immediato. Due punti sarebbero ossigeno puro per i romagnoli che sembrano aver definitivamente ritrovato il vero Wittman, al quale si aggrappano per cercare di muovere una classifica che attualmente li relega in terzultima posizione. Sotto ci sono solo Verona e San Severo, neopromosse come la FulgorLibertas. Al piano di sopra invece, alloggia proprio Casalpusterlengo. Non inganni la classifica però, perchè i lombardi hanno realizzato 4 dei 6 punti attuali prorpio contro le ultime due della classe e gli altri due contro la Trenkwalder Reggio Emilia che, come Verona e San Severo, in settimana ha cambiato l’allenatore. Si respira ottimismo sotto S. Mercuriale dove si cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno dopo l’impresa sfiorata in terra ciociara contro la Prima Veroli. Forlì può contare sull’apporto del miglior “quattro” della lega, Lorenzo Gordon, che regala centimetri ai pari ruolo, ma nelle statistiche, ed è lì che conta, li guarda tutti dall’alto in basso. Con 126 punti realizzati fino ad oggi, tirando col 60% da due, il 30% da tre e l’81% nei liberi, il colored forlivese rappresenta il vero spauracchio per l’Assigeco. Se poi Wittman continua sulla falsa riga delle ultime due gare, 45 punti complessivi, e Licartovsky non cede mentalmente come fatto con Veroli, allora per Casalpusterlengo risulterà difficile uscire dal Palafiera con i due punti in tasca. Forlì si è scoperta squadra che segna tanto realizzando 96 punti nella vittoria casalinga su Scafati e 92 nella sconfitta di domenica scorsa. Segna meno l’Assigeco che, ad oggi, ha realizzato complessivamente 399 punti con una media punti/min di 0,333, contro i 460 punti di Forlì, ma quella lodigiana è la miglior difesa del campionato. Dovrà quindi esprimere al meglio le proprie potenzialità la Fulgor Libertas che potrà contare su tutti i suoi effettivi, con la solita eccezione di Lestini che, a detta dei sanitari romagnoli, potrebbe riassaggiare il campo entro un paio di settimane. Intanto il “Lesto” è tornato ad allenarsi a tempo pieno.
Problemi grossi di formazione invece per l’Assigeco. Gli infortuni di Castelli, Chiumenti e Simoncelli hanno convinto la società lombarda ad agire sul mercato e a tesserare il giovane Patrizio Verri, guadia-ala di 194 cm proveniente da Reggio Emilia.. La squadra di coach Calvani potrà così contare soltanto su otto giocatori, affidandosi prevedibilmente a difese a zona, per preservarsi dai falli, e alla cabala che dice sei vittorie a zero nei precedenti tra le due squadre in serie A Dilettanti. L’ultima volta che le due squadre si sono affrontate risale a due anni fa, quando i lodigiani salutarono la compagnia festeggiando la promozione in legadue e consegnarono Forlì alla consueta mancata promozione. Dente avvelenato quindi per Di Lorenzo, Forray e Poletti che vissero quell’ennesima delusione e che sicuramente brameranno vendetta sportiva.
Agli ordini dei signori Giovanni Di Modica, Nicola Beneduce e Manuel Mazzoni, Forlì dovrebbe mandare in campo l’ormai consolidato quintetto costitutito da Piazza, Wittman, Licartovsky, Gordon e Poletti. La risposta dei lombardi sarà affidata a Boykin, l’ex Bertolazzi, Cerelli, Szabo e Marigney. In panchina coach Calvani che , così come già fu per Ebi a Imola, nonostante la squalifica sarà comunque del match, grazie ad un regolamento disscutibile che permette di scendere in campo previo versamento di congruo obolo. La solita calda cornice del Palafiera dovrebbe essere sferzata da una ventata di protesta dei tifosi forlivesi, che non hanno gradito la scelta della società romagnola di non mandare il play Piazza in diretta televisiva martedì scorso, preservandolo così dalle inevitabili critiche che gli sarebbero state civilmente sollevate. Clima caldo quindi a Forlì, per un match che proprio non si può perdere.
Massimo Framboas