-Valencia- Nelle serie a 7 partite al di là dell’oceano, classicamente la quinta con il bilancio in parità è chiamata pivotal game, ovvero quel match che indirizza per la prima volta in maniera determinante il destino delle squadre. Domani sera al Pabellon Municipal Fuente San Luis di Valencia andrà in scena una partita che definire pivotal è forse prematuro, ma sicuramente indirizzerà le sorti del gruppo D.
Le squadre ci arrivano dopo una giornata di campionato dagli impegni diametralmente opposti. Milano vincente in casa con il pilota automatico contro Brindisi in uno show di canestri e bombe contro un avversario poco probante, mentre Valencia arriva dalla miseria di due (si due!) punti realizzati nel quarto periodo contro il Caja Laboral che hanno influito in maniera determinante sul 67-81 finale nel quale solo l’eclettico Savanovic si è salvato.
Gli arancioni di Valencia gravitano in pericolose acque in campionato con una sola vittoria in sei partite, va leggermente meglio in eurolega con una vittoria e due sconfitte, ma per la qualità del roster e dei singoli a disposizione di coach Hussein siamo ben al di sotto del minimo sindacale. A livello di quintetto non c’è nulla da invidiare alle grandi del basket europeo (eccezion fatta per le super corazzate) con un Claver in forma strepitosa ed un Savanovic che durante i mondiali ci ha fatto vedere di che pasta è fatto e soprattutto quanto sia uno swingman di qualità. Cook e Javtokas dovrebbero essere un asse play-pivot di assoluto livello, eppure qualcosa manca a livello di sostanza a questa squadra che combatte contro la propria inconsistenza prima che contro gli avversari.
Nonostante ciò, sicuramente sarà un osso molto duro per Milano perchè se lasciata giocare potrebbe riprendere quella confidenza che diventerebbe un potenziale dominio visto il talento a disposizione. Lishchuck nonostante qualche problemino fisico dovrebbe essere della partita, mentre l’ X factor del match potrebbe facilmente essere l’impatto di Florent Pietrus dalla panchina con la sua fisicità e versatilità.
Dall’altra parte Milano si presenta sempre senza Pecherov ma con un (forse mezzo) Petravicius in più, tenuto precauzionalmente a riposo domenica. La rotazione lunghi è sempre assai risicata e la presenza di Javtokas dall’altra parte potrebbe creare problemi a Rocca che gli rende chili e centimetri in quantità. Da scintille lo scontro in ala forte tra Mancinelli e Savanovic, ma anche quello tra Hawkins e Claver negli esterni, mentre sarà compito di Jaaber e Finley sfinire il motore degli avversari Omar Cook.
Chi vince mette a segno un punto importante per la qualificazione, soprattutto se a farlo sarà Milano che gioca in trasferta, anche perchè per i meneghini arrivare alla vigilia della partita con il Panathinaikos sull’1-3 potrebbe essere qualcosa di difficilmente recuperabile, anche tenendo conto della differenza canestri.
Simone Mazzola