MALAGA – Quarta giornata e seconda trasferta per la Lottomatica Virtus Roma in Eurolega a Malaga e prima trasferta di quelle che da più parti vengono definite proibitive, sia alla luce del ranking continentale delle due contendenti e sia perchè l’Unicaja di Malaga, guidata da quella vecchia volpe di Aito Garcia Reneses, non può tardare troppo nell’avvicinarsi a quel teorico terzo posto nella classifica del girone che gli compete quasi di diritto alle spalle di Olympiacos e Real Madrid e, trovandosi oggi con un record di 1 vinta e 2 perse, non ha nessuna voglia di correre inutili rischi, magari trovandosi poi con l’acqua alla gola nelle ultime gare del girone.
La bella e larga vittoria conseguita a Manresa domenica scorsa (in verità però contro il debole fanalino di coda in classifica, ndr), ha consolidando i verdi-viola andalusi alle spalle del gruppetto che guida l’ACB, e cioè Il Barça, il Real ed il Vitoria, con un record di 4 vittorie e di 2 sconfitte nonostante gli acciacchi ed i malanni che stanno, partita dopo partita, falcidiando il roster. E sembra infatti non terminare la malasuerte: è infatti di oggi la notizia che la vittoria di Manresa ha consegnato all’infermeria niente di meno che Terrel McIntyre il quale, a causa di un problema che si trascina da tempo, una fastidiosissima fascite plantare che al momento non gli consente nemmeno di poggiare il piede, dovrà star fermo tra le 3 e le 6 settimane.
Perciò è presumibile che Panchi Barrera, magari supportato da Saul Blanco e dal giovanissimo Carlos Cobos, dovrà gestire in prima persona tutto il peso del gioco andaluso armando la mano di Uros Tripkovic (letale a Manresa), o di Berni Rodriguez (forse in dubbio anche lui per problemi fisici), e dei lunghi come Robert Archibald ma, soprattutto, del greco Georgios Printezis, un pò in ombra in questa primissima parte della stagione che segna il suo “arrivederci” all’amata terra natia, amata sì ma crudele tanto da stampare la settimana scorsa, a lui ed ai suoi compagni di squadra, uno scarto di 27 punti che non ammette scusanti e che rende particolarmente complicato ambire al primo se non al secondo posto nel girone. Ed è proprio lui il vero punto interrogativo al momento perchè lo statunitense Joel Freeland il suo lo sta facendo, in particolar modo in Eurolega mentre invece sta un pò stentando in ACB.
Cosa potrà fare perciò questa Virtus Roma per cercare di opporsi agli andalusi, una Virtus Roma che sembra, dopo la partita di Avellino, una volenterosa ma confusionaria banda senza molta ratio ?
Matteo Boniciolli ha mostrato freddezza e calma nell’immediato dopo-partita di Avellino, come aveva fatto dopo la brutta prestazione di 4 giorni fa al Palalottomatica contro il Real in Eurolega e questo è un buon punto dal quale partire per ricostruire anche un pò d’entusiasmo, di voglia di giocare nel modo che lui predilige e che dovrebbe seguire il roster compostogli dalla dirigenza. Ma al momento ci sono diversi ostacoli sulla strada del gioco perduto o, se preferite, sulla costruzione di un’identità ben precisa e delineata.
Per come è stata costruita questa squadra sembrerebbe per lei quasi vocatorio portare la palla nei pressi dell’area avversaria per realizzare due punti e, possibilmente, di tirare anche il tiro aggiuntivo dal fallo provocato; male che va, scaricare fuori per un tiro comodo, piazzato o prendersi un fallo gravando così gli avvesari. Invece questo accade poco, pochissimo, quasi nulla e la soluzione della quale si abusa è il tiro da fuori oltre la fatidica linea dei 6,50 con percentuali non lusinghiere.
Ma c’è poi il dilemma playmaker. D-Wash che sembra attualmente il migliore dei suoi numeri alla mano, non ha certamente le stimmate del play anche se sembra cavarsela dignitosamente ma se guardiamo la panchina ci accorgiamo che Giachetti, rivitalizzato proprio dalla cura Boniciolli lo scorso anno e discretamente confermatosi questa estate in azzurro, è tornato vittima dei suoi dubbi e delle sue incertezze mentre Vitali è sempre di meno avvezzo a far giocare gli altri e sempre di più a mettersi in proprio. Ed allora la domanda è: Roma soffre perchè non c’è un play vero oppure è solo un problema di tempo ?
Boniciolli dice di aver bisogno ancora di un mese ma, attenzione, tra un mese, la Virtus Roma potrebbe trovarsi esattamente come l’anno scorso sia in campionato che in Eurolega, e sappiamo tutti poi com’è andata a finire.
Fabrizio Noto/FRED