VERONA – Quinta sconfitta stagionale per la Tezenis, che cede al PalaOlimpia a Rimini per 81-88 e rimane al penultimo posto in classifica. Vero che stavolta il rovescio arriva contro un avversario presumibilmente assai più attrezzato, soprattutto se un americano preso dal campionato austriaco come ripiego in attesa di Myers si rivela un fenomeno come Terrence Roderick, ma sono vari i segnali preoccupanti lanciati dalla squadra gialloblù. Il principale è sicuramente l’aver mostrato ancora una scarsa organizzazione offensiva, con Abrams e Trepagnier finora mai entrambi incisivi nella stessa partita, a cui bisogna aggiungere la totale discontinuità della squadra, sia tra partite diverse sia all’interno della stessa.
Contro Rimini la Tezenis sembra scendere in campo carica e concentrata ed allunga subito sul 6-0 con due triple di Abrams e Renzi, ma si tratta di un fuoco di paglia: gli ospiti trovano facilmente la via del canestro e sorpassano subito, e quando sale in cattedra Roderick con una schiacciata mostruosa su coast-to-coast per il 15-16 e l’assist per la tripla del 15-21 di Vukcevic si capisce che la partita sembra già indirizzata. Seguono attimi di tensione: il tavolo inspiegabilmente toglie tre punti agli ospiti, cambiando idea solo dopo qualche minuto di proteste arrendendosi all’evidenza della stampa del play-by-play di Legaduebasket fornita dai giornalisti romagnoli. Si riprende e la musica non cambia, con il quarto che si chiude con una tripla di tabella di Tomassini per il 22-27. Rimini arriva al massimo vantaggio nel secondo periodo, approfittando anche della confusione seguita all’altro episodio incredibile della partita: Filloy molla una testata a Bellina, nessuno dei tre arbitri vede anche se poi a sentire De Raffaele andranno a sostenere il contrario, pubblico e panchine si infiammano e l’episodio si conclude con un “semplice” doppio tecnico per calmare gli animi. Si va al riposo sul 35-46.
Nella ripresa Verona sembra reagire, ma subito Rimini riallunga fino al 39-52. A quel punto però comincia la consueta rimonta gialloblù: Abrams mostra sprazzi incredibili di talento e si carica la squadra sulle spalle, favorito anche dall’uscita di Roderick per infortunio al ginocchio, e quando Gueye mette la tripla del 54-56 il sorpasso sembra nell’aria. A quel punto però, come sempre in questo inizio di stagione, la squadra inizia a giocare con troppa fretta: Gueye e Rombaldoni forzano da tre, Waleskowski combina una sciocchezza in contropiede e Rimini si riporta sul +7. Abrams riprova a portare sotto Verona ma i suoi sforzi sono vanificati dai compagni, soprattutto un Rombaldoni decisamente fuori fase e che ferma troppo il gioco in palleggio concedendosi troppe forzature, gli ospiti invece trovano spesso due punti facili con un Lollis come prevedibile abbastanza immarcabile dai lunghi di casa. L’ultimo tentativo di rimonta viene spento da Gurini con due triple, prima per il 71-79 poi per il 73-82: da lì c’è solo tempo per il fallo sistematico fino all’81-88 finale.
Verona ha un grande Abrams ma troppo poco dagli altri, nonostante la prova grintosa di Bellina. Trepagnier non riesce ad incidere, frustrato dalla cattiva serata al tiro, Renzi e Waleskowski sono poco incisivi nonostante i numeri a rimbalzo, non riuscendo minimamente a contrastare Lollis, e la regia di Rombaldoni è sfasata. Rimini sopperisce alla serata no in attacco di Scarone con un’ottima distribuzione dei punti, trovando protagonisti inaspettati come Gurini, probabilmente premiato dagli dei del basket dopo il gesto di fair-play di Barcellona, e previsti come Lollis e Filloy, al di là del gesto antisportivo.
Per Verona ora un trittico di partite apparentemente più semplici, ultima occasione di sollevarsi dai bassifondi della classifica ed evitare un intero campionato di sofferenza.
Tezenis Verona: Rombaldoni 8 (3/6, 0/1, 2/2, Abrams 25 (6/19, 3/9, 4/4), Trepagnier 7 (2/6, 1/4), Renzi 10 (3/6, 1/2, 1/2), Waleskowski 7 (3/9, 0/2, 1/1); Mariani 8 (0/1, 2/4, 4/4), Bellina 10 (1/2, 2/3, 2/3), Gueye 6 (0/1, 2/5). Ne: Campiello, Corsini, Panni. All.: De Raffaele.
Immobiliare Spiga Rimini: Scarone 2 (1/4, 0/2), Lollis 17 (8/11, 1/1 tl), Filloy 17 (5/10, 2/6, 1/3), Vukcevic 14 (2/5, 2/4, 4/4), Roderick 12 (6/8, 0/1 tl); Tomassini 7 (2/3, 1/3), Eliantonio 2 (1/1, 0/1), Gurini 17 (1/2, 3/3, 6/6), Metreveli. Ne: Gasparin. All.: Caja.
MVP: Gurini, praticamente perfetto al tiro e scava l’ultimo solco con due triple. Momento magico per lui.
Caja a fine partita è prodigo di complimenti per la squadra gialloblù, evidenziando l’ottima difesa mostrata sugli esterni e la grinta nel non mollare mai e rientrare sempre in partita, dando l’impressioni di considerare questa vittoria una vera impresa. Elogia poi la capacità dei suoi nel trovare sempre ottime soluzioni in attacco, come evidenziato dalla distribuzione dei punti, e di aver sempre avuto pazienza e capacità di colpire al momento giusto.
De Raffaele naturalmente è deluso, incentrando il discorso sul fatto di non riuscire ancora a trovare almeno quattro o cinque elementi che sappiano essere produttivi contemporaneamente in campo, dovendo quindi gli altri fare sforzi maggiori per “coprire” sempre la prova negativa di alcuni. Inoltre, nonostante la grande capacità di lottare e il grande sforzo mostrato dalla squadra nel non voler mai considerare chiusa nessuna partita, sostiene di vedere i giocatori ancora troppo impauriti ed incapaci di ripetere in partita quanto provato in allenamento, trovando buone soluzioni solo a sprazzi. Sicuramente ci sarà da lavorare, sia a livello di singoli che a livello di affiatamento di squadra.
Lorenzo Peretti