ROMA – Se domenica sera Cantù aveva fatto vedere le streghe alla Virtus Roma a poche ore dalla notte di Hallowen, questa sera il Real Madrid di Ettore Messina è riuscita a fare di meglio consegnando al povero pubblico capitolino una versione troppo brutta, così brutta della Virtus da non sembrare quasi vera.
A fine partita Matteo Boniciolli si sarebbe scusato poi con il pubblico (ed anche con il Presidente Toti e Boscia Tanjevic nell’immediato dopo partita, ndr), attraverso una lunga e quasi salvifica conferenza stampa della quale potete ampiamente leggere in basso. Ma se anche questo può essere apprezzato, e cioè il gesto e la voglia di farlo con estrema umiltà e al cospetto dei mezzi di comunicazione, dettaglio del quale bisogna solo che avere il massimo rispetto, resta comunque sul terreno il perchè di una squadra che naufraga miseramente in modo moscio, senza nerbo, senza carattere alle prime difficoltà. E’ vero che c’era il Real Madrid davanti ma questo Real Madrid, almeno nel primo quarto, non era parso impenetrabile e quella macchina da canestri così temuto alla vigilia. Cosa potrà essere allora accaduto in questi ultimi 5 giorni nella testa di questi ragazzi che dopo 6 gare ufficiali han fatto vedere sia cose belle ma anche cose orribili come quelle di questa sera ?
Eppure Matteo Boniciolli era lì, sotto canestro, durante la fase di riscaldamento a cercare di caricare, di dare fiducia ad i suoi ragazzi dopo la brutta prova contro Cantù ma è stato inutile: nuovo giro, nuova corsa, nuova brutta partita.
E se contro i brianzoli la luce sembrava non essere arrivata alla centrale nervosa della squadra sin dalle prime battute di gioco, questa volta la Virtus Roma compiva un secondo quarto da piccola bottega degli orrori allorquando, dal 17-15 siglato da Alì Traore al minuto 11°, prendeva un’imbarcata da 0-17 di parziale da far rabbrividire anche l’esquimese più avvezzo alle più rigide temperature dei circoli polari artici: parziale da 9-26 e così, di fatto, finiva la partita per trasformarsi in un lungo scrimmage per tutto il proseguio della stessa.
Sarà come dice Boniciolli un problema di affiatamento, di ricerca degli automatismi in possesso di palla a metà campo, fatto sta che non si può sperare di rilanciare il basket a Roma se le prestazioni, soprattutto interne della squadra, sono così sconcertanti e così prive di nerbo.
Stupisce come in questo marasma ci sia caduto, mani e piedi, il povero Charles Smith, autore anche questa sera di altri soli 3 punti in tutta la gara, minimum high in carrer eguagliato come contro Cantù in 28 minuti esattamente come domenica, ma la cosa che maggiormente impressiona sono stati anche i diversi palloni mal trattati e mal gestiti dal Ragno, cosa decisamente poco consona per un giocatore del suo calibro.
Ok, gli infortuni, ok la poco conoscenza tra gli stessi ragazzi ma subire passivamente in questo modo imbarazzerebbe chiunque, figuriamoci un ambiente che ha da poco visto la peggior stagione di sempre, risultati alla mano.
Detto ahimè così male di Roma, cosa dire del Real Madrid ?
Ettore Messina, orfano di Pablo Prigioni, consegnava le chiavi del comando a Sergio Rodriguez che, dopo un avvio un po’ impacciato per merito anche della buona difesa della Virtus (solito buon lavoro quello della retroguardia capitolina a controllo del proprio canestro), lentamente si scioglieva innescando ora un grande Clay Tucker (10 punti nel solo secondo quarto con un solo errore dal campo!), ora Velickovic, entrambi entrati in corsa dopo un primo periodo nel quale aveva Messina aveva scelto un quintetto insolito con Reyes, Llul (in ombra), Tomic ed il giovane Suarez mentre Boniciolli rispondeva con Giachetti al comando, Smith, Crosariol, Heytvelt e Djedovic. E proprio quest’ultimo era il più ispirato in attacco per i suoi, distinguendosi anche e bene in fase difensiva.
L’incontro dava tutto sommato la sensazione che la Virtus stesse reggendo bene l’urto con gli avversari ma cosa sarebbe accaduto se si fosse sbagliato, se non si fosse convertito in canestro qualche azione di troppo ? E già perchè se mentre la solita granitica difesa Giallorossoblu consentiva solo 13 punti nel primo periodo, all’attivo il tabellone recitava solo 15 e quando incontri squadre come il Real Madrid e non metti del fieno in cascina, quando verranno i tempi duri rischi di morire di fame.
Puntualmente, come già accennato, Roma nel secondo periodo sbandava per cadere verticalmente sulle proprie incertezze, sugli errori di handlin’, sui passaggi forzati e sui tiri alla disperata a fil di sirena. Francamente, una delusione ed un atteggiamento sconcertante.
E nel terzo periodo, nonostante un inizio un po’ più deciso, cambiava poco nella sostanza: 12 punti all’attivo invece dei mortificanti 9 del secondo.
Messina, come sempre, non avvertiva alcun senso di pietà e giustamente imprecava verso i suoi che tendevano a non prendere più sul serio la gara. Spettacolare, letteralmente spettacolare la sua richiesta (ampiamente giustificata, ndr), verso la terna arbitrale per un passi di Crosariol non rilevato, sul +24 ! Ma a parte questo, alla fine il Grande Ettore ha fatto capire, e neanche troppo velatamente, che serviva per questo giovane Real una prova come questa, dalla quale aspirare a pieni polmoni ossigeno di pura fiducia. Missione compiuta, ora il proseguio del girone dopo questa seconda vittoria di fila è in discesa.
Per la Virtus Roma…..Cosa dire ? Si pensi solo che al 29° il punteggio indicava 30-60 dopo due liberi di Fischer sino a quando una bomba di Heytvelt allo scadere lo portasse sul 33-60. Non c’è da aggiungere altro se non che questa partita può essere uno spartiacque se si vogliono cogliere i lati positivi, seppur pochi. Se si deve agire, come dirà anche lo stesso Boniciolli nel dopo partita, lo si faccia e subito, la stagione è appena iniziata, oppure si rischia anche quest’anno di ripetere quanto visto l’anno scorso, e la piazza romana non merita un altro anno così nero ed umiliante !
Sala Stampa
Messina
Sono molto contento, abbiamo giocato una partita molto solida in difesa e siamo riusciti a tenere diverse volte Roma a 24 secondi. In attacco poi abbiamo mosso bene la palla con un buon ritmo. Sì, sono molto contento, non era facile contro una squadra molto buona come è Roma e per quanto mi riguarda va bene così. I nostri ragazzi giovani sono andati molto bene, i “vecchi” hanno aiutato anche loro molto bene. Una prova positiva, sotto tutti i punti di vista. Perdonatemi poi una piccola parentesi (sorride, ndr), voglio ringraziare le persone del mio club che son venuti a salutarmi e la cosa mi ha fatto piacere perchè non me lo aspettavo. E’ vero, il secondo quintetto ha alzato di più l’intensità difensiva ma anche Tucker ha fatto bene con canestri importanti nel secondo periodo quando siamo scappati e così ci siamo sciolti bene in avanti. Non era una partita facile ed invece l’abbiamo giocata con un ottimo livello di concentrazione. No, Non credo che Roma sia stata fragile mentalmente, anche noi domenica ad Alicante siamo andati a fare una pessima figura, non mi permetto di dare giudizi quindi. Sappiate però che tutti vorrebbero giocare, è difficile far giocare questi roster o solo un giocatore per 12 o 13 minuti e fargli dare il loro massimo, non è facile. Oggi per noi vincere così è stato molto importante, ci da grande fiducia perchè stiamo costruendo un bel gruppo e dicevo a Lele Molin che temevo molto questa gara, proprio mentalmente ed invece abbiamo reagito alla grande. Oggi si son parlati, si son sostenuti, si sono aiutati vicendevolmente e la cosa mi è piaciuta molto.
Il mio futuro a Madrid……Purtroppo non sento attorno a me condivisione d’intenti, devo riuscire ad evitare di farmi creare pressione quando vedo che non c’è condivisione d’intenti attorno a me, devo imparare a 50 anni a non farmi coinvolgere da queste situazioni. Questa estate avevo dato le dimissioni, non le hanno accettate, adesso son “problemi loro”.
Per questa stagione il mio sogno è la F4 perchè è il momento di consacrazione per un giocatore. E’ un EL molto equilibrtata, il Pana si sta ricostruendo, l’Olympiacos è forte, il CSKA è molto in forse, chi sarà pronto e potrà fare bene senza spendere molto adesso potrà avere più carburante a marzo-aprile quando ci saranno i PlayOffs….E’ da vedere. I tre italiani della Virtus mi chiede (pausa di ben 10 secondi, in silenzio, ndr) ? Non sono stati determinanti come potevano essere. Il prossimo avversario di Roma, cioè Malaga, al momento ha difficoltà fisiche, sono contento che abbiamo vinto contro loro 7 giorni fa, a casa loro però sarà dura batterli, auguro alla Virtus però di farcela, di cuore !
Boniciolli
Doveroso complimenti a Real che ci ha dato una lezione di basket, e permettetemi di dire a Voi quello che ho detto a Tanjevic ed al Presidente, chiedendo loro scusa per la partita di questa sera. Questi black-out come domenica e come oggi sono difficilmente accettabili. Io mi prendo le mie responsabilità per quello che mi compete in grandissima parte e per la parte che compete ai giocatori. Mi dispiace per il pubblico, mi dispiace per il Presidente che tanto ha speso e mi dispiace per questo gruppo di ragazzi che sta palesando difficoltà che potevo immaginare ma che al momento è giunto ad un punto morto. Possiamo lavorare con forza e durezza e migliorare, ci proveremo e lo faremo ma non voglio fare filosofia, adesso chiedo scusa perchè comportarsi così è brutto.
Domani riprendiamo, ai ragazzi non ho detto nulla di istintivo, in preda all’ira. Io ho le mie colpe, non voglio dire “Giudicateli voi!” no, mi prendo i miei meriti ma anche le mie colpe. Mi auguro che da persone responsabili quali credo siano capiscano come comportarsi, Washington si è comportato male, la squadra ha perso ritmo con lui in campo quando 7 giorni fa proprio lui a Charleroi ci aveva dato quella scossa di cui necessitavamo. Non voglio però, ripeto, scaricare le colpe sugli altri. Penserò con Tanjevic ai rimedi da fare.
Alla luce di quanto ho speso sui campi di basket, ritengo che il nostro lavoro sia un lavoro di costruzione di clima, di attitudine al lavoro e ci sono in questo percorso anche episodi che segnano una stagione, come ad Avellino: eravamo 0-3 in stagione e sotto di 12 in casa contro Udine a 10 minuti dalla fine con il pubblico inferocito. Ci mettiamo a zona, Udine perde ritmo, vinciamo e poi sapete come sia andata con la Coppa Italia e tutto quanto il resto. Per dirvi che per creare il gruppo ci vuole tempo ed un episodio positivo può dare senso al nostro sforzo e la logica è che dobbiamo migliorare e crescere, certi nodi stanno venendo al pettine. Questa sequenza d’impegni con 6 partite in 18 giorni ci dovrebbe far prendere “forma”, sostanza. Può darsi che questo inizio scoppietante in EL abbia illuso qualcuno, ma quello che non è accettabile è questa tendenza a non reagire, Washington anche lui questa sera era rinunciatario e siccome mi reputo una persona onesta, chiedo scusa io per loro e stop.
Smith si sente molto responsabile, mi ha cercato e detto cose lunedì di grande spessore ma va però innescato ed anche lui necessita di qualcuno che lo metta in ritmo. Vedete, sino al primo quarto siamo stati in gara, poi abbiamo perso la gara ai rimbalzi (41-27 per il Real, ndr), e loro han fatto poi 16/16 ai liberi e questo dimostra la loro attitudine, la testa sull’impegno, noi stiamo lavorando da poco e non è una scusa, ma ne parlavo anche con Tanjevic che se continuiamo ad allenarci così è impossibile non avere risultati. Siamo in ritardo sul nostro piano di lavoro , certamente, e dobbiamo trovare il sistema per uscirne fuori. La squadra è una squadra interessante, abbiamo adesso bisogno di un episodio, una reazione per riprendere l’inerzia positiva di qualche giorno fa. Non abbiamo un’identità di squadra, ora non l’abbiamo e la dobbiamo costruire. Non abbiamo ancora un senso collettivo d’appartenenza, e questi lo si acquista con il lavoro, con il tempo. In passato grandi giocatori sono addirittura venuti da me a chiedermi scusa dopo brutte gare (Cantarello, Basile, Marquees Green, ndr), e guardate….Sono molto ferito questa sera perchè voglio veramente fare bene per questo pubblico e questo Presidente, ci tengo in particolar modo a farli felici, mi auguro che i ragazzi capiscano anche loro questo. E ne usciamo con il lavoro e la coesione, singolarmente non ce la faremo, i momenti difficili capitano e non giustifico l’atteggiamento che abbiamo avuto.
Lottomatica Virtus Roma – Real Madrid 56-74
Parziali: (15-13; 6-26; 12-21; 23-14)
Progressione: (15-13; 21-39; 33-60; 56-74)
Tabellini http://www.euroleague.net/main/results/showgame?gamecode=29
MVP
I numeri direbbero Ante Tomic (23 di valutazione con 12 punti all’attivo frutto di 5/8 da 2 e 7 rimbalzi), e Sergio Rodriguez (22 di valutazione con 9 punti all’attivo), ma la palma del migliore in campo la diamo a Clay Tucker non tanto per i non tantissimi 12 punti a referto quanto perchè essi si son rilevati decisivi per la fuga madridista del secondo quarto. Eppoi vederlo alzarsi in aria dall’arresto, lasciare la palla e frustarla con il polso è stato decisamente uno spettacolo di rara bellezze cestistica. E’ vero infine che Rodriguez e Tomic han fatto molto bene ma, soprattutto il secondo, nella fase in cui la gara ormai era stata già decisa.
WVP
Con immenso stupore diciamo Charles Smith: -5 di valutazione finale ma non tanto per questo dato quanto perchè ai più è spaesato, incredulo quasi di quanto gli accadesse attorno, anche se molto presente fisicamente, bella la sua stoppata ad evitare un comodo canestro di Sergio Llul in entrata ( male anche lo spagnolo, decisamente in ombra rispetto ai suoi compagni), ma dopo il nulla pneumatico anzi, ben 4 palle perse. Per colui che doveva essere il faro della squadra………Si salvano dal naufragio Djedovic, Dasic (anche lui però a gara finita), ed un pò Vitali, Crosariol bene solo per la voglia e l’impegno. Male anche Washington che dopo Cantù infila un’altra prova amorfa con minaccia addirittura d’ammutinamento che riteniamo avranno conseguenze dirette sul suo futuro nella capitale.
Fabrizio Noto/FRED