E’ il Khimki ad uscire vincente dal big match della terza giornata del gruppo A.
Parte bene il Caja Laboral grazie alle giocate di tecnica sopraffina del duo San Emeterio (MVP indiscusso per la formazione basca)-Barac, che lasciano da subito un solco che la squadra russa non riesce a colmare a causa del troppo affidamento sul tiro da fuori (senza troppo successo).
La situazione cambia nel secondo quarto, allorchè il finora fumoso Kieth Langford sprigiona il suo strabordante atletismo che lo porta a raccogliere ben 12 punti nel solo secondo periodo. Grazie alle sue giocate e al contributo del sempre prezioso Benjamin Eze il divario a fine primo tempo è ridotto a solo 2 lunghezze: 29-31 per il Caja Laboral.
Spesso si sente dire che la differenza tra il campionato italiano e l’eurolega è dovuto al differente livello atletico, eppure la differenza da questo punto di vista in una partita di squadre di elite europea l’hanno fatto proprio i due coloured del Khimki che il nostro campionato italiano ha conosciuto bene, anche con addosso maglie di squadre di non primissima fascia. Insomma, come si canterebbe qualche anno fa, probabilmente “oltre alle gambe c’è di più”…
Il terzo quarto si riapre con un altro break firmato San Emeterio, ma i russi son bravi a non subire troppo il colpo, anzi: il quarto si conclude sul +6 per il Khimki e con un impietoso 3-11 nel conteggio delle palle perse.
Si sente troppo la mancanza di David Logan nelle file di Vitoria: oltre a mancare le sue doti di realizzatore, anche il gioco basco risente dell’assenza dell’asso ex Prokom vista l’inutilità in cabina di regia di Pau Ribas e la fantasia brasiliana poco efficace di Marcelinho Huertas.
A inizio ultimo quarto cade una tegola in casa Khimki: infortunio alla caviglia per Langford e obbligo per Scariolo di fare a meno per praticamente tutto l’ultimo periodo del giocatore che ha guidato la rimonta russa.
Il Khimki resiste anche a questa botta e si affida alle sapienti mani di Planinic che con 7 punti di fila lancia il break decisivo che consente ai russi di infliggere la prima sconfitta alla squadra di Dusko Ivanovic.
Buona prova di carattere della squadra di Scariolo che si aggiudica meritatamente la vittoria, mentre il Caja Laboral dovrà riflettere sullo spaventoso calo di prestazione del secondo periodo.
Tra le individualità bene Langford, Eze e Planinic da una parte; mentre dall’altra solo San Emeterio merita una lode per la sua gara, impalpabile invece la prestazione di Mirza Teletovic.
Maurizio Musolino