-Istanbul- E’ già partita dalla grande posta in palio quella che andrà in scena all’ Abdi Ipecki di istanbul, dove l’Efes Pilsen incontrerà l’Armani Jeans Milano.
Milano viene dalla fresca testa solitaria della classifica nel campionato italiano dopo sedici lunghissimi anni di astinenza, ma anche dalla dolorosissima sconfitta tra le mura amiche per opera dell’Olimpia Lubiana che ha vanificato in tutto e per tutto la splendida vittoria di Mosca all’opener. La partita si presenta molto difficile anche per il tonnellaggio dei lunghi avversari (Pecherov dovrà stare fermo sei settimane), ai quali si è aggiunto anche Nikola Vujcic in extremis. La mossa di Maciulis da ala grande tattica che probabilmente avrebbe cambiato le sorti della partita contro Lubiana potrebbe essere difficilmente applicabile contro ali del calibro di Nachbar e Roberts, ma di certo piuttosto che vedere l’impalpabile Melli, meglio il lituano che sta avendo un impatto quasi devastante sulla sua squadra in tutte le zone del campo.
Bucchi spera anche in una maggior freschezza atletica di Hawkins, apparso insolitamente sulle gambe nelle ultime uscite e dovrà chiedere ancora gli straordinari ai generosissimi Rocca e Mancinelli, stante la precaria condizione di Petravicius. Milano potrà giocare sull’evidente disfunzionalità mostrata sinora dall’Efes, ma dall’altra parte i turchi cercheranno di far valere la loro front line nel pitturato generando mismatch vicino a canestro.
Si dovrà fare molta attenzione perchè sulla carta non è solo la front line a far paura, ma anche gli esterni con Rakocevic, Thornton ed Akyol (nota bestia nera biancorossa) non sono assolutamente di secondo livello. Dopo tutti questi nomi altisonanti, ricordiamo che il vero ago della bilancia ed il giocatore che spesso decide le sorti degli incontri è Kerem Tunceri, vecchio lupo di mare e decisamente avvezzo ai finali thrilling.
Ci sarà da sudare per Milano e la squadra di Bucchi non parte col favore del pronostico vista la mancanza di Pecherov, quella parziale di Petravicius e il campo avverso. Di certo questa squadra non ha mai peccato di carattere e voglia di reagire alle sventure che gli infortuni gli hanno portato in queste stagioni. Sarà il campo a dirci se il famoso cuore è andato oltre l’ostacolo o si è fermato poco prima, ma Bucchi è certo nelle sue idee: “Si va ad Istanbul per vincere.” e se ci crede lui, anche tutta la squadra deve farlo.
Simone Mazzola