Seconda giornata d’Eurolega e seconda sfida al calor bianco per la Lottomatica Virtus Roma perché, dopo la vittoriosa prima partita interna contro il Brose Bamberg, ecco l’altra antagonista che ambisce al quarto posto nel girone e quindi al passaggio del turno alle TOP16, lo Spirou Charleroi direttamente dal durissimo barrage di qualificazione di fine estate vinto con tanta grinta e determinazione, e non senza soffrire.
Spirou Charleroi
Anche lo Charleroi, come il Bamberg, domina il proprio campionato in terra belga da ben 3 stagioni avendo nel proprio palmares ben 9 campionati (gli ultimi 3 consecutivi), 5 Coppa di Lega e 6 Supercoppa di Lega per una delle squadre più titolate della novelle vogue del basket del nord Europa.
Allenata da un ottimo ed apprezzato stratega dalle chiarissime origini italiane come Giovanni Bozzo ma con il passaporto belga, come lo stesso Matteo Boniciolli ha potuto constatare nella sua esperienza nel campionato belga di qualche anno fa, è una squadra fatta su misura per mettere potenzialmente in difficoltà la Virtus Roma, proprio come ha fatto provocando gelidi brividi alla schiena sette giorni fa al Malaga di Terrel McIntyre, messo ad un certo punto alle strette sul punteggio di 3-20 nel corso del primo quarto.
Squadra rapida, leggera ma solida e con non tantissimi centimetri (come torre c’è l’americano Andre Riddick, 2,08 assieme ai nazionali belgi Christophe Begin e Ioann Iarochevitch, entrambi 2,07), proprio in queste ore ha contrattualizzato Daniel Santiago, vecchissima volpe dei parquet europei e mondiali ed ha nello statunitense Brian Green e nel francese Joseph Gomis le proprie armi letali che dovranno artatamente essere disinnescate se si desidera portare a casa il risultato. Già, perché in casa lo Charleroi pratica un gioco spumeggiante ed aggressivo, forte anche dell’incoraggiante e chiassoso pubblico locale. Quindi la strategia sarà limpida: costringere la Virtus a perder tempo nella costruzione del gioco cercando d’innervosire Djedovic o Washington in difesa con una fisicità marcata fin dall’inizio della fase d’attacco dell’Urbe e, in attacco, cercando di far lavorare molto la difesa dell’Urbe per cercare il miglior tiro con percentuali elevate. Costretti a vincere quindi, se si vuole continuare a sognare le TOP16.
Lottomatica Virtus Roma
La sconfitta di Pesaro ha lasciato l’amaro in bocca a Viale Tiziano. Boniciolli ha avuto parole molto dure nei confronti dei suoi nel post-gara parlando di “mollezza” ingiustificata in un campo come quello marchigiano, ed effettivamente beccare all’intervallo 19 punti di scarto di fatto sancisce l’esito del 98% delle sfide cestistiche, e questa situazione al coach triestino non è affatto andata giù.
Perciò mercoledì sera siamo sicuri di una reazione d’orgoglio del gruppo nonostante persistano alcune zone d’ombra nel roster: Heytvelt, non presente nemmeno a referto a Pesaro; Traore, decisamente sottotono e monocorde; Washington spumeggiante ed incisivo contro Brindisi e Bamberg ed involuto a Pesaro; la coppia slava Dasic-Djedovic, svagata e distratta.
Sarà quindi indispensabile affrontare la partita con la concentrazione e la dedizione alla causa tipica di una finale, perché di una partita dentro-o-fuori si tratta questa contro lo Spirou, e sarà un altro grosso passo verso un’amalgama di gioco e di gruppo che deve cristallizzarsi e regalare punti fermi.
Coraggio dunque, sperando d’eguagliare la stessa partenza sprint dell’anno scorso almeno per bissare oggi due vittorie consecutive, vittorie che significherebbe TOP16 al 90%.
Fabrizio Noto/FRED