PESARO – La rinnovata Scavolini si presenta al meglio davanti al proprio pubblico con una vittoria più che convincente che inaugura al meglio il nuovo corso “griffato” Siviglia; la temuta Virtus Roma, protagonista di un vivace avvio di stagione dopo un precampionato indecifrabile, è stata spazzata via con apparente facilità, al di là di un fisiologico calo palesatosi nel secondo tempo ma che non ha mai fatto temere per l’esito della partita.
Si diceva “nuovo corso” per la compagine di Pesaro e, al di là dei tanti nuovi arrivi in campo ed in società e del nuovo sponsor, l’immagine più evidente è la nuova “mise” dell’Adriatic Arena, chiusa al secondo anello e con tutto il pubblico (non numerosissimo per gli standard pesaresi per la verità), raccolto attorno al campo.
Prima dell’inizio grandi applausi per lo sfortunato Sakota, presente in borghese dietro alla panchina di casa, e per il ragno Charles Smith, grande ex di turno.
Boniciolli presenta il quintetto inziale con Wahington in playmaker accanto alla speranze slave Dedovic e Dasic; Tourè è nei 12 al posto di Heytvelt. Dal Monte presenta il classico starting five, con Diaz tra i 5 nonostante una forma che a Varese si è manifestata assai precaria; Cinciarini è in panchina e non toccherà mai il campo.
La mossa a sorpresa di Boniciolli non dà grandi frutti perché, dopo un inizio di studio, la Lottomatica perde gradualmente il contatto con gli avversari, visto che in attacco il gioco latita ed i lunghi Traorè e Crosariol fanno più pasticci che altro contro un buon Cusin.
Tra i romani si salva solo il ragno Smith che pizzica la difesa avversaria segnando 8 degli 11 punti dei suoi alla fine del primo quarto; tra i padroni di casa, fluidi comunque nella manovra corale, sale in cattedra quasi inaspettatamente Diaz: il sosia di Fabri Fibra segna 7 punti con grande energia e spaccando in due la difesa avversaria.
Boniciolli prova a mischiare le carte con le sue continue rotazioni ma in avvio di secondo quarto la situazione per i suoi peggiora decisamente: Smith si eclissa mentre le novità Dasic e Dedovic non riescono ad incidere.
Al contrario la Scavolini Siviglia nei primi cinque minuti mette a segno un parziale di 11-2 che caccia i romani a -16 (29-13); grande protagonista del quarto, ma anche del resto della partita, è il figliol prodigo Daniel Hackett, capace di non demoralizzarsi dopo due triple malamente sbagliate e di mantenere grande freddezza nel condurre la squadra e nel procurarsi fondamentali tiri liberi.
La Lottomatica non ha nulla dai suoi e solo nel finale i suoi lunghi smettono di pasticciare e cominciano a produrre qualcosa di buono con Traorè; tuttavia è proprio sulla sirena di fine secondo quarto che la Scavolini Siviglia tocca il massimo vantaggio (44-25), quando un buon Almond trova una tripla ad alta difficoltà con tiro libero aggiuntivo causato dal fallo di Vitali.
In apertura di secondo tempo Boniciolli prova la carta del quintetto atipico, cercando di opporre alla freschezza dei biancorossi la fisicità di Washington, Smith, Dasic, Traorè e Crosariol; effetti a breve termine non se ne vedono perché la banda di Dal Monte continua a macinare bel gioco con Almond e con Cusin, capace di sfruttare le dormite avversarie con 9 punti in un solo quarto.
Il vento sembra cambiare solo a 4 minuti dalla fine, quando Giachetti riesce finalmente ad ingranare la quarta e Dedovic si sveglia: si passa così in poco tempo dal 60-39 al 60-49, vantaggio che comunque sembra ancora in grado di fornire una certa garanzia.
Invece Pesaro smarrisce un po’ di sicurezza, anche a causa dell’intensità nettamente più elevata che la Lottomatica mette in campo.
Per fortuna dei padroni di casa si tratta solo di un breve periodo perché, dopo una tripla di Dedovic ed un canestro di Tourè che portano Roma sul 58-65, sono due triple consecutive di Hackett e Flamini che ristabiliscono le distanze (la prima a dir la verità un po’ fortunosa ma, probabilmente, essenziale per le sorti del match, visto che è arrivata da otto metri allo scadere dei 24 secondi).
Mancano quasi cinque minuti e, volendo, ci sarebbe ancora tempo per recuperare ma il break è stato decisivo; dopo l’inevitabile time out Boniciolli ordina la zona e poi, con il passare inesorabile dei secondi, una difesa aggressiva che mette un po’ in difficoltà i padroni di casa.
Roma riesce solo ad accorciare le distanze, anche perché Diaz è freddissimo nel trasformare i falli sistematici subiti in preziosi canestri dai tiri liberi.
Finisce con una convincente e prestigiosa vittoria per la Scavolini Siviglia, salutata a dire il vero un po’ freddamente dal proprio pubblico, forse perché i fuochi d’artificio erano stati tutti riservati per i primi minuti.
Spogliatoi
Dal Monte: a Varese abbiamo giocato 15-18 minuti, oggi ne abbiamo giocati 25-27, vediamo se alla prossima riusciamo ad arrivare a 30. Al di là delle battute, abbiamo giocato ottimamente i primi venti minuti, approcciando benissimo la partita con un ritmo assai elevato, sapendo che Roma ha una squadra in grado di produrre grande energia. Noi l’abbiamo tenuta a 25 punti con un grandissimo lavoro nel primo tempo; poi nel secondo tempo è successo è venuto fuori che comunque noi giocavamo contro la Virtus Roma, squadra lunghissima e fortissima, capace di proporre anche quintetti atipici e molto fisici, come ad esempio quando hanno messo Dasic all’ala piccola. Noi, al contrario, abbiamo smesso di giocare, senza più andare dentro l’area e senza più guardare il canestro. Ovviamente in ogni caso dobbiamo essere contenti perché abbiamo vinto una partita vera, tenendola sempre sotto controllo e, tutto sommato, noi abbiamo ancora tanti lavori in corso.
Boniciolli: complimenti Pesaro, ha fatto una partita di grande consistenza ed interpretandola nel modo giusto; sono stati molto bravi a reagire bene alla sconfitta di Varese giocato senza ansia e nervosismo. Detto questo, io sono incazzatissimo per quanto riguarda la mia squadra, perché abbiamo cominciato molli e deconcentrati. Ci abbiamo messo un tempo a capire che anche in campionato, come in Eurolega, non possiamo permetterci di giocare con supponenza; è inaccettabile per una squadra giovane come la nostra. Peraltro Pesaro è una grande squadra ed il suo campo è tradizionalmente uno dei più difficili, per cui proprio non capisco come sia potuto accadere ai miei giocatori. Nel secondo tempo, con una difesa più intensa e con le nostre rotazioni più lunghe, siamo riusciti parzialmente a recuperare ma ormai era tardi; cercando di cogliere il lato positivo direi che dobbiamo ripartire da qui per le prossime partite.
Mvp: La palma di migliore in campo va, forse per un’incollatura su Diaz e Cusin, a Daniel Hackett che, al di là del buon bottino di punti, difende alla grande su Smith e dirige la squadra con assist, recuperi e, più in generale, freddezza da veterano
Wvp: Il peggiore in campo va doverosamente cercato tra la formazione ospite e, detto dei pasticci dei lunghi (che comunque sul finale si sono anche svegliati), forse allora bisogna citare Vitali, che forse paga colpe non del tutto sue, essendo entrato in campo nel momento peggiore della sua squadra, ma che comunque è uscito con le ossa rotte dal confronto con il suo collega rivale Hackett.
Scavolini Siviglia Pesaro – Lottomatica Roma 76-69
Parziali: (18-11; 26-14; 16-24; 16-20)
Progressione: (18-11; 44-25; 60-49)
Starting Five:
Scavolini Siviglia: Diaz, Collins, Cusin, Aleksandrov, Almond
Lottomatica: Smith, Washington, Crosariol, Dedovic, Dasic
Tabellini: http://195.56.77.210/game/64164.html
Giulio Pasolini