ROMA – In un Palalottomatica dipinto di bianco-azzurro, letteralmente e bellamente invaso dalla splendida tifoseria brindisina che festeggiava così il ritorno in Lega A dopo 28 anni, la Lottomatica Virtus Roma stravince al debutto contro una ENEL Brindisi decisa ma poco precisa, nonostante i nomi in quintetto non certamente di primo pelo, travolta alla fine dalla maggiore fisicità dei Giallorossoblu e dalla loro voglia, smisurata, di vincere e di mettersi alle spalle un periodo nero fatto di molti infortuni e malanni varii.
Vince Roma perchè ha un Washington in più, capace nel solo primo tempo di arrampicarsi sino a 22 di valutazione (tutta Brindisi si fermava a 24 in tutto il primo tempo!), e perchè la Boniciolli’s band comincia a dare segni concreti di capire cosa desidera da loro il coach triestino. Vince Roma perchè l’aria forse sta cambiando; lo testimonia, ad esempio, un’entrata a canestro di Luca Vitali nel secondo quarto di gioco a zona 2-3 avversaria schierata e nel momento più difficile della partita, evento da sottolineare considerando che il play dai natali bolognesi in tutta la passata stagione non si era mai azzardato a dare libero sfogo a questo fondamentale che, per un playmaker, dovrebbe essere il pane quotidiano ma che per lui era rimasto letteralmente “lettera morta”. Ma vince Roma anche perchè azzanna Brindisi alla giugulare, non molla quando nel secondo quarto subisce un parziale di 0-6 che avrebbe potuto rimettere tutto in discussione (da 28-16 a 28-22 con Giovacchini, Monroe e Lang a canestro per i bianco-azzurri), sfodera due triple ammazza-zona con Dedovic prima e Vitali poi e vola a +11 al 18°, e da lì la gara finisce di fatto.
Eppure Brindisi non si era presentata con l’aria da vittima sacrificale: Dixon a ronzare contro Washington evitando i suoi classici tiri da fuori e cercando di mettere in ritmo i suoi; Kris Lang, che assieme a Diawara prima ed a Bavcic dopo creava non pochi problemi nel cuore della difesa dell’Urbe, procurandosi addirittura all’intervallo lungo 5 rimbalzi offensivi; Monroe che impegnava strenuamente un Charlie Smith poco lucido ed in difficoltà sui suoi tagli in post basso. Insomma, Brindisi se la giocava eccome ed anche se alla fine del primo quarto lamentava già nove punti di scarto (23-14), nessuno avrebbe detto che sarebbe poi crollata di colpo come invece è accaduto di schianto tra il terzo ed il quarto periodo.
Dopo una tripla di Washington che portava nel secondo quarto al 13° le squadre a distanza di sicurezza (28-16), coach Perdichizzi ricavava da una elementare ma solida zona 2-3 un fatturato notevole fatto di 3 tiri sbagliati e 3 palle recuperate per una Virtus in evidente stato di confusione. Ma come detto prima, la Lottomatica manteneva freddo il proprio sangue e, stringendo i denti in difesa, salutava di fatto Brindisi con altre due bombe, una del solito Washington e l’altra del solissimo e glaciale Heytvelt, all’intervallo lungo Roma 45, Brindisi 29.
Terzo e quarto periodo erano di fatto un lungo scrimmage dove però la Lottomatica Virtus Roma non mollava come accaduto in un recente passato e per l’ENEL Brindisi, e per l’immensa e favolosa folla venuta nella Capitale con tanto amore da trasferire ai loro beniamini, una vaga idea di cosa possa significare un pre-campionato condotto a briglia sciolte e, soprattutto, la Lega A con tutto ciò che essa rappresenta.
Ma siamo sempre alla prima di campionato, anche l’anno scorso ad esempio Roma travolse una neopromossa, la Vanoli Cremona, proprio come questa sera, eppoi infilò la peggior stagione di sempre. Il cammino è lungo e faticoso sia per i Giallorossoblu che per i bianco-azzurri ma se qualcosa possiamo dire rispetto all’anno scorso è che per Roma ci ha colpito lo spirito battagliero con cui abbiamo visto i ragazzi di Boniciolli battersi: ci ha colpito, ad esempio, Crosariol giocare uno contro uno da post-basso almeno tre volte ed il tentativo di passarsi la palla nel modo più veloce e corretto possibile per tirare da 3 con il miglior spazio possibile. Per Brindisi possiamo solo augurarsi di non abbattersi e di riscattarsi fin da domenica prossima, l’incredibile e bellissimo pubblico che abbiamo visto questa sera al Palalottomatica merita quantomeno una serie A a vita, coraggio !!
SALA STAMPA:
Perdichizzi
Questa sera abbiamo avuto stasera l’impatto con la A, Roma gioca con un organico superiore rispetto al nostro e loro rotazioni ed il loro atletismo è superiore, ti portano a sbagliare 22 palle, ti portano a giocare male. Ma dobbiamo stare calmi, innanzitutto dobbiamo aspettare Lang e Monroe che han giocato con acciacchi vari. Ma non dimentichiamo che Roma per Noi è fuori portata.
Sì, Usciamo malconci ma ora dobbiamo azzerare tutto, ripartire da domenica prossima perchè il nostro obiettivo è la salvezza, dobbiamo puntare a quello e basta. E Roma fa parte di una fascia inavvicinabile per noi, tolte le 4 squadre che secondo me battaglieranno per lo scudetto, e cioè Roma appunto, Siena, Treviso e Milano, poi ce la giochiamo con tutti ma senza dimenticare la salvezza, e quindi umiltà e dedizione.
Sì purtroppo molto in ombra Radulovic, troppo avulso dal gioco, ha patito la fisicità di Dasic ed Heytvelt, dobbiamo monitorare attentamente questo aspetto perchè da lui ci aspettiamo qualcosa di differente ma, sia chiaro, tutta la squadra si è comunque espressa aldisotto delle nostre potenzialità. Otto punti di scarto tra noi e loro a quarto è la giusta dimensione, poi ci siamo un pò persi e non volevo accadesse.
Sentivo Matteo che affermava che solo giovedì aveva fatto il primo allenamento al completo, poi in campo oggi ne vedevo 16 a scaldarsi in campo (ride, ndr). Comunque noi pure abbiamo avuto i nostri patemi ma senza voler piangere, dobbiamo dimenticare questo amaro debutto e metterci alle spalle questo scarto che fa male.
Boniciolli
Due cose per cominciare: questa è la vittoria dei giocatori.
Abbiamo oggi tanti problemi in termini di fluidità, di organizzazione, di sistema e questa vittoria è la dimostrazione che han voluto far bene, ed è tutto merito loro. E hanno fatto bene contro un pubblico brindisino splendido, incredibilmente positivo, e se abbiamo vinto è merito della grande energia e della fisicità che sono riusciti ad esprimere. Ma tutti han fatto bene, anche Smith e Giachetti che han brillato poco, anche loro, han fatto benissimo. Dedovic è stato fantastico, Washington benissimo ma tutti han fatto energicamente bene. Ovviamente per raggiungere i nostri obiettivi abbiamo tanta strada da fare, troppi rimbalzi offensivi beccati nel primo quarto, troppi ! Ed allora non ha senso recuperare molte palle ma questo lo miglioreremo, come diceva Mao “Ogni cammino necessita di un primo passo !” . Avremo alti e bassi, ma abbiamo l’obiettivo dichiarato di divertire, di soddisfare i nostri tifosi e di riportarne al palattomatica il maggior numero possibile e ci vogliamo arrivare.
C’è energia, c’è voglia di giocare assieme, dobbiamo spremerci in difesa come assassini. Dopo aver preso un bel vantaggio abbiamo continuato a giocare, a passarci la palla bene ed abbiamo fatto molto volume e poca qualità ma ci siamo dannati per farlo. E di questo bisogna dare merito ai giocatori, esclusivamente a loro.
I 3 ragazzi nuovi, Washington, Dedovic e Dasic mi han stupito per ritmo, aggressività e concentrazione. Però attenzione, non dimentichiamoci che c’è anche la mano di Boscia nel volerli, nello scegliergli e questo è fondamentale. E ci teniamo ad avere più gente al palazzo ripeto, mercoledì abbiamo il Bamberg e dobbiamo giocare meglio, ed è già uno spareggio per passare alle TOP16.
Nelle ultime due settimane ero curioso ma teso nel vedere cosa sarebbe venuto fuori oggi, ero molto teso ma vedo che finalmente si intravede la chimica di squadra. E questo è importante, sono fiducioso, vedo i ragazzi che si frequentano anche fuori dal campo, e stanno bene insieme, è un segnale molto positivo che spero si protragga il più a lungo possibile.
No, questa sera non c’era motivo d’andare a zona contro Brindisi, semmai abbiamo sofferto la loro zona perchè ci abbiam lavorato solo 15 minuti sabato, tutto quì !
Dasic ha voglia di mettersi in discussione, dopo essersi messo in discussione a Madrid ed essere stato scartato da Messina, non da uno qualunque, sta facendo molto bene e ringrazio il Presidente per avercelo dato, grazie all’ennesimo sforzo economico. Certo, è stato il miglior giocatore under 20 l’anno scorso ma non paragoniamolo a Gallinari, quando torneranno Gigli e Datome dovremo vederlo da 3, e questo significa che avremo qualche piccolo problema, positivo però.
Smith ? Deve smaltire i carichi di lavoro ma nessuno è indispensabile, tutti sono funzionali alla causa e siamo una squadra giovane, con energia, Charlie può essere solo che una presenza positiva e fattiva.
Infine, vedete…..Il precampionato conta sempre poco o zero, quando s’alza la prima palla a due del campionato….Quello conta, la vera adrenalina che si sente addosso, guardate questa sera ad esempio Cantù che a Caorle ci ha catramato questa sera ha perso a Bologna, vincere in precampionato significa zero !
Lottomatica Virtus Roma – ENEL Brindisi 86-61
Parziali:(23-14; 22-15; 19-17; 22-15 )
Progressione; (23-14; 45-29; 64-46; 86-61)
Tabellini: http://195.56.77.210/game/64155.html
MVP
Alla fine del primo tempo splendido Washington con 22 di valutazione, a fine gara sempre Washington con 26 finale (4/5 da2, 2/4 da 3 e ben 5 palle recuperate, totale punti all’attivo 17), ma con uno strepitoso Vladimir Dasic che chiude con 24 di valutazione, frutto di un 6/8 da 2, 1/4 da 3, 2/3 ai liberi e ben 9 rimbalzi e 5 palle recuperate, totale punti 17. Beh, per un acquisto dell’ultim’ora non è malaccio ! Nota di merito anche per Nihad Dedovic, assieme a Yakhouba Diawara 18 punti in carniere e migliori marcatori della gara.
WVP
Avevano ancora negli occhi il Nikola Radulovic di Avellino con Boniciolli in panca a vincere la storica Coppa Italia due anni fa a Bologna, questa sera abbiamo visto il fratello gemello sfigato: -3 di valutazione. Peggio di lui solo un Giachetti old style con -5 di valutazione ma giustificato dal fatto che è stato condizionato troppo presto da due falli in due minuti, e richiamato subito in panca.
Fabrizio Noto/FRED