Seconda parte dell’inchiesta posta all’interno della Redazione di All-around.net e quale poteva essere la quinta domanda a Noi che curiamo con una buona attenzione anche il basket italiano in generale se non chi sarà il giovane talento italiano che si metterà in evidenza in questo campionato ?
Sul gradino più alto del podio s’è issato il giovane talento dell’Olimpia Niccolò Melli. E’ la speranza più attesa, forse più nitida anche del Torneo anche se, come sottolinea Paolo Sinelli da Cremona, “…Non avrà cifre roboanti, ma se riesce, ed è perfettamente in grado di farlo, ad essere uno da 15-20 minuti di sostanza in una squadra come Milano, avrà vinto la propria stagione..”. Su di lui la Redazione crede molto tanto da non accompagnare con molti commenti la sua candidatura. Semmai, sempre Paolo Sinelli da Cremona, esprime un concetto amaro ma reale sul qual occorrerebbe riflettere parecchio: “…Nessun giocatore italiano giovane è atteso a partire titolare. Questo già di per sè non è una buona notizia. Viggiano è italiano per finta, ed ormai a 26 anni considerarlo giovane si fa peccato. Lui potrebbe sorprendere…”, ma detto tra Noi, se Paolo tira in ballo Jeff Viggiano allora potremmo riprendere nel novero dei candidati anche la delusione forse più cocente dell’anno scorso, e cioè Daniel Hackett che si speri tanto, rientrando nella sua Pesaro quest’anno, possa farci vedere concretamente tutto quanto di buono s’era intravisto da junior ed in NCAA e sempre per il bene della Nazionale. Al secondo posto, medaglia d’argento su questo podio nostrano, ecco Massimo Chessa. Piace a molti redattori il modo in cui sta crescendo questo ragazzo sardo che ha grinta da vendere, coraggio leonino, esattamente come la maggior parte dei suoi conterranei. Dovrà migliorare ancora tecnicamente ma quest’anno è per lui l’anno del balzo in avanti deciso. Infine, al terzo posto e con la medaglia di bronzo al collo, ecco il figlio d’arte, il predestinato, Alessandro Gentile. Piace a molti redattori la sua sfacciataggine, la sua presenza anche fisica in campo che, come il padre, trasuda personalità e leadership. Menzioni infine per Fabio Mian, Rullo e Polonara e proprio questi ultimi vengono elogiati da Mirko Papiri da Teramo in quanto “…Polonara o Rullo che avranno minuti importanti in una squadra che chiede solo la salvezza…”.
Sesta domanda, inevitabile: quale giocatore straniero si metterà particolarmente in evidenza ?
Eccezione fatta per Jumaine Jones e per Bo McCalebb che han ricevuto 3 preferenze a testa e per Ksistof Lavrinovic con due preferenze, è stato un fiorire di cadenze e linguaggi. All-around.net ha come punto di forza il fatto che ha collaboratori sparsi in tutta Italia e, ancor più specificatamente, nelle 16 sedi ove si disputano le gare della Lega A; di conseguenza anche la libera interpretazione dei parametri di valutazione ne risentono ineluttabilmente. Ed ecco quindi citati Phil Goss, neo-arrivo a Varese; poi Mike Hall che, secondo Mirko Papiri da Teramo che predilige Jumaine Jones “…Anche se Hall (ma qui sono nuovamente di parte), potrebbe sorprendere se scevro da responsabilità e con la mente libera…”. Teramo allora dovrebbe dotarsi di camionate di valeriana !?!?!? Scherzi a parte, ci sono poi il neo-brindisino Edin Bavcic che, secondo Raffaele Mauro da Brindisi “…Forse il 4 più completo che ho visto finora eppoi non molla mai…”. Eppoi David “Il Falco” Hawkins di rientro a Milano, Rimantas Kaukenas di rientro da Madrid, e per chiudere Marteen Leunen, Chevon Troutman ed infine James White a Sassari che, il puntuale Paolo Sinelli da Cremona cita come atleta “…Che ha il talento, non solo atletico, per fare la differenza. In più, avrà una quantità di tiri da permettergli di diventare potenzialmente capocannoniere. Come ho scritto sopra, non credo andrà di pari passo coi risultati, ma se si parla di cifre, si parte da qui.” Qualcuno a mio avviso si è dimenticato di un altro neo-arrivo in Italia, e cioè di Ryan “Carabina” Toolson che promette, cifre alla mano, di far parlare molto di sé, vedremo.
Penultima domanda, che fa contraltare alla quinta sugli italiani: chi si segnalerà invece come delusione italiana dell’anno ?
L’anno scorso era stato insignito con il Premio Reverberi come miglior giovane talento del basket italiano, al secolo Pietro Aradori da Biella, disputando poi una bella stagione, forse un po’ in calando nella fase finale. Quest’anno Aradori è alla corte di Simone Pianigiani e Valerio Minucci e secondo una buona parte della Redazione rischia di fare una stagione magra. Molti affermano che potrebbe non reggere l’urto con una piazza come Siena, che fare il sesto uomo potrebbe sovraccaricarlo di dosi eccessive di responsabilità, responsabilità che potrebbero schiacciarlo. Secondo Raffaele Mauro da Brindisi, “…Troppa pressione per un ragazzi di appena 22 anni in una squadra condannata a vincere, se ne esce indenne è un campione !”.
Dopodicchè, tolto Alex Righetti che viene segnalato da due redattori in quanto mai effettivamente vincente come avrebbe potuto essere, è una pletora di segnalazioni negative: Martinoni, Garri che ritorna a Caserta dopo aver fatto benino a Biella, Poeta che non convincerebbe con addosso la maglia delle V Nere, Marconato, Infante che, secondo Stefano Pozzi da Varese “…Non è proprio da Lega A”, sino a finire all’enigma storico del basket italiano dell’ultimo lustro, e cioè Andrea Crosariol. Fisico da granatiere, mani anche educate, ma testa da decifrare.
Ultima domanda, poteva mancare il flop straniero come quello italiano ?
Defenestrato prima di cominciare da Caserta il povero Olumide Oyedeji, che metteva d’accordo un po’ tutti in Redazione, ci si è aggrappati all’ignavia di alcuni nel non esprimere un parere deciso: un po’ perché effettivamente la velocità con cui si cambiano i giocatori stranieri è cosa risaputa e velocissima nel nostro Torneo, eppoi perché ne sono arrivati così tanti da non averli potuti vedere sino in fondo tutti. Ma trova molti consensi (sfavorevoli in questo caso), Jonathan Tabu e Josh Heytvelt. Il primo sembra una scommessa azzardata dalla famosa, rigogliosa cernita canturina sui grandi talenti mentre il secondo non convince granchè, e se così sarà per Roma saranno guai seri. Da segnalare Mike Hall, autentico genio ma anche corposa sregolatezza, David Moss secondo Paolo Brugnara da Treviso e Linton Johnson che, secondo Paolo Sinelli da Cremona, “…Non mi è mai sembrato avere la mentalità, l’affidabilità e l’abitudine per fare la differenza in Italia…”. Segnalazioni anche per Bobby Jones e Blake Ahearn in quel di Teramo, infine anche una segnalazione per Guillermo Diaz. Strano, a Caserta nella stagione 2008-09 aveva quasi incantato tutta Italia per la sua prepotenza fisica e tecnica nell’uno contro uno, è bastata una stagione a Biella negativa per farne un potenziale flop.
Vedremo quindi a fine stagione se avremo avuto ragione o torto, nel frattempo, anche se banalmente, BUON CAMPIONATO A TUTTI !!
Fabrizio Noto/FRED