Non si può certo dire che fino ad ora il precampionato della Scavolini Siviglia non abbia riservato delle moderate soddisfazioni ai tifosi biancorossi, visti i positivi risultati giunti fin dall’inizio.
Nulla di trascendentale, sia chiaro, ma inanellare una bella serie di successi iniziata con la prima amichevole in quel di Rimini e la vittoria nel Memorial Zappieri di Veroli contro Jesi ed i padroni di casa non ha fatto altro che rafforzare l’ottimismo tra gli affezionati supporter.
Un ottimismo che fino ad ora si è concretizzato con una buona campagna abbonamenti, già lanciata fin dall’inizio dalla curiosità di vedere una squadra nuova ma accattivante nonché l’operato della nuova gestione del sig. Siviglia, al secolo Sauro Bianchetti.
Il tutto con la zavorra di aver dovuto sostenere tutti i match con la duplice assenza dei pivot Cusin e Lydeka, entrambi fuori dalle gare fin dall’inizio della stagione; proprio per questo motivo era stato deciso l’ingaggio a gettone del ceco Steffel, ancora nei ranghi biancorossi quanto meno fino al completo ristabilimento di entrambi ed autore anche di alcune prove di sostanza.
Ma ovviamente non è stato su di lui che si sono soffermate le attenzioni del pubblico, quanto piuttosto sui numerosi nuovi arrivati.
Detto degli infortunati Cusin e Lydeka, l’occhio si è spostato inizialmente sui due americani Collins e Almond; se quest’ultimo, chiamato a svolgere l’ingrato compito di sostituire Hicks nel roster della squadra e nei cuori dei tifosi, si è mostrato prevedibilmente altalenante, il primo si è confermato una garanzia, vista anche la sua lunga militanza nei vari campionati italiani.
Peccato che il buon Andrè abbia patito un piccolo acciacco nell’ultima amichevole contro Brindisi (la prima sconfitta stagionale, tra l’altro, in occasione della finale del quadrangolare di Trani); nulla di preoccupante, comunque, al contrario di quanto occorso all’altro nuovo acquisto Diaz proprio nel medesimo match.
L’impietoso referto medico parla di lesione di primo grado al quadricipite, con conseguente periodo di stop per circa 2-3 settimane; questo vuol dire che il portoricano, appena arrivato dopo i mondiali svolti con la sua nazionale, sarà di nuovo disponibile in concomitanza con l’inizio del campionato, con una condizione fisica tutta da recuperare ed un inserimento tecnico tattico ancora ai blocchi di partenza.
Una vera disdetta, proprio nel momento in cui stavano rientrando i lunghi ed il roster si stava finalmente completando; quasi inutile sottolineare il fastidio mostrato da Dal Monte per questo colpo di sfortuna in un momento tanto delicato della stagione.
Quindi se i risultati hanno tutto sommato arriso alla compagine biancorossa, in casa pesarese non si può nascondere una certa preoccupazione per l’immediato futuro, visto che comunque anche due pesi massimi come Cusin e Lydeka necessiteranno dei loro tempi per recuperare il tempo perso fino a questo punto della preparazione.
Non si può comunque nascondere una certa soddisfazione generale anche per il buon rendimento fin qui mostrato da due giocatori in attesa di rilancio e su cui si è scommesso una buona fetta di questa stagione, ovvero l’ex super talento Aleksandrov e l’ex enfant du pays Daniel Hackett.
Come si è detto, fino a questo momento il pubblico sta rispondendo bene (e la buona campagna abbonamenti sta lì a dimostrarlo) e se sono rose fioriranno; il tutto con un pensiero allo sfortunato Sakota, ancora convalescente dopo il dramma del finale di stagione scorsa e, ovviamente, assente dal roster, seppu presente nei pensieri di ex compagni di squadra e tifosi.
Giulio Pasolini