C’è chi dice che il numero 13 porti male, c’è chi dice il contrario, probabilmente a Viale Tiziano non se ne curano più di tanto se al momento il roster è appunto composto da 13 atleti non considerando tesserato il giovane Drenovac in prova, talmente in prova che nel “Città di Caorle” non ha nemmeno messo il piede in campo.
Ma aldilà di frasi scaramantiche o facili battute, il pre-campionato dei Giallorossoblu prosegue con serenità nonostante gli assenti ai box per i relativi infortuni (Gigli al polso, Heytvelt per la frattura al setto nasale, Datome per l’intervento al ginocchio per problemi meniscali), e la sconfitta contro la Bennet Cantù in quel della cittadina veneta, giunta dopo la vittoria in semifinale contro una rimaneggiatissima Armani Jeans Milano.
Perciò, alla luce di questa primissima fase di lavoro, possiamo cominciare a fare qualche considerazione su cosa potrebbe essere o diventare questa Virtus targata Boniciolli con l’aiuto di Boscia Tanjevic.
Il settore play-guardie è coperto da Iacopo Giachetti, Luca Vitali, Dairus Washington e Nihad Dedovic.
Giachetti ha vissuto nella scorsa stagione la sua miglior stagione da quando è alla Virtus Roma ma se si pensa che essa è coincisa con la peggior stagione dell’Era Toti in termini di risultati, allora questo dato va rivisto ed analizzato con maggior cura. Al momento sembra il play deputato a gestire il gioco della Virtus, il play dello startin’ five forte anche del buon girone di qualificazione disputato quest’estate con la Nazionale. Poi cè Luca Vitali che, esattamente come accadduto quest’anno a Giachetti, fece l’anno scorso belle cose in Nazionale, poi l’arrivo a Roma da Milano per l’annata della rivincita, l’operazione alle tonsille, il rientro a novembre inoltrato ed una stagione deludente con il solo sprazzo positivo del canestro vincente in quel di Cremona sull’ultimo possesso, sarà per lui una stagione importante per dimostrare tutto il suo valore, purtroppo fermo a Montegranaro di due anni fa. Si sta provando anche Darius Washington come play ma è un pò un azzardo, oseremmo dire, alla Ibby Jabber: Washingon è sicuramente un profilo tecnico e fisico molto interessante ma è palesemente più efficace quando è libero di creare problemi agli avversari più che pensare a come costruire gioco oppure a dettare il ritmo per i compagni. Infine il giovane bosniaco “pallino” di Tanjevic, Dedovic. Per lui vale lo stesso discorso fatto per Washington se non fosse che, a differenza della guardia statunitense con passaporto macedone, effettivamente il ventenne che Boscia ha voluto in Giallorossoblu ha maggiore propensione a leggere il gioco difensivo avversario. Complessivamente un settore che sembra ben assortito ma che necessita di importanti verifiche sul parquet perchè dovrà dare quel qualcosa in termini di fosforo che l’anno scorso è mancato troppe volte.
Ci sono poi come ali, più o meno “forti”, Charles “Il Ragno” Smith, Angelo Gigli, Gigi Datome, Herve Toure e Capitan Tonolli.
Il primo non si discute. Giocatore non più giovanissimo (36 primavere per lui ma nessun malanno fisico serio in passato), è stato portato a Roma proprio per conferire al roster esperienza e sangue freddo oltre che mentalità vincente, tutti valori sui quali non bisogna mai lesinare. Il trio italiano, aspettando i recuperi di Gigli e Datome, offre certezze nel primo nome mentre per il secondo è difficile esprimere un parere con proiezione futuribile. Su Tonolli c’è poco da dire, il Capitano è un’Icona della squadra e comunque, quelle poche volte in cui è servito il suo aiuto, il suo apporto soprattutto in difesa, non è mai venuto meno. Gigli è una certezza, uno dei pochi ad aver percentualmente migliorato i numeri rispetto alla sua prima stagione all’Urbe mentre Gigi Datome, riscattato per il totale da Siena alla fine dei due anni di prestito, deve in tutti i modi dare segnali costanti di presenza, oltre che di crescita. Ma se il suo fisico continuerà ad impedirgli di spiccare il volo definitivamente non sarà facile per lui dimostrare le doti di cui abbonda. E’ questo purtroppo al momento il solo grosso limite per il ragazzo, limite che ne sta fiaccando la voglia di stringere i denti ed andare avanti comunque. Herve Toure invece, da “accantonato di lusso” da Boniciolli con ancora 3 anni di contratto, può solo che migliorare perchè se si parte da zero anche uno o due va bene. Qualche apparizione al “Città di Caorle” ma per avere più spazio dovrà dimostrare giorno dopo giorno caratteristiche che al momento Boniciolli non gli conferisce. Chi lo sa che poi Tanjevic, con la sua idea fissa dei tanti centimetri in campo, non abbia fatto rivedere al buon Matteo qualche parametro di riferimento sul francese che in fatto di atletismo non è poi così malaccio.
Infine eccoci ai Centri, e cioè ad Andrea Iannilli, Andrea Crosariol, Josh Heytvelt ed Alì Traore.
Per Iannilli il discorso è molto chiaro, lo spazio per lui sarà limitato, il suo meglio dovrà darlo magari in settimana in palestra cercando però di non frantumare più setti nasali ai compagni, leggasi alla voce Heytvelt. Andrea Crosariol è sullo stesso piano di Luca Vitali e Gigi Datome: è ora di dimostrare quello che tutti pensano positivamente di lui, quello che si era intravisto ad Avellino due stagioni fa, e per farlo dovrà sudare parecchio per tenere alta la concentrazione e migliorare sui fondamentali. Invece la coppia Heytvelt e Traore possono fare molto bene. L’americano d’origine olandese, essendo anche potenzialmente pericoloso dal perimetro può allargare il fronte offensivo della Virtus anche sul lato debole; dal nazionale francese, voluto anch’esso da Boscia Tanjevic, invece si attende di più il tipico ruolo di centro: rimbalzi, pericolosità in area, intimidazione per scoraggiare i penetratori.
Il pre-campionato intanto prosegue con lavoro a Roma dopo il periodo in Folgaria per poi volare in Turchia per il Torneo, dal 29 settembre al 2 ottobre, a Bandirma (contro Banvit Bk, Fenerbache, Turk Telecom e Medical Park Trabzonspor), ma prima ci sarà uno scrimmage ed un’amichevole contro Montegranaro ad Isernia giorno 24 e 25 settembre. Ma sono anche al vaglio altre eventuali amichevoli
Fabrizio Noto/FRED