Bennet Cantù – Lottomatica Virtus Roma 78 – 61
Parziali: (21- 16, 42- 34, 58- 47)
Bennet Cantù: Ortner 6, Markoishvili 8, Leunen 8, Marconato 6, Mazzarino 12, Mian 8, Urbutis 6, Diviach, Tabu 7, Green 17. Dukulis ne. All. Andrea Trinchieri.
Lottomatica Virtus Roma: Giachetti 2, Marchetti, Washington 12, Vitali 11, Di Giacomo ne, Traorè 14, Dedovic 5, Smith 3, Tourè 3, Iannilli 2, Crosariol 9. Drenovac ne. All. Boniciolli.
Arbitri: Pascotto, Pinto, Barni.
Caorle (VE) – Se il buongiorno si vede dal mattino, nonostante ci si trovi in verità più vicini all’alba che al mattino, la Bennet Cantù di Andrea Trinchieri ha lanciato un messaggio importante a tutte le avversarie che gli si faranno incontro tra un mese esatto in campionato andando a vincere ieri sera, per la seconda volta consecutiva (vittima l’anno scorso fu l’Aris di Salonicco), la 4a Edizione del Torneo “Città di Caorle”.
Dopo aver battuto venerdì sera nella prima partita del Torneo i semi-padroni di casa della Benetton Treviso per 81-78, stessa sorte è toccata alla Lottomatica Virtus Roma di Matteo Boniciolli ed in modo ancor più perentorio e netto di quanto possa indicare lo scarto, già di per se considerevole, diciassette punti di scarto che non ammettono repliche.
Gioco preciso con velocità e qualità nel possesso, dove si è messo in evidenza il nuovo playmaker canturino, Mike Green, non solo per i suoi 17 punti finali (12 di questi solo nel primo quarto, quando Cantù ha messo subito in chiaro le cose), ma perchè si è vista da parte sua già una buona padronanza nel reggere le fila del gioco che desidera imprimere quest’anno Andrea Trinchieri. L’ex-play della Belgacom basket di Liegi, protagonista a Butler nella stagione NCAA 2006-07 con l’approdo alle Sweet Sixteen, ha decisamente impressionato per rapidità e lettura d’insieme, conferendo probabilmente anche quella dose di fosforo a dosi continue che il suo omonimo Jerry riusciva l’anno scorso a trasferire ma a corrente alternata. Per il resto Cantù, unica squadra ad aver cambiato pochissimo quest’estate, ha avuto il solito ottimo contributo da Nicolas Mazzarino, 12 punti ma una presenza di assoluto rilievo per tutto il tempo in cui è rimasto in campo. Bene anche Maarten Leunen, il pezzo pregiato del potenziale mercato in uscita che ha deciso di rimanere in Brianza per un’altra stagione almeno e molto bene Ben Ortner, ormai il doloroso infortunio contro Siena nelle semifinali PlayOffs 2009-10 sono un pallido ricordo.
La Virtus Roma incassa bene e non esagera, Matteo Boniciolli dichiara: ““E´ evidente che in questo momento della stagione non siamo in grado di giocare due gare consecutive con uguale intensità. Non abbiamo voluto rischiare Smith che ieri ha preso un colpo nella gara con Milano e durante il match di oggi si è infortunato, stesso dicasi per Touré alla mano. Se poi aggiungiamo le assenze di Gigli, Datome, Heytvelt, Tonolli, abbiamo avuto una rotazione molto ristretta. Come però non ci siamo scomposti per la vittoria di ieri contro Milano (vittoria per Roma per 62-55 ma con sospensione della stessa a 4 minuti dal termine dalla gara a causa dell’eccessiva scivolosità del terreno, ndr), oggi non ci scomponiamo per questa sconfitta. La preparazione continua”.
Concordiamo con Boniciolli ma, onestamente, in molte circostanze si è vista la stessa Virtus dell’anno scorso. Discretamente buona in difesa con applicazione e dedizione alla causa comune ma balbettante, eccessivamente balbettante, in attacco. Cinque minuti, ad esempio, per produrre i primi due punti per mano di Iannilli nel terzo quarto, dando quindi al match una piega precisa sul risultato finale. Eppoi ancora palle perse, troppe palle perse. per un totale agghiacciante di 29.
Lati positivi per Roma: Darius Washington con i suoi 12 punti, 5 rimbalzi e ben 5 assist è stato globalmente il migliore dei suoi, cercando di dare quella scossa vitale per restare in partita dopo il primo quarto; unico neo le 5 palle perse. Eppoi Alì Traorè, 8 rimbalzi e 14 punti finali, che ha fatto vedere qualcosa d’interessante sia come fisicità ma anche come tecnica d’approccio a canestro e sotto il vetro; il redivivo Luca Vitali, che però ha collezionato sì 11 punti in attacco ma con 3 palle perse. In ombra Il Ragno ma a causa di una botta che, andando ad incidere sullo stesso punto dolente generato la sera precedente contro Milano, è rimasto a lungo in panca.
Due righe per Treviso e Milano, rispettivamente terza e quarta classificata (Benetton – Armani 74-65)
I padroni di casa virtuali, sia contro Milano che contro Cantù, hanno fatto vedere buonissime cose ma a sprazzi, situazione questa che li aveva portati alla sconfitta in semifinale contro una Cantù molto più costante nel dosaggio positivo delle fasi delicate della gara. Bene Ryan Carabina Toolson che, a giudicare dal fresco nomignolo affibiatogli dai tifosi della Marca, ha sfoderato le sue armi migliori incantando per precisione dalla distanza. Molto bene anche i neo-arrivati, Stefan Markovic, Hrvoje Peric e Greg Brunner, ancora poco costante il gioiellino Donatas Motiejunas.
Milano si è presentata alla manifestazione lamentando troppe assenze: Ibby Jaaber, David Hawkins, Niccolò Melli e Jonas Maciulis sono troppo per una squadra che sta cercando di ricostruirsi dopo il buon finale di stagione scorsa e la solita applicazione di Mason Rocca, Marco Mordente, Morris Finley ed il rientrante Marijonas Petravicius non è bastata al cospetto di Roma prima e di Treviso dopo, squadre che han potuto gestire al meglio le rotazioni anche se l’Olimpia non ha mai sbracato, difendendo il proprio blasone in maniera più che dignitosa.
Un bel Torneo comunque, con le manifestazioni a latere ad impreziosire l’Evento che, han promesso a Caorlè, si rifarà anche l’anno prossimo per la gioia degli appassionati.
Fabrizio Noto/FRED