3/3 ai liberi, 2/5 da 2 e 4/4 da 3 per 17 punti totali: bella prestazione di Durant… nel solo primo quarto!!
Grazie alla loro stella, gli USA chiudono il primo quarto sopra 23-12 mettendo in dote un vantaggio che si porteranno avanti agevolmente per il resto del match.
Nonostante la posta in palio, la partita non esiste mai: la Lituania, a parte piccoli parziali, non riesce a tirar fuori l’anima ma rimane risucchiata dal ritmo sonnecchioso degli USA.
Gli americani non hanno mai bisogno di innestare le marce alte: giocano tutta la partita in seconda, con rari sprazzi di terza, e lasciano l’incombenza del gioco alle individualità dei singoli, Durant su tutti. E’ una squadra a tratti anche fastidiosa da vedere per la superficialità con cui giocano (simboleggiata da alcune schiacciate sbagliate in solitudine) ed è a volte anche difficile definirla squadra, visto che in campo non si parlano mai e non si lasciano andare a troppe emozioni: sembrano quasi più dei personaggi da video rap con quel passo ciondolante e il loro fare da duri.
Tra i singoli è da annotare la prestazione di Durant, che chiude con 38 punti – 5/5 ai liberi, 9/13 da 2 e 5/12 da 3 (in totale gli USA mettono a segno 7 triple)- e 9 rimbalzi; nella Lituania bene Delininkaitis e Maciulis, inesistente invece Kleiza.
Gli americani sono perciò la prima finalista di questi mondiali grazie al loro atletismo e loro livello tecnico nettamente superiore all’avversario: c’è da sperare che in finale siano messi a più dura prova e sarà interessante vedere come reagiranno in un’eventuale gara punto a punto, nella quale servirà tirar fuori tutti gli attributi.
Maurizio Musolino