Strana settimana quella appena vissuta dalla Benetton Treviso. Il nuovo corso, dopo una stagione deludente, è iniziato con la rinuncia a due colonne del passato biancoverde: quello (annunciato da tempo) dell’assistant general manager, Massimo Jacopini, e quello (già meno scontato, ma tutto sommato indolore) dell’assistant coach, Marcelo Nicola.
Fin qui, nulla di sorprendente. Ma con l’approssimarsi del week end prende forza la notizia, appena sussurrata nei giorni precedenti, dell’addio di coach Jasmin Repesa, accostato alla panchina dell’Efes Pilsen. Nessuna dichiarazione del diretto interessato, mentre l’agente, Mira Poljo, afferma che l’allenatore starebbe gestendo la vicenda in totale autonomia, aggiungendo però di avere la sensazione che il suo assistito non rimarrà a Treviso.
La società controbatte al clamoroso rumor con un laconico comunicato sul sito ufficiale: “In riferimento a quanto apparso in data odierna su alcuni quotidiani, la Benetton Basket comunica che il tecnico Jasmin Repesa è vincolato contrattualmente alla società fino al 30 giugno 2012”. L’interpretazione da parte della stampa è sostanzialmente univoca: Treviso ha perso il suo coach e vuole quanto meno evitare che ciò avvenga senza una contropartita economica. Non a caso, anche oggi (21-06-2010) si assiste ad una sparatoria di nomi dei possibili sostituti di Repesa (Kurtinaitis, Maljkovic, Perasovic, Vujosevic, Trinchieri, Bechi, Sacripanti) che Claudio Coldebella (il neo, ancora ufficioso, direttore sportivo) dovrebbe/potrebbe contattare nelle prossime ore.
Poi (poco fa) sul sito ufficiale dei Birrai di Istanbul appare la notizia che il coach dell’Efes per la prossima stagione sarà Velimir Perasovic. Ed allora tutto quanto scritto in questi giorni diventa carta straccia. Repesa, individuato a suo tempo come il più credibile ingegnere del progetto “Energia Verde”, rimarrà alla Benetton e Coldebella imposterà con lui il mercato estivo. Dovrebbero essere perciò confermate le (poche) certezze relative al nuovo roster, che sarebbero per forza di cose state messe in discussione nel caso di cambio di allenatore: la permanenza di Nicevic, Kus e Motiejunas e gli arrivi di Markovic e Bjelika.
Non si può sapere cosa sia veramente successo in questi giorni; e perciò non è il caso di bollare la vicenda come definitivamente chiusa. L’ipotesi più probabile è che il no secco della Benetton abbia fatto tramontare un affare dato dai più per cosa fatta. Anche di questi tempi evidentemente si può pretendere con successo il rispetto di un contratto (buona cosa). Per contro, è veramente un affare tenere un allenatore che, presumibilmente (ma chissà…), ha fatto di tutto per cambiare aria?
Paolo Brugnara