Gara 3 era fortemente condizionata dalle due vittorie ottenute dal Caja Laboral a Barcellona, che obbligavano i catalani a vincere le tre partite rimanenti.
Il Caja Laboral, con una difesa molto solida chiudendo l’area e correndo in contropiede, inizia con un parziale 6-0, ma il Barcellona recupera subito con una serie di giocate da tre punti (Mickeal, Rubio e Morris) portando il tabellone sul 8-10 nei primi due minuti. Dopo questo inizio la tensione pervade le due squadre, provocando basse percentuali nei tiri, palle perse e tanti falli (due per Rubio, Teletovic e Vazquez). Con una tripla d’English e un alley-hoop d’Eliyahu si arriva alla fine del quarto sul 22-18.
Nel secondo quarto rimane questa tensione. Si continua sbagliando tanti tiri sotto canestro, tiri liberi (tre consecutivi di Oleson) e commettendo tanti falli (24 falli alla fine della prima parte). Il Barcellona trova soluzioni in attacco quando Mickeal prende l’iniziativa (14 punti nei primi 20 minuti), mentre il Caja Laboral basa il suo gioco nei lunghi (Eliyahu 10 punti e Splitter 18 di valutazione). Cosi si finiva il tempo sul 41-36.
Non ci sono novità nel terzo quarto in cui si è dovuto aspettare due minuti per verdere il primo canestro. Il Barcellona tenta la fuga con una difesa piu aggressiva che forza il Caja Laboral a tiri difficili, ma non riesce a dare lo strappo per i troppi errori al tiro, sopratutto da tre (3/20 dopo tre quarti). Con tre tiri liberi di Navarro e un canestro di Rubio, il Barcellona riesce a tornare in vantaggio alla fine del quarto 52-53, rispondendo ai 7 punti di Herrmann nei 10 minuti.
Il Caja Laboral inizia l’ultimo quarto con 4 punti consecutivi, mentre il Barcellona continua con i suoi problemi nel tiri dai 6,25. Con 3 minuti da giocare, Sada e Lorbek mettono due bombeche portano il risultato sul 62-61. A 1 minuto della fine, Ricky Rubio perde la palla e sul contrapiede Pau Ribas segna una tripla dall’angolo che regalava mezza partita ai baschi 66-61. Nell’ attacco successivo Navarro risponde con una tripla più fallo per il 66-64. Il Caja Laboral perde la palla e permette a Morris di pareggiare con una schiacchiata a 30 secondi della fine. Nell’ ultimo attacco, Morris stoppa il tiro d’Eliyahu non senza polemiche perchè la palla era forse in parabola discendente, ma con questa giocata rinvia l’assegnazione del titolo all’over-time.
Il supplementare comincia con nervi tesi, provocando tante palle perse ed errori al tiro. Due canestri di Splitter davano il vantaggio ai baschi nei primi due minuti. Ma subito dopo, un canestro di Morris, due tiri liberi e un contropiede di Ricky dopo rubata dello stesso Morris, ridavano il vantanggio ai catalani 70-72 con 2 minuti da giocare. A 1:30 della fine Rubio segna un tiro da tre che era immediatamente risposto da Teletovic (73-75). Nel seguente attacco Lorbek segna il 73-77. Una penetrazione di Teletovic avvicinava ancora i baschi 76-77, dando la ultima palla al Barcellona. Il Caja Laboral commette un fallo rapido su Basile, che segna soltanto uno dei due liberi (76-78). Sul contrattacco Fernando San Emeterio compiva il miracolo con un 2+1 a 0,5 secondi della fine, dando il titolo ACB ai baschi con pieno merito (79-78)
Il migliore della partita è stato Tiago Splitter che a mostrato la sua superiorita al di lá dei numeri (14 punti, 13 rimbalzi, 36 di valutazione), mostrando di essere ad un livello superiore a chiunque in ACB. Da notare anche le prove di Eliyahu (18 punti e 15 di valutazione) e San Emeterio (6 punti col canestro vincente) per i baschi, e di Pete Mickeal (16 punti), Ricky Rubio (14 punti, 8 rimbalzi, 5 recuperi e 21 di valutazione) e Navarro (18 punti) per i catalani.
Una vittoria totalmente meritata da parte del Caja Laboral, che ha mostrato di sapere come giocare di fronte a una squadra fortissima come quella del Barcellona, con una difesa soffocante durante 40 minuti che non ha lasciato respiro alle grandi stars avversarie.
Comunque, stagione da ricordare per i catalani, che restano campioni d’Europa, della Supercoppa di Spagna e della Coppa del Rey, con una squadra molto più equilibrata rispetto agli anni passati e che gli permetterà di restare nell’elite del basket europeo nei prossimi tempi.
Quique Torres.