Molti tifosi inveiscono contro Bucchi decisamente con poca ragione questa volta, come hanno fatto per gran parte della stagione, per una sconfitta che ha il sapore della grande beffa sia per la dinamica (gol dell’ex di Jones) che perchè arriva in una cornice di pubblico unica grazie al borghesissimo pubblico milanese che delizia della presenza a palazzo solo in mancanza di alternative sportive nella metropoli.
Milano parte molto male in attacco con tre perse nei primi sei possessi, di cui una in apertura con Finley che passa la palla ad un Maciulis che non lo sta nemmeno guardando. I grandi indiziati Hall e Jones cominciano con 0-4 da tre punti equamente distribuiti ma chi si erge a protagonista è Di Bella che segna sei punti nel solo primo quarto gestendo in maniera esemplare l’attacco. Maciulis è l’unico a mettere punti a referto per Milano nel momento difficile e come al solito risulta il più cavalcato nei primi dieci minuti. Se togliamo il suo 3-5 dal campo, gli altri tirano con 2-10, mentre Caserta pur senza strafare è avanti di quattro alla prima pausa.
Monroe entra per Milano e cambia l’incisività dell’attacco con un assist e un recupero convertito in schiacciata. I playmakers milanesi perdono 5 palloni in poco più di un quarto ed allora si alza dalla panchina Sani Becirovic. Caserta comincia a macinare gioco in attacco con i suoi tiratori e sei punti consecutivi della coppia Bowers-Ere danno il +10 e il timeout obbligato di Bucchi. I biancorossi rispondono con un 7-0 di controparziale firmato in calce da Monroe prima di commettere un banale terzo fallo e togliersi dalle ostilità. Contro il quintetto piccolo Sacripanti sfrutta la prepotenza fisica di Ere e lucra sei liberi, mentre dall’altra parte Milano rifiuta molti tiri aperti con la paura delle pessime percentuali (2-11 alla pausa), ma a chiudere il tempo è forse quello balisticamente meno in palla, ovvero Mordente, che sigilla con una tripla il 31-36 dell’intervallo lungo.
Maciulis apre il secondo tempo con una tripla, poi la premiata ditta Mordente-Rocca si chiama un gioco particolare durante un momento morto e dall’altra parte puniscono uno show esagerato del difensore del bloccante sul pick and roll centrale e lo “slip” di Rocca produce due liberi e fallo di Jones. Caserta non demorde e nonostante una tripla a due metri dal ferro di Jones confeziona un 6-0 in un amen di Bowers e Di Bella che costringe Bucchi al timeout.
Mancinelli fa un gran lavoro di posizione su Jones e lo toglie dal match, ma Milano sbaglia buoni tiri aperti per tornare avanti ed il quarto finisce con una tripla di Doornekamp e un canestro di Finley per la parità a quota 52.
Finley apre l’ultimo periodo litigando con il canestro, ma non è l’unico perchè non segna veramente nessuno per due minuti. Arnold sigla il +3 e Caserta fa una fatica tremenda ad attaccare con Koszarek in regia, ma il quarto e il quinto fallo di Monroe (il secondo un tecnico assestato da Facchini dopo una tripla di Hall) sono una pesante perdita per Milano. Con il ritorno di Di Bella Caserta è li, Bowers da 3 fa -1 e dopo un susseguirsi di buone azioni si arriva al finale al cardiopalma. Sorpasso di Bowers, risponde Rocca, 2-2 di Michelori, Milano sbaglia tre tiri consecutivi ma Rocca subisce fallo e va in lunetta. Fa 0-2 ma Bulleri ruba il rimbalzo a Michelori e Maciulis segna il nuovo sorpasso. Ere sbaglia, ma il fallo di Michelori su Mordente paga contro ogni pronostico dei dividendi. Il teramano fa 1-2 e in uscita dal timeout un disastroso Jones sino a quel punto segna da tre punti il sorpasso con un tiro di purissimo talento NBA. Milano gioca abbastanza male l’ultima azione Milano e Hall e costretto ad un tiro cadendo all’indietro, benchè aperto. Palla sul ferro e Caserta torna in possesso della serie.
Armani Jeans Milano – Pepsi Caserta 66-67 ( 13-17, 18-19, 21-16, 14-15)
Quintetti:
Pepsi: Di Bella, Bowers, Ere, Martquis, Jones
Armani Jeans: Finley, Mordente, Maciulis, Hall, Rocca.
MVP Milano: Jonas Maciulis, finalmente sta sfruttando i suoi punti forti vicino a canestro per prendere ritmo anche dal perimetro.Unica pecca, l’errore aperto nel finale che poteva chiudere il match.
MVP Caserta: Fabio Di Bella. L’attacco della Pepsi non può prescindere dalla sua gestione e dai suoi cambi di ritmo, se poi mette con continuità il tiro da fuori e da tre, diventa un rebus difficilmente risolvibile.
Play of the game: semplice, scontato, banale ma la tripla di Jones dopo una partita infestata di nefandezze è l’azione che con molta probabilità regala la finale a Caserta.
Quotes:
Sacripanti: partita non bella dal punto di vista spettacolare con squdre stanche perchè oggi c’era aria pesante, molta tensione che si sono riflesse nelle percentuali di tiro. Noi abbiam fatto la partita per la maggior parte del tempo poi Milano è venuta fuori dandoci problemi sul pick and roll centrale soprattutto con lo slip the pick. Nel secondo tempo abbiamo cominciato a fermare il pallone e a correre meno dietro ai blocchi facendo scendere le nostre percentuali, poi sembra banale ma l’ultimo tiro di Jones era stato perfettamente disegnato sulla lavagna ma, 0% merito al coach e 100% per Jones che ha messo un grandissimo tiro. Il gioco era pugno basso con pick and pop di Jumaine, il 5 che blocca palla e Jumaine che esce per il tiro da tre. Ora cercheremo di recuperare le energie per esser pronti dopodomani perchè Milano ha un pò piu energia di noi ora. Sono contento della prestazioni di Marquis perchè Antanas è un grndissimo ragazzo sia dal punto di vista tecnico che umano ma ha faticato enormemente nella seconda parte di gara 2; lui si è fatto trovare pronto giocando con grande forza, rabbia ed intensità. Milano fa una scelta con Jumaine e noi dobbiamo cercare di coinvolgerlo meglio come ho detto dopo gara 1 ed infatti in gara 2 ha toccato molti più palloni ma in zone diverse del campo, soprattutto in post basso generando attacco per sè e per gli altri. Abbiamo iniziato bene oggi cercandolo in post basso poi abbiamo fatto fatica, sia la squadra a servirlo ma anche lui ogni tanto dovrebbe correre un pò di piu sui blocchi per andarsela a prendere.
Bucchi: Avevamo disegnato cosi l’ultimo possesso, volevamo due piccoli in alto con la palla e giocare un pick and roll, loro hanno raddoppiato e Mike si è trovato abbastanza aperto per il tiro.
In difesa abbiamo cambiato su tutti i pick and roll perchè in 20″ potevano fare anche un’azione normale e lunga mentre noi non volevamo dargli vantaggi. Purtroppo la palla è finita in mano a Jones che ha il grande talento per fare questi canestri. Ho messo Mike per avere più possibilità di scivolare contro i piccoli ed un eventuale cambio, è una scelta che rifarei, cosi come la chiamata dello schema che ha portato all’ultimo tiro.
In queste situazioni sono dell’idea di non fare fallo per non regalargli il pareggio ai liberi e giocarmela fino in fondo. Abbiamo fatto una bruttissima partita al tiro e questo nei playoffs si paga, questa sera le statistiche ci condannano. Abbiamo provato a dare la palla dentro, ributtarla fuori sui raddoppi, riattaccare e creare tiri aperti che poi quando ci sono vanno presi, ora dobbiamo toglierci la scimmia dalla spalla e giocarcela senza tensione e paura sia martedì che giovedì a Caserta, oggi abbiamo sentito la tensione e non so se siamo messi meglio come energie, ma dobbiamo cercare come abbiamo fatto oggi a sprazzi, di dare ritmo e correre maggiormente e quello che più di ogni cosa ci ha spezzato il ritmo in un buon momento è stato il tecnico a Monroe (a quanto pare una parolaccia verso Facchini).
Simone Mazzola