Quintetti:
Caserta: Di Bella, Bowers, Ere, Jones, Kavaliauskas
Roma: Giachetti, Jaaber, Winston, Gigli, Heytvelt
Parziali: 23-9; 15-20; 12-20; 28-27
Progressione: 23-9; 38-29; 50-49; 78-76
CASERTA – Una gara meravigliosa e ricca di emozioni, giocata da tutte e due le squadre a viso aperto e con tanta voglia di vincerla. Caserta riesce a metterci il cuore e recupera nel finale una gara che sembrava davvero essere stata gettata alle ortiche dagli uomini di Sacripanti, che avevano dilapidato un vantaggio di 16 punti. Boniciolli fa delle scelte e lancia le gerarchie nella squadra. Heytvelt in campo dal primo minuto subisce un battesimo non certo placido da parte di Kavaliauskas che, ginocchio o non ginocchio, ci mette davvero l’anima in ognuno dei suoi 16 minuti e gioca davvero bene. Caserta vuole sfruttare i suoi chili e centimetri nel pitturato, ma se ha qualche spazio inizia a correre e ad andare in transizione modello Phoenix Suns. Giacchetti ed Ere fissano con due bombe il 10-9 (una delle due bombe mandate a segno dalla Lottomatica che chiudera con 2/14), poi per la truppa capitolina più niente. L’uragano Juve si abbatte veemente con difesa arcigna e serrata, che costringe spesso i giallorossi al tiro da tre, che inevitabilmente espone al contropiede. Caserta sfrutta appieno gli spazi e non basta il passaggio alla 2-3 ordinato da Boniciolli a fermare il rullo compressore bianconero. Jones va col suo solito siluro dal parcheggio, Bowers appare rinato e chiude con una pregevole bimane il primo quarto sul 23-9. Jaaber non dà niente alla causa romana, Vitali è e rimarrà in panca, senza idee Roma gioca con Washington in posizione di play e si vede che non è la specialità della casa con due sfondamenti in sequenza. Jones piazza ancora una bomba e regala il 26-11, ma Roma con i suoi blitz difensivi e sfruttando l’assenza causa falli di capitan Di Bella, mal sostituito da Koszarek, ci crede e inizia a correre e buttarsi in penetrazione col duo Giachetti- Winston. Proprio l’ex Pana, mvp dell’incontro, ricue fino al 29-26, poi, complici i bonus spesi da ambo le parti sono solo liberi, e se non fosse per la tripla di Jones, Caserta non potreebbe stare tranquilla. Boniciolli ci crede e opta di lasciare in panca Jaaber, di schierare Datome e Winston come numeri 3 e 4 che possono cambiare su ogni blocco e un centro forte come Gigli o Crosariol. L’esperimento all’inzio va male, Caserta arriva al 47-31 in un amen, ma da qui , dopo un timeout di Boniciolli, inizia lo show giallorosso. L’attacco della Juve si impantana nella difesa arcigna e rocciosa dei capitolini. Di Bella è in panca, ma nè Bowers, troppo lezioso in palleggio, nè Koszarek, troppo inadeguato al ruolo di leader lo sanno sostituire. Se a questo si aggiungono i tanti, troppi falli che mandano in lunetta la Lottomatica e che mettono in ritmo Washington, la frittata è fatta. Con la tripla di Washington si chiude il quarto sul -1 (50-49), ma il quarto periodo continua sulla falsariga del precdente e Roma dopo due minuti con un gioco 2+1 di Crosariol vola sul 50-56, chiudendo un superparziale di 3-25. Sembra la fine ma Ere torna a sparare dall’arco e accorcia le distanze. Caserta ci mette del suo. Michelori si batte con forza ma fa 0/5 ai liberi, che diventa 0/7 dopo i due mattoni di Ere. Roma ne approfitta e a -4’32” si porta avanti di 7 lunghezze (59-66) mentre Sacripanti davvero non sa più cosa fare, dopo aver addirittura provato anche la 3-2. Sembra finita, ma sale in cattedra il capitano, Fabio Di Bella, che a suon di penetrazioni, falli subiti, tiri liberi, e giochi da tre punti riporta i suoi a contatto e in partita. Bowers contribuisce con due facili appoggi , che non canecellano la sua scadente prestazione. Roma è nella reazione di Washington che regala il meno 1, e in quella del solito Winston che da anche il 75-76, ma Michelori prima mette un canestro difficile, poi scippa Washington che si palleggia sul piede e passa la palla a Bowers per i liberi della vittoria. Ma Caserta che tira i liberi malissimo (17/32) si complica la vita con l’ennesimo 0/2 e se non fosse per il super Jumaine Jones e il suo 17° rimbalzo, non potrebbe arrivare la vittoria. Due a zero Caserta e serie che si sposta al Palalottomatica.
Mvp: Per Caserta super Fabio Di Bella, capace di trascinare una squadra dal baratro alla vittoria, e stratosferico JJ che prende 17 rimbalzi e risulta decisivo. Mvp per Roma ma dell’incontro Kennedy Winston, semplicemente da un altro pianeta.
Wvp: Per Caserta di sicuro Koszarek, poco incisivo, e , nonostante i 17 punti Bowers, lezioso e superficiale. Per Roma di sicuro Jaaber, impalpabile.
Sala Stampa:
Sacripanti: Importante vincere questa partita e andare sul 2-0. Siamo stati bravi all’inizio, poi abbiamo sofferto la loro panchina lunga e Datome da 3 e da 4, nonchè Winston. Un ringraziamento a Fabio perchè ha saputo prenddere in mano il nostro attacco quando non avevamo ritmo e portarci in partita e alla vittoria. Sta di fatto che tirando così male i liberi rischiamo sempre. Era una partita di playoff ed è stati importante portarla a casa. In queste gare quello che conta è anche la componente emotiva e grazie anche al nostro pubblico l’abbiamo fatta nostra.
Boniciolli: Complimenti a Caserta. Abbiamo provato a fermarli e alla fine non siamo riusciti a portare a casa questa gara che con un po’ di bravura nostra in più poteva esserlo. Certo è che se pretendi di vincere facendo 2/14 da tre in trasferta le cose diventano diffcili. Questa partita è lo specchio della nostra stagione, belli a tratti, ma poi spesso cediamo alla fine, nonostante grandi campioni. Ho fatto delle scelte importanti e bisogna dare delle gerarchie, perchè se Ibby gioca così male e fa disastri è giusto che stia in panchina. Abbiamo comunque dato con il nostro parziale un chiaro segnale della nostra presenza, e credo nella teoria dell’incazzatura, che non aver vinto questa gara, ma esserci stati così vicino possa essere la motivazione per gara 3 e per magari tornare a giocarci gara 5 qui a Caserta. Un obiettivo di sicuro alla nostra portata e che con il calore del pubblico casalingo potrà essere raggiunto.
Domenico Landolfo