Anche in Spagna i playoffs iniziano questa sera. Inutile ricordare come il Barcellona resti la grande favorita, nonchè fresca campione d’Europa. I blaugrana hanno guidato la classifica per tutta la stagione, non subendo la stanchezza del doppio impegno, e chiudendo la regular-season con un record eloquente: 31 vinte e sole 3 perse! Nel primo turno (quarti di finale) se la vedrà col Gran Canaria, 8^ in stagione, con un record di assoluta parità tra vittorie e sconfitte. Questo può far pensare alla qualità (non eccelsa) della squadra, e in generale su quella proposta dall’ACB, se è vero che su 18 formazioni partecipanti al torneo solo 7 hanno vinto più del 50% delle partite disputate.
Dalla stessa parte del tabellone Valencia e Unicaja si contendono l’indubbio privilegio di incontrare poi il Barca in semifinale. 4^ vs 5^, solitamente fa pensare alla serie più equilibrata – sulla carta – di un playoff. Non sembra possa essere così nella versione 2010 dato che Valencia a lungo ha sognato una posizione ancor migliore di quella poi conquistata, e il suo record (23-11) insieme al fattore campo potrebbero essere indizi sufficienti per eventuali scommettitori.
Caja Laboral e Real Madrid hanno chiuso la stagione con lo stesso, identico record: 27-7. Ma la squadra di Ettore Messina alla fine s’è aggiuticata la 3^ piazza, ovvero lo spot nel tabellone che gli porrà di fronte una delle sorprese dell’annata: il Cajasol. Non dovrebbero esserci grossi problemi per superare l’ostacolo e arrivare alla semifinale (il terzo posto garantisce comunque un’eventuale sfida con gli eterni rivali – e sì, anche nel baloncesto! – del presidentissimo La Porta solo nella serie valevole per il titolo 2009/2010).
Il Caja Laboral (2°) ha ovviamente altri piani per la propria post-season, e sfiderà il Madrid qualora dovesse riuscire, come il pronostico suggerisce, a superare in questi quarti di finale l’Estudiantes, impresa non certo proibitiva.
Insomma la tavola è apparecchiata, e dopo un quello che presumibilmente sarà un primo turno di “riscaldamento” le big saliranno sul ring per darsele di santa ragione. Se avessi un euro da buttare lo metterei come detto sul Barcellona, cosa che farebbero tutti, senza dimenticare che Messina ha l’esperienza necessaria per guidare fino in fondo a questa corsa playoffs un gruppo che è comunque inferiore – sulla carta e non solo – a quello capitanato da Navarro&C., ma non per questo incapace di eventuali sorprese ai danni degli “odiati” rivali catalani.
Andrea Pontremoli