La seconda semifinale di questa Final Four 2010 non è certo più bella della prima, almeno non da un punto di vista spettacolare. Ma che intensità! Una gara dura, emozionante, fatta di sorpassi, momenti in cui la partita sembrava saldamente nelle mani di una compagine, per vedere pochi minuti dopo l’altra andare in vantaggio.
Alla fine la spunta l’Olympiacos, al supplementare, dopo che i serbi non riescono a far proprio il risultato negli ultimi secondi dei tempi regolamentari, senza per questo pregiudicare una stagione incredibile.
Parte bene il Partizan, con i greci in versione “diesel” come d’abitudine, a scaldarsi e rientrare in gara lentamente. Solo Teodosic nelle fasi iniziali sa rispondere dalla distanza per i suoi, mentre un evanescente Childress sembra non essere entrato in partita.
Nel secondo quarto le parti si invertono: sono i biancorossi a prendere il controllo del gioco, soprattutto dopo l’ingresso di Papaloukas che continua ad essere il vero trascinatore e la mente della squadra guidata in panchina da Giannakis. Al 20′ il tabellone recita un 33-28 per la formazione del Pireo.
E’ ancora lotta, su tutti i 28 metri del parquet di St-Denis, nel terzo periodo; il Partizan prima si riavvicina, poi chiude addirittura in parità. 52-52 quando mancano solo 10 minuti al grande sogno, la finale europea, ed ora i serbi sembrano crederci e poterci provare, nonostante i problemi ad un polpaccio di McCalebb.
Gli ultimi 10 minuti valgono una stagione e le squadre in campo dimostrano di esserne consapevoli. L’Olympiacos sembra nuovamente poter chiudere la gara andando a +7, ma il Partizan non molla di un centimetro e riesce addirittura a portarsi in vantaggio di pochi punti. Childress (finalmente) si sveglia e quasi da solo riequilibra la gara per i greci, ma i bianconeri ritornano avanti con unazione in contropiede del rientrante McCalebb. Lo aiutano di certo i compagni come il ceco Vesely, che corre benissimo in contropiede, dà via la palla con grandi intuizioni e sa giocare fronte e spalle a canestro: un prospetto sul quale molte franchige NBA hanno già messo gli occhi! A lui si aggiunge Dusan Kecman, un grande tiratore che chiuderà con 11 punti e 3/5 dall’arco.
Quando restano solo 6 secondi da giocare e dopo il time-out, l’Olympiacos ha la palla in mano sul -2 e la possibilità di mandare la gara al supplementare. Invece sulla rimessa Teodosic da 3 cerca invano la vittoria: il suo tiro ottimamente contrastato va a un metro dal ferro. Josh Childress (complice il mancato tagliafuori di Vesely) cattura al volo la palla e schiaccia dando ai suoi la parità. Il Partizan avrebbe ancora una chance ma con 2.6 secondi non riesce a costruire nulla e il tiro finale è fuori misura: overtime!
I greci prendono in mano il gioco e vanno ancora avanti nel punteggio. Sembrano poter nuovamente controllare fino allo scadere, ma negli ultimi secondi i bianconeri riescono a riavvicinarsi. Sembra una gara infinita. Invece a mettere la parola fine ci pensano 3 rimbalzi offensivi di Bourousis che permettono all’Olympiacos di mantenere il vantaggio. Una tripla a pochi secondi dal termine di Rasic dà il -1, ma è solo un’illusione: Teodosic, mandato in lunetta, fa 2 su 2 e il seguente, ultimo tentativo del Partizan finisce corto.
Game, set and match. Greci in finale e Partizan fuori, a testa altissima, tra gli applausi dei propri supporters.
Una semifinale, dicevamo, vibrante ed emozionante, come si conviene a questi livelli.
Grandi protagonisti sono stati McCalebb con 21 punti e Jan Vesely, che chiude con una doppia-doppia da 13 punti e 10 rimbalzi, Maric ha aggiunto 17 punti e 8 rimbalzi, Rasic invece sotto tono con 5 punti a referto (1/7 da 3); fuori partita Vranes, sovrastato dai lunghi avversari Schortsanitis, Kleiza e Bourousis.
Per l’Olympiacos decisivi Linas Kleiza (19 punti e 11 rimbalzi) e Josh Childress (17 punti con giocate determinanti nel quarto periodo e nel supplementare). Ottimo anche lapporto di Teodosic (17 punti) e di un Campionissimo – con la C doverosamente maiuscola – come Papaloukas (10 punti, 5 assist, 2 rimbalzi e 3 palle rubate). Sotto i tabelloni è stato fondamentale lapporto di Schortsanitis (11 punti e 5 rimbalzi) soprattutto allinizio e poi di Bourousis nel finale (9 punti e 7 rimbalzi). Ora sotto col Barcellona in quella che sarà una finale tra le 2 squadre con più talento e profondità di tutta l’Eurolega 2009-2010.
Andrea Pontremoli