Armani Jeans Milano – Banca Tercas Teramo 78-56 (20-14, 19-13, 21-17, 18-12)
Quintetti:
Armani Jeans: Becirovic, Mordente, Maciulis, Hall, Rocca.
Banca Tercas: Poeta, Hoover, Diener, Amoroso, Young.
Serviva a Milano una prova convincente per recuperare le tante certezze perdute in queste ultime partite ed anche se queste arrivano contro una squadra svuotata e di estrema arrendevolezza, porta un pò più di serenità nell’ambiente e nelle rotazioni. All’appello milanese manca ancora Petravicius che domani andrà in Germania per una visita che determinerà più precisamente la strada da intraprendere per il suo recupero.
L’attacco di Teramo è solo ed esclusivamente il pick and roll di Poeta e per limitarlo, dopo soli due possessi, la marcatura del play teramano passa nelle gambe di Mordente. Inizia forte dall’arco la squadra di Capobianco con 3-4, ma nonappena Poeta si siede in panchina Milano piazza il 10-0 che scava il primo solco del match, con Rocca a banchettare con tagli e appoggi nell’area avversaria. Dopo il break i biancorossi perdono un paio di occasioni per affondare il coltello nella ferita avversaria, specchiandosi in superficiali extra-pass che portano a qualche persa di troppo.
Il secondo quarto è per larghi tratti uno spettacolo poco guardabile con Teramo ancora alle prese con le difficoltà croniche a prendere un tiro pulito che non venga dalle invenzioni di Poeta, mentre Milano vive gli ormai canonici quattro minuti di siccità offensiva senza pagare particolarmente dazio.
Acker entra in partita subito con una tripla e finalmente una buona presenza dal punto di vista dell’intensità. Teramo va in bonus prestissimo concedendo ben 10 liberi nella frazione, ma la tripla nel finale di Diener permette di mantenere lo scarto ad un più che accettabile -12.
La ripresa si apre con una tripla di Hall celebrata dallo stesso coloured con uno sguardo al cielo. Milano è più presente ed allora Capobianco la butta sulla bagarre con una pressione-trap sul lato che però sbilancia molto i teramani a rimbalzo (4 in attacco concessi nella frazione).
E ancora Hall il protagonista con una perentoria schiacciata da rimbalzo d’attacco che dà la scossa allambiente e restituisce 16 lunghezze di vantaggio a Milano.
Young prova a dominare fisicamente nel pitturato ma il suo, pur buon, lavoro sporco non viene convertito dalla lunetta.
Il quarto periodo di Acker da una parte fa ben sperare l’Olimpia per la grande classe messa in campo e l’incisività sia offensiva che difensiva, ma dallaltra ci si chiede perchè l’approccio di un talento cosi cristallino debba essere proprio il suo tallone dachille.
Negli ultimi dieci minuti non cè più partita, Milano è definitivamente scappata via contro una versione decisamente apatica e sconclusionata di una Teramo troppo brutta per essere la stessa squadra che è passata a Caserta.
C’è spazio nel finale anche per il rientro di Viggiano (non più visto dal primo quarto) e Ianes che colleziona un paio di soluzioni rivedibili.
Play of the game: in un momento di stanca del match dove Milano sembrava accontentarsi del vantaggio, la schiacciata al volo su rimbalzo dattacco di Hall ha ridato linfa alla partita.
MVP: Mason Rocca. Il 31 di valutazione finale dice sempre solo una parte delle immense cose che fa sul campo. Il fatto che lui sia sempre l’mvp di Milano nelle ultime partite non è un gran bene per la squadra, ma lui cè sempre.
WVP: Valerio Amoroso. Milano proprio non gli piace, il pubblico lo becca dallinizio alla fine, lui ogni tanto risponde alle provocazioni, ma è il primo a perdersi e forse il -3 di valutazione è un problema marginale.
Quotes:
Capobianco: bisogna essere onesti e faccio i complimenti a Milano, cosa che non posso fare alla mia squadra perchè quando si tira con il 42% da 3, il 40% da 2 e il 47% ai liberi vuol dire che non si gioca con grinta e convinzione. Non è un fatto di tattica o tecnica, ma semplicemente di grinta mentale e senza quella non si va da nessuna parte.
I campioni sono tali perchè rendono semplici e naturali anche le cose più difficili, che siano tiri da due aperti o da tre marcati.
Dal punto di vista tecnico volevamo raddoppiare a metà campo, perchè già all’andata avevamo notato che contro Milano estendere la pressione sui 28 metri sarebbe stato controproducente. Abbiamo comunque ricalcato parzialmente questo piano lasciando uomini liberi ed essendo sempre mezzo passo indietro. Dopo la grande partita di Caserta abbiamo giocato in modo triste, ma dobbiamo archiviare quanto prima questa pratica e pensare a domenica.
Valerio è partito su Maciulis per evitare il suo post up, mentre Poeta ha faticato, ma entrambi non hanno problemi fisici e ci hanno comunque messo il cuore. E stata una partita difficile per loro, ma non ci sono problemi particolari esclusi quelli di Jones (distorsione alla caviglai) e Hoover (virus intestinale in nottata).
Bucchi:
abbiamo giocato una buona partita con il giusto atteggiamento, mettendo in campo una buona difesa che aveva voglia di sacrificarsi e reagire. Siamo stati lucidi, abbiamo gestito bene l’attacco anche quando Teramo l’ha messa sulla bagarre coi raddoppi.
Nonostante la diversa energia dei nostri avversari abbiamo trovato spesso l’uomo libero, aprendo il campo in modo corretto.
Acker ci è mancato come il pane quest’anno e serviva molto un suo recupero, sono contento della sua buona prova ed infatti l’ho lasciato dentro fino in fondo per fargli prendere ritmo. Il ragazzo ha avuto difficoltà fisiche e tecniche durante lanno, sempre più sui movimenti rapidi che sulla verticalità, nonostante ciò e i vari rumors ha giocato una buona partita. Stiamo si eplorando il mercato, ma non c’è nulla di ufficiale e soprattutto nessuna particolare opzione percorribile.
Petravicius nei lavori senza contatto come corsa, ripetute e appoggi non ha dolore, questo è un lato positivo, domani andrà in Germania per una nuova cura e mercoledì o giovedì avremo un importantissimo riscontro sulle sue condizioni a livello di basket giocato con contatti e reazioni magari scomposti della schiena.
Simone Mazzola