[b]Armani Jeans Milano – Benetton Treviso 80-73[/b]
[b]Parziali:[/b] (13-22, 39-35, 62-54, 80-73)
[b]Quintetti:[/b]
[u]Armani Jeans:[/u] Mordente, Viggiano, Maciulis, Mancinelli, Rocca.
[u]Benetton:[/u] Kus, Neal, Rivers, Wallace, Moitejunas.
MILANO – Milano si aggiudica la partita e il terzo posto matematico al termine del girone di andata, mentre Treviso saluta le final eight di Coppa Italia e manifesta che il lavoro di Repesa sarà tutt’altro che agevole.
Prima della palla a due Milano trova due brutte notizie ad aggravare le assenze già acclarate di Finley ed Acker, infatti sia Bulleri (virus intestinale) che Petravicius (mal di schiena) dovranno stare a guardare e da qui un quintetto quasi obbligato e decisamente poco canonico.
I casuals escono meglio di blocchi di partenza con buone soluzioni offensive, ma soprattutto una buona intensità difensiva che costringe i padroni di casa a quattro punti in cinque minuti. Milano prova a rientrare con tanti viaggi in lunetta, ma nel finale perde il contatto con gli avversari a causa di qualche banale palla persa e canestri facili concessi.
I quarti centrali sono totalmente di marca milanese che ricuciono prima lo strappo creatosi e poi mettono le fondamenta per la fuga. Mike Hall in queste rotazioni obbligate sente di poter “osare” un pò di più e con la mente sgombra diventa un giocatore decisivo, infatti sono suoi i 12 punti nel solo secondo quarto che rivoltano la partita come una frittata e regalano un fitto coinvolgimento del pubblico. Treviso è orrenda nell’attacco al pressing e la cronica mancanza di un playmaker degno di tal nome a roster, espone Kus e compagni a vere e proprie figuracce (due perse su propria rimessa di cui una addirittura per cinque secondi).
Anche Milano non brilla per organizzazione di gioco, ma trova grazie all’intensità difensiva della terza frazione ed un grande Viggiano, la forza per il +14 che sa di fuga decisiva. Jeff è il protagonista con due alley oop chiusi con schiacciata, tante giocate offensivamente pregevoli, ma soprattutto una difesa che mette totalmente la museruola a Gary Neal che viene così escluso dalla manovra trevigiana.
Sul +14 Milano alza le mani dal manubrio nonostante abbia tutta l’inerzia ed il tabellone luminoso a favore, ma prima un fortunoso canestro di Hukic replicato da una tripla dello stesso croato in rapida successione girano l’inerzia. Mattone su mattone Treviso torna sino a -2 con Milano che soffoca ogni attacco con circolazioni farragginose ed invenzioni in solitaria dei singoli.
Treviso spreca un paio di palloni per completare la rimonta e concede due sanguinosi tap-in d’attacco a Mike Hall che con tempismo davvero eccellente porta il vantaggio a sei lunghezze. E’ lo stesso coloured che chiude il match recuperando un pallone in difesa e lanciando il contropiede di Mancinelli per una facile conversione.
[b]MVP Milano:[/b] sicuramente Mike Hall che manifesta chiaramente come il suo dualismo “a cronometro” con Mancinelli non gli giovi. Più è a briglie sciolte, più rende, quando renderà più regolare il suo rendimento, Milano troverà un grandissimo tassello del suo puzzle.
[b]MVP Treviso:[/b] Hukic ha suonato la carica quando la partita sembrava finita. Il suo apporto è stato costante ed intenso in tutto il match.
[b]WVP Milano:[/b] Maciulis ma solo per un fatto balistico. Il ragazzo non ci ha preso proprio in attacco, ma non ha mai smesso di lottare ed i 4 rimbalzi più 5 assists ne sono la prova, ma serve un giro di vite difensivo per il futuro.
[b]WVP Treviso:[/b] Senza dubbio Wallace che subisce la fisicità di Rocca, è molto nervoso e soprattutto se un giocatore come lui in 23 minuti cattura la “bellezza” di zero rimbalzi, qualcosa che non va c’è.
[b]Play of the game:[/b] situazione di transizione laterale condotta da Mancinelli che dal palleggio di sinistro fa partire un mirabile arcobaleno, convertito in schiacciata e libero aggiuntivo da “flying Viggiano”. Pregevole il gesto fisico della giovane ala, ma ancor più lo è il passaggio del Mancio.